Confsal-Unsa Beni Culturali

COMUNICATI STAMPA 2012

 

 

 

"Stipendio Day", partono le manifestazioni davanti alle Prefetture per lo sblocco dello stipendio

 

La grande mobilitazione promossa dalla Federazione Confsal-Unsa per lo sblocco dello stipendio dei pubblici dipendenti, ancora congelati ai livelli di un contratto scaduto dal 31 dicembre 2009, culminata con le 40 mila firme raccolte negli uffici ministeriali di tutta Italia e con la manifestazione nazionale del 10 novembre u.s. a piazza Santi Apostoli, proseguirà con altre manifestazioni davanti alle prefetture di alcune città della penisola" annuncia Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa.

"Lo avevo già preannunciato nella manifestazione del 10 novembre: se in quell’occasione migliaia di persone sono giunte a Roma per protestare contro il governo colpevole di aggravare le difficoltà dei pubblici dipendenti per un potere di acquisto dello stipendio oramai del tutto insufficiente a far fronte alle esigenze famigliari, saccheggiato da tasse vecchie e nuove e da un’inflazione crescente, ora sarà il sindacato ad andare verso lavoratori e ad organizzare giornate di protesta nelle loro città per reclamare il diritto basilare all’esistenza, perché di questo stiamo parlando".

"La Federazione Confsal-Unsa" afferma Battaglia "ha già attivato la propria macchina organizzativa per realizzare la prima di queste manifestazioni a Reggio Calabria, nel gennaio 2013, con il preciso intento di continuare a porre la questione stipendiale al centro del dibattito politico nazionale, anche all’interno della campagna elettorale per l’elezione del prossimo Parlamento."Stampa il Comunicato stampa del 05/12/2012

Dati Aran sulla rappresentatività sindacale:

strepitoso successo della Confsal-Unsa

 

"Siamo estremamente soddisfatti per il risultato provvisorio certificato dall’Aran sulla rappresentatività sindacale" afferma Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa "La nostra organizzazione si conferma di gran lunga il quarto sindacato italiano nel comparto ministeri, e prima forza in alcuni dicasteri importanti".

"I dati resi noti dall’Aran decretano una crescita sia delle iscrizioni dei lavoratori alla Confsal-Unsa, che dei voti ricevuti dalla nostra O.S. in occasione delle elezioni Rsu del marzo scorso."

"Appare evidente, confrontando questi dati del 2012 con quelli del 2007, che molte organizzazioni sindacali, confederali e non, hanno subito una forte diminuzione di consensi tanto in termini di iscrizioni che di voti ricevuti alle elezioni" prosegue Battaglia "Ciò rende la netta affermazione della Confsal-Unsa ancora più preziosa e per questo sento il dovere di ringraziare tutte quelle migliaia di lavoratrici e di lavoratori che si sono stretti attorno alla nostra bandiera e a questo modo di fare sindacato".

"Con orgoglio oggi possiamo dire, una volta di più, che il nostro sindacalismo autonomo è forte e altamente radicato nel territorio nazionale. Il successo che porta a quasi il 13% di rappresentatività la Confsal-Unsa è il segno, secondo me, che i lavoratori ritengono sempre più necessario affidarsi ad un sindacato che non abbia né retaggi ideologici e né legami con qualche area politica, visto che ciò si trasforma sempre in un debito o in una limitazione dell’attività di tutela sindacale."

"Utilizzeremo questa forza attribuitaci dai lavoratori" conclude il Segretario generale "in primis per proseguire la grande battaglia sull’adeguamento delle buste paga dei dipendenti pubblici, in linea con quanto già fatto attraverso la manifestazione "Stipendio Day". Inoltre, a breve, annunceremo ulteriori iniziative da realizzare direttamente sul territorio nazionale e volte a rivendicare l’ormai indifferibile rilancio del reddito dei lavoratori statali"Stampa il Comunicato stampa del 26/11/2012

“Stipendio Day”, dopo la manifestazione continua la lotta per lo sblocco dello stipendio

 

“Esprimo grande soddisfazione per la riuscita della manifestazione nazionale di sabato 10 novembre scorso, tenutasi a Roma in piazza Santi Apostoli.” Afferma Massimo Battaglia, segretario generale della Federazione Confsal-Unsa.

“Si sono riuniti in piazza colleghi provenienti da ogni regione d’Italia, viaggiando anche di notte sia all’andata che al ritorno, per reclamare il proprio diritto ad avere uno stipendio sufficiente ad arrivare almeno alla fine del mese, cosa che oggi non è più verificata a causa dell’inflazione, delle nuove tasse e del blocco del contratto” fa notare il Segretario generale.

“Una giornata importante, dal punto di vista sindacale e sociale, che testimonia la determinazione della nostra gente e della nostra organizzazione a chiedere con insistenza al potere politico di trovare immediatamente soluzioni al problema del reddito di milioni di nuclei famigliari oramai medio-bassi. Tali soluzioni devono ispirarsi al superamento della fredda logica di austerity, così voluta dalle banche, così da poter rilanciare tutta l’economia nazionale, dai consumi agroalimentari all’edilizia, dai servizi al commercio. Non avanziamo quindi una richiesta corporativa, ma utile a tutto il sistema paese” precisa Battaglia, il quale conclude “La Manifestazione del 10 novembre è uno dei passi di un percorso che continueremo a fare, insieme ai lavoratori, ai nostri iscritti e alle altre organizzazioni sindacali che vorranno unirsi a questa battaglia, per migliorare le condizioni salariali, oggi schiacciate tra i 1.200 e i 1.400 euro, dei dipendenti pubblici”. Stampa il Comunicato stampa del 12/11/2012

"Stipendio Day", buste paga da fame, tasse insostenibili
"Milioni di dipendenti pubblici e le loro famiglie sono in gravissima difficoltà" afferma Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa, che continua "al Presidente del Consiglio Monti vorrei ricordare dei dati allarmanti: gran parte dei lavoratori pubblici ha uno stipendio che oscilla dai 1.200 ai 1.400 euro mensili, che è totalmente insufficiente per fronteggiare il costo della vita e per pagare tutte quelle nuove tasse introdotte per colmare la mala gestione locale e nazionale delle finanze pubbliche.
Vogliamo far sapere al Governo che le buste paga non sono minimamente sufficienti per far fronte a tutte le responsabilità che gravano su chi ha una famiglia da mantenere giorno per giorno".
Il Segretario generale prosegue: "per la Confsal-Unsa è vergognoso distrarre capitali pubblici per far esistere Enti inutili, poltrone politicizzate e strapagate e consulenze di partito. Una vera revisione della spesa parte dall’eliminazione dei privilegi, che costano miliardi di euro, e dalla destinazione di queste risorse al sostegno del reddito di milioni di lavoratori del pubblico impiego rinnovando i contratti di lavoro scaduti da 3 anni".
Battaglia conclude dicendo: "Ci troveremo sabato 10 novembre alle ore 11.00 a piazza Santi Apostoli a Roma, con una manifestazione nazionale pubblica intitolata "Stipendio day" aperta a tutti i lavoratori pubblici per gridare al governo Monti che è giunto il momento di rimettere dei soldi veri nelle buste paga dei dipendenti pubblici ed evitare di far scivolare milioni di famiglie esasperate nella povertà" Stampa il Comunicato stampa del 05/11/2012

Basta agli inutili e costosi carrozzoni!

Mandiamo a casa le cariatidi ai vertici delle società controllate dal MiBAC.

 

In tempi di Spending review e con una normativa chiara sulla riduzione dei costi nella Pubblica Amministrazione (vedasi le spese per le locazioni degli uffici pubblici), è assurdo che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali continui a foraggiare Società come Ales, Arcus, Mirabilia ecc. e soprattutto garantire a chi siede ai vertici delle stesse lauti compensi.

Siamo di fronte a società, come l’Ales, che non si sono dotate di un serio ed articolato piano industriale che possa consentire di organizzare al meglio la struttura societaria.

Chi sta facendo le spese di tutto questo, come sempre accade, sono i lavoratori preoccupati giustamente per il loro futuro.

Eppure, come sono state trovate soluzioni per altre situazioni analoghe (vedasi ex ETI e Ente Tabacchi),  non si capisce perché non si possa fare altrettanto in questo caso.

Chiudiamo definitivamente queste Società mangiasoldi e mandiamo a casa le cariatidi che ne stanno al vertice.

Di contro, assorbiamo nei ruoli del MiBAC in via definitiva i lavoratori interessati al fine di tutelare gli interessi legittimi e le giuste aspettative degli stessi.

Lo afferma in una nota il Segretario Nazionale della CONF.SAL-UNSA Beni Culturali Dott. Giuseppe Urbino.

Stampa il Comunicato stampa del 31/10/2012

E’ ARIA DI ROTTAMAZIONE!

BASTA CON LE VECCHIE CARIATIDI AI VERTICI DEL MIBAC!!!

L’esigenza di cambiamento non è appannaggio della sola politica.

Anche la burocrazia ministeriale necessita di un rinnovamento!

INIZIAMO DAL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI

 

 

 

“E’ aria di rottamazione”, afferma Giuseppe Urbino, Segretario nazionale della CONF.SAL-UNSA Beni Culturali, che prosegue “L’esigenza di cambiamento non è appannaggio della sola politica. Anche la burocrazia ministeriale necessita di un rinnovamento”.

“Sono troppi, sempre gli stessi e non sempre all’altezza, gli alti burocrati che si sono morbosamente attaccati alle poltrone del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, peraltro ricompensati con lauti stipendi”.

“Basta”, tuona sindacalista, “non ne possiamo più di vedere sempre gli stessi volti che non lasciano spazio ad un ricambio generazionale e che occupano posti di prestigio e di potere, senza considerare cha adesso vengono accolti come la loro ultima spiaggia anche i riciclati della politica…”.

“Inoltre certi incarichi devono essere assegnati a persone pulite ed incensurate e non è possibile che ci si ritrovi, come spesso è accaduto nel passato, ad avere ai vertici del MiBAC persone inquisite se non addirittura condannate”.

Urbino conclude affermando che “Questo è quanto il nuovo corso del cambiamento epocale vuole con forza uno Stato efficiente, trasparente e più vicino ai cittadini” Stampa il Comunicato stampa del 24/10/2012

“Stipendio Day”: eccezionale momento di democrazia partecipata.

Decine di migliaia le firme raccolte in tutta Italia

 

Vastissimo successo dell’iniziativa promossa dalla Confsal-Unsa nella giornata di ieri, 22 ottobre 2012, per porre al centro dell’agenda politica il problema dell’adeguamento dello stipendio dei lavoratori pubblici, bloccato sin dal 31 dicembre 2009. Hanno partecipato alla raccolta di firme, che la Confsal-Unsa consegnerà ai gruppi parlamentari, migliaia e migliaia di lavoratori, sia iscritti che non, a testimonianza di come la questione sia un’assoluta priorità per tutti i dipendenti pubblici. La partecipazione dei lavoratori, che in molte sedi ha visto coinvolta la totalità dei dipendenti, è stato un esercizio riuscito di democrazia partecipata, in cui i singoli hanno richiesto, attraverso la loro firma, al potere politico di procedere all’immediato sblocco del contratto e dare respiro a tutta un’ampia categoria di lavoratori precipitati negli ultimi anni con tutte le loro famiglie in condizioni insostenibili.

Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa dichiara: “Noi non ci siamo arresi alle decisioni di quei governi prepotenti che continuano a maltrattare il lavoro pubblico con il proposito o la scusa di salvare quelle stesse casse statali dissestate non da noi ma da una cattiva gestione della cosa pubblica.” Il Segretario generale continua “vista la grande adesione democratica e popolare a questa iniziativa chiedo al governo, a partire dalla legge di stabilità in discussione in Parlamento, di risolvere il drammatico problema dell’inadeguatezza della stragrande maggioranza delle retribuzioni pubbliche attraverso lo sblocco dei contratti di lavoro, e di astenersi da ogni altra iniziativa che comporti prelievi diretti o indiretti dalle buste paga, poiché sarebbero vissute come l’ennesimo attacco a migliaia di famiglie già stremate.” Battaglia conclude “continueremo a tenere alta l’attenzione sul problema delle retribuzioni, che allo stato attuale non ci pongono al riparo dalla precarietà del domani, e porteremo questo tema in piazza, il 10 novembre a Roma, con una manifestazione pubblica in piazza Santi Apostoli, sempre dal titolo “Stipendio Day”. Invitiamo tutti i lavoratori a partecipare democraticamente all’evento per mandare un segnale forte a questa classe politica che non potrà fare finta di essere sorda per sempre. E invitiamo anche quei partiti politici che dimostreranno il coraggio di affrontare questo tema davanti ai loro eventuali elettori.”..Stampa il Comunicato stampa del 23/10/2012

LA CONFSAL–UNSA DA IL BENVENUTO AL NUOVO SOPRINTENDENTE DEL POLO MUSEALE DI ROMA

 

È con vero piacere apprendere la nomina della Dott.ssa Daniela Porro al Polo Museale Romano – afferma Giuseppe Urbino - con quasi trenta anni di esperienza la Dott.ssa Porro, attualmente una dirigente in servizio alla Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanea, subentra a Rossella Vodret dimissionaria dal 25 settembre per la Spending Review.

Dirigente preparata e capace - continua Urbino - la Dott.ssa Porro si è sempre distinta per i buoni risultati ottenuti e per lo spirito di squadra che la contraddistingue: caratteristiche fondamentali per coordinare una struttura così complessa e problematica come il Polo Museale che sconta anni di approssimativa organizzazione e bistrattata gestione.

Pertanto – conclude Urbino - alla Dott.ssa Porro formuliamo i più vivi auguri per questo nuovo ed importante incarico, sicuri che con le sue qualità e professionalità non farà certamente mancare un nuovo impulso e vitalità a questa importante realtà del territorio di Roma a cui fanno capo ben sette musei, tra i quali la Galleria Borghese, Palazzo Barberini, Castel Sant'Angelo e Palazzo Venezia. Stampa il Comunicato stampa del 16/10/2012

STATALI, STIPENDI BLOCCATI,    MA NON PER TUTTI…

 “Apprendiamo con sdegno e preoccupazione che, mentre il governo ha bloccato il rinnovo dei contratti, sostanzialmente fino al 2018, e aver cancellato finanche il pagamento dell’indennità di vacanza contrattuale per i dipendenti pubblici, ad alcune categorie di statali (i magistrati di ogni ordine e grado) vengono riconosciuti adeguamenti stipendiali con meccanismi automatici, in virtù della Sentenza n. 223/2012 della Consulta” afferma Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa.

“Pur rispettando le decisioni della Corte Costituzionale, ineccepibili da un punto di vista giuridico” continua Battaglia “la Confsal-Unsa denuncia con forza l’evidente ingiustizia sociale determinata dal permanere del blocco stipendiale che colpisce una sola parte dei dipendenti pubblici, ed in particolar modo quelli con i redditi medio-bassi”

“Chiediamo pertanto” prosegue il Segretario generale “al governo e a tutte le forze politiche l’immediato ripristino dell’indennità di vacanza contrattuale per gli anni 2013-2014 e la riapertura dei tavoli contrattuali.”

Massimo Battaglia conclude dicendo “Continuiamo con determinazione la nostra mobilitazione nazionale confermando con maggiore forza la manifestazione nazionale dei dipendenti pubblici proclamata per il giorno 10 novembre a piazza Santi Apostoli a Roma, ed intitolata «STIPENDIO DAY»”..Stampa il Comunicato stampa del 12/10/2012

 

L’ENNESIMA MANOVRA INDECENTE! SALVARE L’ITALIA NON PUÒ SIGNIFICARE SPINGERE I LAVORATORI E LE LORO FAMIGLIE NEL BARATRO

Il Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa, Massimo Battaglia dichiara “Questa ennesima manovra getta nel baratro i lavoratori e le loro famiglie, ed è l’ennesimo atto indecente di questo governo che fa pagare sempre e solo ai lavoratori i danni provocati da una politica sconsiderata che ha perso il senso della misura e che non rappresenta più il popolo italiano.”

Il Segretario continua “Suggerisco e propongo un solo decreto: chiudere il parlamento, le regioni, le province e i comuni e ridare a tutti noi la possibilità con il voto di ricostruire un’Italia diversa e che tuteli in primis le famiglie e i lavoratori e che poi rimetta in piedi un’economia reale e non virtuale.”

“il blocco del contratto a tutto il 2014, cancellare addirittura l’indennità di vacanza

contrattuale per il biennio 2013-2014, reintrodurre il riferimento all’inflazione programmata al posto dell’IPCA, dimezzare la retribuzione per l’assistenza ai genitori portatori di handicap, sono il segno finale di come questo governo e questo parlamento trattano quei dipendenti che, giorno dopo giorno, permettono il funzionamento della macchina pubblica superando difficoltà inenarrabili”.

“Per questo” prosegue Battaglia ”Confsal-Unsa il 10 novembre a piazza SS. Apostoli manifesterà con tutti i lavoratori la propria rabbia, il proprio orgoglio affinché questo governo di tecnici possa comprendere che la misura è colma e che la gente pretende una ripresa vera che riparta dai lavoratori e le loro famiglie, rimettendo nelle buste paga quello che gli è dovuto, ricalcolando gli stipendi con l’inflazione reale”Stampa il Comunicato stampa del 10/10/2012

Deludente incontro con il Direttore Generale del personale del MiBAC sul tema delle dotazioni organiche

 

“Siamo profondamente insoddisfatti di come il Ministero per i Beni e le Attività Culturali sta lavorando sul tema delle dotazioni organiche, così come previsto dalla ormai nota Spending review”, afferma Giuseppe Urbino Segretario Nazionale Confsal-Unsa Beni Culturali, che prosegue “Nell’incontro odierno con le Organizzazioni Sindacali il Direttore Generale per l'organizzazione, gli affari generali, l'innovazione, il bilancio ed il personale Dott. Mario Guarany ha illustrato alcune generiche linee di indirizzo, senza presentarsi con dati alla mano utili ed indispensabili per una seria e pacata valutazione della situazione visto che l’Amministrazione si sente nel diritto di  agire in beata solitudine, in barba alle corrette relazioni sindacali”.

“Eppure si tratta di situazioni che pesano e destano preoccupazione al personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, soprattutto a seguito delle allarmanti prospettive di mobilità o pensionamento anticipato”

“Tuttavia” prosegue il sindacalista “ tutte le Organizzazioni sindacali avrebbero potuto fornire un contributo fattivo se avessero avuto dei dati certi alla mano” e inoltre “Dov’è la parte politica in tutto questo? Perché non viene il Ministro a spiegare a noi rappresentanti dei lavoratori come  intende procedere, visto che si tratta del destino di lavoratori e lavoratrici che già troppo hanno dato servendo lo Stato per anni e anni?

“Purtroppo la nostra Amministrazione sta affannosamente cercando di rimediare ad una lacuna che si protrae da circa vent’anni, visto che è da così tanto tempo che non vengono riviste le piante organiche del MiBAC, e si trova a dover rincorrere i tempi strettissimi imposti dalla Legge sulla Spending review con il rischio di fare un pessimo lavoro”.

“Pertanto”, conclude Urbino, “ accetti il dato di fatto e la lacunosità del lavoro fin qui svolto e si dia da fare, magari con l’aiuto delle Organizzazioni Sindacali, per una rapida e definitiva soluzione della questione visto che non c’è tempo da perdere e i lavoratori sono esseri umani da considerare e rispettare e non numeri”.Stampa il Comunicato stampa del 04/10/2012

CONFSAL-UNSA: CONFERMIAMO LO SCIOPERO PER LA DIFESA DEL LAVORO E DEL SALARIO

 

“Ancora un deludente incontro quello di ieri con il Ministro Patroni Griffi. Nulla di nuovo e positivo è stato aggiunto a quanto già sapevamo. Dalla lettura della direttiva n. 10 del 24 settembre u.s. emanata dalla Funzione Pubblica si confermano tutti gli aspetti preoccupanti per il lavoratori già contenuti nella “spending review”, sia rispetto ai contenuti che alla tempistica delle procedure che culmineranno nella definizione degli ennesimi tagli degli organici e a cui seguiranno le dichiarazioni di esuberi, la mobilità, i contratti di solidarietà (collocazione in part-time)” afferma Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa, che continua “di fatto con l’azione del governo si procede ad ulteriori tagli lineari del personale, incidendo di conseguenza sulla qualità dei servizi resi a cittadini e imprese, oltre che colpire indiscriminatamente i pubblici dipendenti e le loro famiglie.”

“Ci appaiono assolutamente insufficienti le comunicazioni del Ministro sull’apertura di un tavolo per l’esame congiunto con le OO.SS. circa le procedure in argomento, poiché, visto anche il termine obbligatorio di 30 giorni per l’esperimento di tale confronto, abbiamo sentore che il percorso sia già tracciato e che condurrà ad un documento del tipo «prendere o lasciare». E questo non ci è mai piaciuto, specie se è a rischio la stabilità e il futuro di interi nuclei famigliari.”

Battaglia conclude dicendo “per queste ragioni la Confsal-Unsa conferma lo sciopero del 28 settembre in difesa del lavoro e preannunciamo anche ulteriori iniziative dopo lo sciopero a sostegno del salario, a tutela del lavoro e delle professionalità del personale.”....Stampa il Comunicato stampa del 26/09/2012

COMUNICATO STAMPA DEL 24.09.2012

RSU 2012 L’ARAN ACCERTA LO STREPITOSO SUCCESSO DELLA CONFSAL-UNSA

 

Si stanno concludendo le procedure presso l’Aran per la certificazione dei risultati elettorali delle elezioni Rsu 2012, utili per la misurazione della rappresentanza sindacale nel pubblico impiego.

"Molte OO.SS, purtroppo, sembra abbiano preso la brutta abitudine dei partiti nel declamarsi vittoriosi in ogni circostanza dopo le elezioni, aggregando o disaggregando i dati definitivi per comparto a seconda della convenienza." afferma Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa.

"Di certo i numeri sono gelidi, oggettivi, e nessuno ci può fare filosofia." Prosegue Battaglia "Nel comparto Ministeri ad esempio osserviamo che dal confronto tra le elezioni Rsu 2007 e queste del 2012 tutte le organizzazioni sindacali, confederali e non, hanno registrato una secca perdita di voti, che per qualcuno si è dimostrata anche drammatica.

Al contrario, la Confsal-Unsa è stata l’organizzazione sindacale che ha riscosso il risultato migliore in assoluto, ottenendo circa 2.000 voti in più –e non in meno- rispetto al 2007. Ciò si traduce sicuramente anche in un aumento della percentuale di rappresentatività.

Nessun’altra organizzazione sindacale nel comparto ministeri ha ottenuto questo risultato. Per tale ragione, oltre alla grandissima soddisfazione -conclude il Segretario- sento di ringraziare tutti quei lavoratori che hanno creduto e credono nella nostra capacità di essergli vicino in ogni momento e ci ripromettiamo di fare ancora meglio nel futuro." Stampa il Comunicato stampa del 24/09/2012

COMUNICATO STAMPA DEL 24.09.2012

LO SCIOPERO PER DIRE "BASTA!" AD UN GOVERNO FORTE CON I DEBOLI E COMPIACENTE CON I POTERI FORTI

"Il governo si sbaglia di grosso se ritiene di procedere indisturbato mentre lede drammaticamente i diritti e la stessa dignità dei lavoratori. La classe politica di ogni colore dà continuo spettacolo con ripetuti scandali sull’utilizzo di denaro pubblico e i dipendenti dello Stato stentano a pagare affitti, mutui, tasse e libri scolastici per i propri figli. Il Presidente del Consiglio Monti ha detto che tutti sono una casta se non servono il bene comune, ma alla luce dell’evidenza mi sembra una follia e una provocazione definire in tal modo i dipendenti pubblici. Se i ministeriali sono una casta da 1.300 euro al mese che versano giornalmente in tutte le difficoltà che ho elencato, cosa sono i politici di ogni grado?" si chiede Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa.

"Chiediamo di porre la questione del reddito al centro dell’agenda politica mediante il rinnovo del contratto e un’ampia defiscalizzazione per i salari medio-bassi. Riteniamo inoltre gravissima questa attuazione della spending review basata sulla determinazione degli esuberi con un quarto taglio del 10% della dotazione organica, su conseguenti processi di mobilità selvaggia e su collocamenti forzati a riposo." dichiara Battaglia, che prosegue "ci rendiamo conto che i lavoratori messi in mobilità, e obbligati a cambiare sede di servizio e città, dovranno basarsi sui loro redditi attuali già insufficienti? Stiamo parlando di lavoratori che non godono certo né degli stipendi né dei patrimoni dei ministri che hanno deciso queste misure."

"Per questi motivi la lotta che da tempo conduciamo sfocerà compatta nella sciopero del 28 settembre p.v. proclamato dalla Confsal e continuerà con coerenza e determinazione anche dopo questo appuntamento politico." afferma il Segretario generale "La Confsal-Unsa ha il preciso obiettivo di far entrare il tema della "riforma del pubblico impiego" all’interno della prossima campagna elettorale dei partiti, che in tal modo si dovranno esprimere- dettagliatamente- sulle misure che intendono attuare nella P.A. nel corso della prossima legislatura. I nodi verranno presto al pettine."

"Pur consapevole del difficile momento economico che tutti i lavoratori dei ministeri stanno attraversando da molto tempo" conclude Battaglia "invito tutti i lavoratori a partecipare ampiamente allo sciopero, compiendo in tal modo un atto politico di responsabilità per comunicare concretamente al governo la totale contrarietà dei dipendenti alle modalità con cui la classe politica sta determinando i nostri destini"Stampa il Comunicato stampa del 24/09/2012

COMUNICATO STAMPA DEL 3.09.2012 

DOMANI INCONTRO COL MINISTRO IN FUNZIONE PUBBLICA:CHIEDIAMO CONCRETEZZA E CAMBIO DI MARCIA

 

“I problemi di luglio ce li ritroviamo immutati a settembre, ma è compito del governo trovare soluzioni percorribili che tengano conto del forte disagio che –nonostante la pausa estiva- serpeggia da molto tempo tra tutti i lavoratori dipendenti” afferma Massimo Battaglia Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa.

“Domani la delegazione della Confsal parteciperà all’incontro con il Ministro Patroni Griffi sulle problematiche relative al pubblico impiego” precisa Battaglia, che prosegue “ci auguriamo che questa riunione sia l’occasione per un confronto concreto, ben diverso dall’ultima riunione di luglio dove costatammo una inaccettabile vaghezza di contenuti.

Vogliamo ricordare al Ministro che sul tavolo ci sono questioni vitali per i dipendenti pubblici, che vanno dalla mobilità -anche intercompartimentale- fino alla dichiarazione di esubero per mancato riassorbimento.”

“Abbiamo già contestato, anche in piazza, la logica di una attuazione della «revisione della spesa» basata sulla persistente mortificazione dei lavoratori pubblici. In mancanza di risposte adeguate da parte del governo la Federazione Confsal-Unsa non esiterà a continuare le proprie iniziative di lotta e di mobilitazione.”Stampa il Comunicato stampa del 03/09/2012

COMUNICATO STAMPA DEL 30.07.2012

FUNZIONE PUBBLICA: ANCORA UN INCONTRO DELUDENTE.

PRONTI AD ULTERIORI INIZIATIVE.

 

“Oggi c’è stato un altro incontro deludente in Funzione pubblica” commenta Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa, che prosegue “eppure sul tavolo ci sono delle questioni vitali per i lavoratori, quali la rimodulazione delle piante organiche, le valutazioni degli esuberi e i processi di mobilità. Ancora una volta abbiamo assistito alla politica della vaghezza e del rinvio ad altra data operata da questo governo, mentre di certo ci sono sempre quella serie di manovre economiche e di misure normative che toccano in prima persona i lavoratori del pubblico impiego.”

“Abbiamo già espresso la posizione contraria della Federazione Confsal-Unsa rispetto ai contenuti della spending review, protestando in piazza per due volte in venti giorni, prima il 23 giugno e poi davanti alla Camera dei deputati il 18 luglio scorso. Oggi non possiamo che ritenere estremamente deludente l’esito del confronto in Funzione pubblica con il sig. Ministro Patroni Griffi” dichiara Battaglia.

“Il Ministro ha pubblicamente espresso la disponibilità ad un incontro con le OO.SS. nei primi giorni di settembre per verificare, numeri alla mano, gli esuberi di personale rispetto alle dotazioni organiche” conclude il Segretario generale “Noi ci saremo, ma avvertiamo già da adesso che la Federazione Confsal-Unsa valuterà le iniziative da realizzare che potranno arrivare ad ulteriori manifestazioni in piazza o anche di sciopero”....Stampa il Comunicato stampa del 30/07/2012

MARIO RESCA  BOCCIATO IN VALORIZZAZIONE. MUSEI E MERCHANDISING MIBAC SEMPRE PIU’ IN BASSO.

BENE L’ARRIVO DI ANNA MARIA BUZZI, DIRIGENTE CRESCIUTA AL MIBAC COL PALLINO DI FAR VIVERE I NOSTRI MUSEI

 

Ieri Mario Resca ha ufficializzato che dal prossimo 5 agosto lascerà la guida della Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale.

A sostituirlo sarà Anna Maria Buzzi, già direttore generale del Mibac.

Si ricorda – afferma Giuseppe Urbino Segretario Nazionale Confsal-Unsa Beni Culturali - che nel luglio 2009 allorquando ci fu la nomina di Mario Resca – Ex Manager del Mc-Donald’s – fortemente voluta dall’allora Ministro Bondi, enorme era lo scetticismo da parte di tutti in merito alla sua nomina, lui stesso a suo tempo dichiarò di non saper nulla di musei ed aree archeologiche.

Gli diamo atto di non aver prodotto danni. In merito al “lavoro eccellente”, francamente è difficile concretizzare le “molte diversità positive” che gli si attribuiscono.

Resca - prosegue Urbino - ha valorizzato ben poco e a conferma di questo parlano i fatti. Nessun boom di visite nei musei, tranne che nei pomposi comunicati ministeriali realizzati ad hoc senza che nessuno potesse realmente verificare quei dati che puntualmente venivano gonfiati e che contenevano anche una marea di biglietti omaggio che tutto si può dire ma non possono certamente essere considerati ingressi validi ai fini del conteggio dei reali visitatori.

Quali sono i risultati di Resca per esempio se andiamo a parlare di merchandising? Nessuno, i nostri musei non vivono e quindi continuano ad essere poco frequentati, all’interno di essi solo paccottiglia e solo qualche bel catalogo d’arte (ovviamente opera di privati).

Che fine hanno fatto tutti quei trionfalistici progetti sul merchandising (alcuni costati pure diverse migliaia di euro) fatti anche con la fallimentare Arcus ?

Ben venga quindi che Resca abbia lasciato il suo posto ad Anna Maria Buzzi, siamo certi che con la sua esperienza al Mibac saprà rilanciare e valorizzare veramente il nostro Patrimonio culturale facendolo tornare a capeggiare nel mondo e portando alle casse dello Stato quella linfa che i nostri beni culturali, il nostro”petrolio” inestratto  può certamente offrire.

Anna Maria Buzzi – dice ancora Giuseppe Urbino - conosce perfettamente le tecniche per far vivere i nostri musei, siamo sicuri che d’ora in poi torneranno ad essere frequentati e non assisteremo più a spettacoli di musei deserti ausilio solo di qualche scalmanata scolaresca in visita.

Siamo perplessi  riguardo alle critiche che la UIL fa in merito alla scelta della dott.ssa Anna Maria Buzzi che opera da giovanissima nell’Amministrazione dei beni culturali, dall’età di 20 anni, dirigendo la Divisione formazione nella Direzione generale del personale, ha coordinato l’attività internazionale dell’Amministrazione in qualità di Autorità nazionale, dal 6 agosto 2012  assume l’importante incarico di direttore generale Oiv, una direzione trasversale a tutti i settori dell’amministrazione che richiede conoscenza dell’apparato, competenze strategiche e gestionali, imprenditorialità e creatività.

A nostro avviso– continua il sindacalista - la Buzzi, rappresenta una significativa presenza per le qualità e le esperienze maturate nel tempo.

In merito alle voci che corrono sull’opportunità di un accorpamento della Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale e la Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee, - prosegue Urbino - riteniamo invece possa essere più opportuno e congruo l’accorpamento della Direzione Generale del Cinema e dello spettacolo dal vivo.

Sembra opportuno inoltre ricordare che non si possano cancellare con un colpo di spugna nomine di dirigenti poco simpatici, ciò è possibile solo sé, così come previsto dalla spending review si ponesse in essere un’ennesima riorganizzazione del ministero...Stampa il Comunicato stampa del 25/07/2012

SPENDING REVIEW: CONFSAL-UNSA PORTA LA PROTESTA DEI LAVORATORI SOTTO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

 

Si è svolto in data odierna il sit in della Federazione Confsal-Unsa davanti alla Camera dei Deputati, con la partecipazione di centinaia di lavoratori pubblici di tutti i Ministeri italiani.

La manifestazione si è contraddistinta per l’entusiasmo delle persone che non hanno mai smesso di usare i fischietti per esprimere il proprio dissenso rispetto alle continue misure relative al mondo del lavoro pubblico e per i relativi dipendenti, realizzate dai diversi governi, politici e tecnici, dal 2008 ad oggi.

"Con la nostra presenza davanti alle Istituzioni della Repubblica" afferma Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa, "abbiamo voluto esprimere il disagio, la protesta e la rabbia di centinaia di migliaia di colleghi che giornalmente permettono alla macchina pubblica di funzionare e che anno dopo anno avvertono l’aggressione mediatica e politica con campagne stampa denigratorie che si traducono sempre in provvedimenti negativi, come da ultimo fa questa spending review. In questo documento, che avversiamo" spiega Battaglia "si parla di esuberi, di mobilità e di cassa integrazione per due anni all’80% dello stipendio, e il licenziamento finale in caso di mancata ricollocazione del personale. La verità è che questa «revisione della spesa»" chiarisce il Segretario "non è volta a migliorare l’efficienza della P.a., ma solo alla sua distruzione e alla precarizzazione degli orizzonti di vita dei lavoratori."

Una delegazione del sindacato è stata ricevuta nel corso della mattinata dal capo della segreteria del Presidente della Camera Gianfranco Fini, al quale è stata presentata la proposta –già estesa ai presidenti dei Gruppi parlamentari del Senato- di stralciare nel corso del processo di conversione in legge del D.L. 95/12, tutto l’art. 2 che contiene i tagli alle dotazioni organiche delle P.A. per affrontare tale questione direttamente alla Funzione Pubblica con il Ministro Patroni Griffi, già dall’incontro previsto per la prossima settimana.

Il successo della manifestazione è stata suggellata dalla presenza di numerose testate giornalistiche, come quelle del Tg5, di Sky Tv, Rai 3 e Rai Parlamento che hanno trasmesso un servizio sulla manifestazione.Stampa il Comunicato stampa del 18/07/2012

 

SPENDING REVIEW: CONFSAL-UNSA CONTINUA LA PROTESTA

18 LUGLIO, SIT IN DAVANTI ALLA CAMERA

"La nostra contrarietà ai tagli lineari delle dotazioni organiche è stata rilevata anche dalla Commissione Bilancio del Senato, la quale ha invitato il governo a riflettere in modo più approfondito sulla questione" commenta Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa, che prosegue "Continua la caccia alle streghe e continua il valzer dei numeri sui tagli agli organici, mentre nulla si fa contro chi ha tanto e poco ha dato. Mi riferisco alle banche, ai finanziamenti ai partiti, ai grandi patrimoni, alle transazioni finanziarie. Noi chiediamo" dice il Segretario "che la norma sui tagli agli organici venga stralciata dal decreto e che la stessa sia messa all’ordine del giorno del tavolo concertativo previsto tra parti sociali e Ministro Patroni Griffi per la prossima settimana. Solo così sarà possibile individuare le criticità comparto per comparto, senza usare la falce dei tagli lineari. Il governo deve capire che dietro i numeri ci sono persone e famiglie intere. Su questa partita continua la nostra protesta, con un sit-in davanti alla Camera dei Deputati, in piazza Montecitorio a Roma, il 18 luglio, dalle 9.30 alle 12.00" spiega Battaglia, che conclude "Molti sono i parlamentari che hanno aderito alla manifestazione, ritenendo giusta la protesta per evitare lo smantellamento della macchina statale e dei servizi che la stessa è in grado di rendere a cittadini e imprese".Stampa il Comunicato stampa del 16/07/2012

QUESTA RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA

 = 

DISTRUZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI.

BASTA, BASTA, BASTA

 

“il documento sulla spending review è l’ennesimo atto durissimo di cui i lavoratori pubblici sono destinatari. Cercheremo di contrastarlo con tutte le nostre forze sia in piazza che all’interno del Parlamento” afferma Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa.

“questo Governo dichiara che la concertazione ha provocato mali incurabili; e allora mi chiedo cosa hanno provocato la politica da decenni a questa parte, le banche, le società partecipate da capitale pubblico, i consigli di amministrazione, le fondazioni, le centinaia di milioni di euro dati ai partiti?”

“La lotta agli sprechi” prosegue il Segretario generale “va fatta in altro modo, perché gli sprechi veri sono altrove. Serve il coinvolgimento delle parti sociali al fine di individuare effettivamente le errate allocazioni di spesa pubblica. Bisogna però partire dal presupposto che i lavoratori pubblici sono una risorsa da valorizzare a beneficio di tutto il sistema paese e non un obiettivo politico e tributario da vessare e umiliare” Battaglia conclude “per far sentire la nostra voce in qualità di lavoratori, cittadini e onesti contribuenti, che sono continuamente bersagliati da norme penalizzanti, tra cui da ultimo il taglio delle piante organiche, le dichiarazioni di esubero, la mobilità, la cassa integrazione forzata all’80% dello stipendio base, saremo presenti davanti alla Camera dei Deputati il giorno 18 luglio, a piazza Montecitorio, dalle ore 09.30 alle ore 12.00

Stampa il Comunicato stampa del 12/07/2012

SPENDING REVIEW, CONTINUA LA PROTESTA.

CONFSAL-UNSA: SIT-IN DAVANTI ALLA CAMERA IL 18 LUGLIO 2012

 

"Il Governo Monti continua inesorabile la sua marcia contro il lavoro pubblico e i suoi lavoratori" afferma Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa, che fa notare "L’amministrazione pubblica è continuamente sotto attacco politico e normativo, con il Decreto Legge n. 95-2012, con il Disegno di legge n. 2371 sulla "revisione dello strumento militare nazionale", con il decreto legislativo sulla soppressione di mille uffici giudiziari, con il continuo spacchettamento e riaccorpamento del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, con le ipotizzate soppressioni delle Prefetture e dei Commissariati, con lo smembramento del Ministero dell’Economia e delle Finanze, con la contrazione dei fondi per la tutela dei Beni Culturali, con la riduzione delle ambasciate e il licenziamento del personale a contratto a legge locale, con l’ennesimo taglio lineare delle dotazioni organiche che comporterà la riduzione dei servizi ai cittadini e una minore efficienza della pubblica amministrazione."

"Una spending review costruita così pesantemente" prosegue Battaglia "determinerà artificiosamente degli esuberi di personale, mentre ci sono carenze di personale, e forze anche futuri licenziamenti".

"Come promesso dopo la manifestazione del 23 giugno scorso" aggiunge il Segretario generale "continua la nostra protesta contro quella politica dei poteri forti che individua come unico bersaglio i dipendenti pubblici.

Rivendichiamo con forza il diritto alla sopravvivenza per una classe di lavoratori costretta da anni a vivere con 1.300 euro al mese e che pagano regolarmente ogni tipo di tassa. Una vera ed equa spending review deve trovare i risparmi tagliando tutte quelle situazioni di ingiustificato privilegio che ancora strangolano le casse pubbliche di questo paese e mi riferisco alle poltrone politicizzate di enti inutili, ai maxi stipendi, alle consulenze d’oro, alle pensioni faraoniche.

Per questo" annuncia Battaglia "proseguiamo le nostre incessanti iniziative di protesta con un sit-in davanti alla Camera, il 18 luglio dalle ore 09.30 alle 12.00. Chiediamo ai Parlamentari di avere il coraggio di unirsi in piazza ai lavoratori e di difendere in Aula i diritti dei pubblici dipendenti durante i lavori di conversione in Legge del Decreto L. n. 95-12." Stampa il Comunicato stampa del 11/07/2012

COMUNICATO STAMPA DEL 09.07.2012

SPENDING REVIEW – VALUTAZIONE NEGATIVA

 

“Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge n. 95-2012 sulla spending review, viene confermato l’approccio delineato da parte del governo, spesso in modo vago e aleatorio, rispetto al mondo del lavoro pubblico e ai lavoratori che prestano servizio per la pubblica amministrazione. Non possiamo che valutare negativamente questo provvedimento” afferma Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa.

“si prevedono subito 24mila dipendenti pubblici in esubero, di cui solo 11mila nei ministeri, con attivazione dei processi di mobilità. Questo è un accanimento vero e proprio che colpisce sempre un numero limitato di settori della P.a., tra cui appunto i ministeri, la quale invece è composta da una platea di 3,3 milioni di occupati e molte caste di notabili rimaste sempre intoccate e intoccabili, alla faccia dell’equità” “ciò che ci indigna” prosegue Battaglia “è il fatto di dover constatare sempre misure contro il lavoro pubblico, mentre nulla si fa contro i veri sprechi della pubblica amministrazione, molto spesso utilizzata dal sistema politico per mantenere il proprio potere. Si mettono in mobilità padri e madri di famiglia, ma ci chiediamo perché dal decreto sulla spending review è saltata la norma che riduceva a 3 il numero massimo dei componenti dei consigli di amministrazione delle società controllate o partecipate a capitale pubblico?”

“diciamo basta” conclude Battaglia “a questo gioco al massacro, sia mediatico che politico. La Confsal-Unsa, insieme alla Confsal, è in mobilitazione generale al fine di ottenere in sede di conversione in legge del decreto, quelle modifiche ineluttabili per un Paese che vuole rilanciarsi seriamente puntando sull’equilibrio sociale”....Stampa il Comunicato stampa del 09/07/2012

“SPENDING REVIEW,  LIQUIDATA ARCUS SPA

 UNA VITTORIA DELLA CONFSAL-UNSA BENICULTURALI CHIUDE LA SPA DEL MIBAC CHE HA SEMPRE OPERATO AL LIMITE DELLA LEGALITA’

 

“Apprendiamo  favorevolmente la notizia che sul Decreto Legge sulla Spending Review, la società per lo sviluppo dell’arte della cultura e dello spettacolo, Arcus Spa viene liquidata - afferma Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal- Unsa Beni Culturali – si pone così la parola fine su una società in house, 100%  del Ministero Beni Culturali in condominio con quello delle Infrastrutture che ha sempre operato all’insegna della “NON TRASPARENZA”.

Dell’Arcus, dei suoi  progetti, della sua gestione, degli oltre 200 milioni di euro annui si è sempre saputo ben poco, navigando sul sito internet della società non si è mai riuscito a comprendere nulla se non quello che si voleva far sapere – prosegue Urbino - sempre  promesse di grande trasparenza, ma solo a chiacchiere,  Arcus ha sempre navigato al limite della legalità. Lo dimostra per esempio quel finanziamento  a Propaganda Fide di 5 milioni di euro per cui è attesa una sentenza della procura della Corte dei Conti per danno erariale e non solo.

Ora – conclude Urbino – ci auguriamo che il commissario liquidatore dia un taglio agli sperperi gestionali di Arcus a cominciare dalla sede di lusso in via  Barberini (18 MILA EURO MENSILI PER ALLOGGIARE MENO DI 10 DIPENDENTI). Riporti Arcus nella sede del Mibac e ridimensioni gli stipendi al personale agli standard ministeriali.”Stampa il Comunicato stampa del 05/07/2012

“ALTRO CHE SPENDING REVIEW,  MONTI & C. ABBIANO IL CORAGGIO DI TAGLIARE I PRIVELEGIATI.

PROVINO AD ABOLIRE IL COMMA 6 del D. Lgs. n.165/2001

CHE PREVEDE LA NOMINA POLITICA DI DIRIGENTI PUBBLICI ”.

 

“Monti è i suoi ministri travestiti da tecnici in questi giorni si riempiono la bocca con la parola inglese “spending review” facendo credere agli italiani di poter risolvere il problema del debito pubblico ma in realtà proseguendo in quella presa per i fondelli cominciata il 16 novembre scorso con il loro insediamento a Palazzo Chigi,  afferma Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal- Unsa Beni Culturali .

Si sono accaniti sui più deboli, sulla massa, parlano di tagliare i buoni pasto mentre nelle loro ‘mense ristoranti’ mangiano  a spese nostre con pochissimi euro, basta!!! Non vogliamo continuare ad essere il bancomat dei governanti di turno che anziché operare con scelte ponderate, cercano di raschiare il barile andando a colpire chi manda avanti realmente la pubblica amministrazione.

Un consiglio noi lo abbiamo – prosegue il sindacalista –  in un momento in cui si parla tanto di meritocrazia per esempio, potrebbe essere l’occasione giusta per abolire quel comma 6 del D. Lgs. n.165/2001 che nell’ultimo decennio ha permesso alla politica di fare entrare nella dirigenza pubblica, ed è proprio il caso di dirlo, “cani e porci” penalizzando invece chi con più requisiti avrebbe potuto ricoprire quel ruolo piovutogli addosso solo per interessi di partito(quando va bene) o per altri motivi che negli anni siamo stati abituati a leggere sulla stampa.

Siamo venuti a sapere che il centrodestra – continua Urbino – è contrario all’abolizione delle nomine politiche dei dirigenti e si sta battendo per mantenere il comma 6, lo stesso comma per cui al Mibac oggi ci ritroviamo una marea di dirigenti a contratto catapultati dai partiti a gestire la cosa pubblica, !!. Il tutto si traduce in fiume di denaro pubblico riversato su persone che in larghissima parte non sono state sottoposte ad alcuna forma di selezione ma che entrano e quasi sempre restano in virtù di vincoli politico- fiduciari con ministri. Una vera vergogna tutta italiana!!!

A Monti & C. – conclude la Confsal – chiediamo un po’ di coraggio, abolisca le nomine d’ufficio dei dirigenti “portaborse” di turno per dare un vero segnale di rinnovamento per la Pubblica Amministrazione, tagli le consulenze e le esternalizzazioni che portano via molti soldi, chiuda le società in house, pletoriche segreterie tecniche dai contorni indefiniti, schiere di collaboratori con fumosi compiti di esperti, solo così potrà riconquistare la fiducia del popolo statale ricordando che nel 2013 questo popolo si dovrà recare alle urne.” Stampa il Comunicato stampa del 05/07/2012

“Spending Review: al Mibac saranno tagliati 2000 posti di lavoro mentre il ministro Ornaghi sta a guardare”

“Si rischia la chiusura e la paralisi degli istituti culturali”

 

“Spending Review di lacrime a sangue per il Mibac e come al solito a pagare sono sempre i più deboli , quelli che devono tirare avanti la “carretta” – tuona Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale, Confsal Unsa-Beniculturali – la sforbiciata che si vorrebbe fare al dicastero della cultura, di cui ne diamo un’anteprima è di 2000 dipendenti fuori dalla pianta organica e 7, forse 8 dirigenti a casa.

Sono cifre allarmanti soprattutto per quanto riguarda i dipendenti.

Invece  di pensare a tagliare la vera spesa pubblica – prosegue il sindacalista – le consulenze d’oro che ci portiamo avanti ormai da decenni, invece di procedere con la chiusura  di Arcus, di Ales, invece di finanziare il Maxxi (che si  fa chiamare Fondazione ma opera e neppure in modo cos’ trasparente con i soldi del ministero), si vuole intaccare quel patrimonio che consente alla cultura italiana di andare avanti.

Il Governo Monti e in particolare  il suo ministro Ornaghi, dovranno assumersi tutta la responsabilità per il cattivo funzionamento dell’organizzazione ministeriale, dal momento che in termini concreti una ulteriore riduzione di personale significherebbe una chiusura forzata degli istituti culturali che già risentono della cronica mancanza di organici a tutti i livelli.

Ancora una volta – prosegue Urbino - Ornaghi, ha dato prova di saper non essere l’uomo giusto alla guida del MiBAC, così come del resto non lo sono stati i suoi predecessori che non hanno fatto altro che tracciare la strada degli sprechi percorsa poi da molti.

 Emerge pertanto, la considerazione che il MiBAC sia solo una macchina di spesa e non si considera invece che è soprattutto per chi sa ben vedere le cose anche una volano di crescita utile alle entrate dello Stato e all’indotto per tutto il settore dei Beni e le Attività Culturali.

Pertanto – conclude Urbino – al momento rimaniamo alla finestra vigili, nell’attesa di conoscere concretamente le misure che  saranno adottate dal Governo, ma non è esclusa una grande mobilitazione dei lavoratori in difesa del posto di lavoro, della rivalutazione salariale e dei rinnovi contrattuali. Stampa il Comunicato stampa del 04/07/2012

"Rabbia e Orgoglio dei dipendenti pubblici"

Manifestazione nazionale Confsal-Unsa, 23 giugno 2012, Roma

La Confsal-Unsa e i lavoratori dei ministeri sono scesi in piazza lo scorso 23 giugno a Roma per protestare contro l’insieme delle misure che già colpiscono pesantemente i dipendenti pubblici, come il blocco dei contratti scaduti il 31.12.2009, e contro quelle ipotesi prese in considerazione dal governo all’interno della "spending review", come il taglio degli stipendi, la sospensione delle tredicesime per tre anni, la cassa integrazione con uno stipendio pari al 50% o 80% a seconda delle ipotesi considerate dai tecnici della Ragioneria generale dello Stato.

Sono arrivati in pulman dalla Calabria, dalla Puglia, dalla Toscana, dalla Campania, dall’Emilia-Romagna e dalla Lombardia, riuniti sotto il titolo della manifestazione, "Rabbia e Orgoglio dei dipendenti pubblici" per affermare da un lato la loro esasperazione per una condizione economica sempre più insostenibile, causata dalla progressiva riduzione del potere di acquisto di stipendi medi che oscillano dai 1.200 ai 1.400 euro mensili, e dall’altro per rivendicare una dignità del lavoro pubblico troppo spesso additato come causa dei mali del sistema paese da tecnici, politici, fantomatici esperti e mass media.

La Confsal-Unsa ha sempre creduto nella necessità di migliorare l’efficienza e lo standard dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione a cittadini e imprese, ma ha anche sempre affermato che questi obiettivi si possono ottenere coinvolgendo i lavoratori con la concertazione, risparmiando sulle poltrone e enti inutili, rimodulando la spesa pubblica tra le varie voci. "E’ inaccettabile" afferma Massimo Battaglia, Segretario generale della Confsal-Unsa, "che si pensi ad altre misure negative contro i lavoratori che hanno stipendi medio – bassi, mentre si spende la cifra vergognosa di 3,5 milioni di euro all’anno per la pulizia degli alloggi riservati a 44 ufficiali di vertice al Ministero della Difesa".

"Con la manifestazione del 23 giugno" dichiara Battaglia "parte la «spending-review al contrario» della Federazione Confsal-Unsa, con la quale ci promettiamo di rendere note, amministrazione per amministrazione, tutte quelle spese insensate che affossano il bilancio pubblico e che, risparmiate, potrebbero essere reinserite in un circolo virtuoso per far migliorare la pubblica amministrazione"Stampa il Comunicato stampa del 25/06/2012

I DIPENDENTI PUBBLICI DICONO BASTA!
MANIFESTAZIONE IL 23 GIUGNO A PIAZZA SANTI APOSTOLI, ROMA

“Non è più tollerabile questo continuo attacco ai lavoratori pubblici” afferma Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa.
“Ogni giorno assistiamo a nuove invenzioni di riforme peggiorative. Il governo è in preda ad una evidente schizofrenia, alquanto pericolosa, e continua a sfornare una serie di ipotesi tutte negative per i lavoratori, dai tagli degli stipendi -non solo ai dirigenti- ma a tutto il personale pubblico, fino ad arrivare ad una vera e propria cassa integrazione forzata al 50% o 80% dello stipendio.”
“Siamo saturi di questo accanimento. Stiamo parlando di lavoratori e famiglie che devono vivere ogni mese con 1.300 euro. Mi chiedo chi ha ragione di piangere in queste situazioni, i ministri della repubblica o i padri di famiglia.” prosegue Battaglia, che conclude “Per dire Basta a tutto questo e per difendere i nostri diritti, la Confsal-Unsa e i lavoratori pubblici scenderanno in piazza sabato 23 giugno prossimo a piazza dei Santi Apostoli a Roma, alle 10.30. E’ solo una delle manifestazioni che abbiamo intenzioni di fare e ne seguiranno altre se il governo proseguirà nella sua intenzione di attuare insensate misure penalizzanti per i servitori dello Stato
”.Stampa il Comunicato stampa del 18/06/2012

“FUNZIONARIO SCOMPARSO CON 5 MILIONI, TACCIONO MINISTRO E DIRETTORE GENERALE.

 SI ISTITUISCA CON URGENZA UNA COMMISIONE D’INCHIESTA MINISTERIALE”.

 

“Sul caso del funzionario scomparso da mesi con oltre 5 milioni di euro dei contribuenti, sottratti alla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio, guidata dall’Arch. Federica Galloni, continua ad imperare il silenzio nonostante ormai il caso è diventato di dominio pubblico grazie alla pronta diffusione della notizia da parte del nostro sindacato, afferma Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal-Unsa Beni Culturali .

Sia il ministro Lorenzo Ornaghi che il direttore Federica Galloni, continuano a trincerarsi dietro un silenzio che sinceramente non riusciamo a comprendere.  Il fatto avvenuto già da diversi mesi,  è stato subito secretato senza una motivazione specifica. Oggi oltre alla  nostra pressione  è arrivata anche un’interrogazione parlamentare dell’On. Aldo Di Biagio che chiede con urgenza al governo di fare chiarezza sull’accaduto dai molti lati oscuri.

Ci chiediamo – prosegue il sindacalista - come il ministro Ornaghi possa ancora tacere davanti ad un simile fatto, chiediamo al responsabile del Mibac di istituire una commissione d’inchiesta ministeriale che cerchi di appurare come sono andate le cose all’interno della direzione generale e in un certo senso coadiuvi l’operato della magistratura che per il momento ha indagato il dipendente Luigi Germani resosi irreperibile.

Ed infine - conclude Urbino - scenda in campo anche la Corte dei Conti che indaghi e punisca esemplarmente chiunque abbia responsabilità per questo grave danno alle casse dello Stato”.Stampa il Comunicato stampa del 18/06/2012

“FUNZIONARIO SCOMPARSO CON 5 MILIONI, SI  FACCIA CHIAREZZA”

“Sul caso del funzionario della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio, guidata dall’Arch. Federica Galloni, sparito nel nulla, un bottino di 5 milioni e mezzo - afferma Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal-Unsa Beni Culturali – continua a sorprendere  il silenzio dell’Amministrazione del Mibac. In tempo di tagli e di sobrietà, sarebbe opportuno che il Governo cerchi almeno di fare  chiarezza su quanto è potuto accadere all’interno di una struttura pubblica. In fondo – prosegue Urbino – non è stata sottratta una matita ma oltre 5 milioni e mezzo di euro.

Luigi Germani, così si chiama il dipendente indagato dalla Procura di Roma, è stato capace anche di aggirare un complesso sistema di accreditamento fondi, senza che nessuno si sia reso conto di nulla  – spiega – questa è la metafora di una amministrazione che merita di essere riformata e nelle dinamiche operative e di controllo, soprattutto in questo momento in cui a pagare sono sempre gli altri.

Al ministro Ornaghi – conclude Urbino - chiediamo di fare chiarezza e, accertato il reato, si proceda a cambiare o i sistemi di controllo o i controllori”.Stampa il Comunicato stampa del 15/06/2012

"CHE SUCCEDE ALLA DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL LAZIO ?"

 

"Ormai da qualche giorno si susseguono voci che se confermate avrebbero dell’incredibile - afferma Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal-Unsa Beni Culturali – voci che alla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio, diretta dall’Arch. Federica Galloni, ci sia stata una distrazione di fondi che ammonterebbe ad oltre 5 milioni di euro presunta opera di un dipendente infedele.

Una notizia che se fosse vera, non riusciamo a comprendere come non sia stata resa pubblica, visto e considerato che stiamo parlando di danaro "statale". Un funzionario pubblico sparito nel nulla e un ammanco così elevato, chiediamo in primis all’Arch. Galloni di confermare o smentire quanto successo presso il suo ufficio e altresì chiediamo al Prof. Lorenzo Ornaghi, che guida il Ministero per i Beni e le Attività Culturali se sia stato messo al corrente di simili accadimenti, conclude Urbino..Stampa il Comunicato stampa del 12/06/2012

ADESSO I BUONI PASTO…A QUANDO GLI STIPENDI?

CONFSAL-UNSA PRONTA ALLA PIAZZA

 

"Apprendiamo con sconcerto la definizione di altre pesanti misure ai danni dei dipendenti pubblici" afferma Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa.

"Oggi è il turno della stretta sull’erogazione dei buoni pasto, la cui fruizione tra l’altro è già disciplinata in modo stringente dalla vigente normativa e contenuta a valori economici intorno ai 7 euro" fa presente Battaglia.

"Continua anche così l’accanimento contro i lavoratori pubblici, sia nelle piccole come nelle grandi cose. Ma si profila anche di peggio, se interpretiamo bene. Sul «Sole24 Ore» di oggi si afferma che il governo sta prendendo in considerazione la possibilità di riparametrare verso il basso gli stipendi dei dirigenti pubblici al fine di fare cassa. Ma leggiamo anche con indignazione, rabbia e preoccupazione che la misura è ritenuta potenzialmente estensibile a tutto il pubblico impiego" continua il Segretario generale, il quale si chiede "fino a dove vuole arrivare questo governo? Dopo aver aggredito la classe media e medio-bassa, spingendola verso l’indigenza infliggendole tasse su tasse che si sommano agli effetti devastanti dei blocchi dei contratti e della contrattazione integrativa, cosa si propone di fare ancora con i dipendenti pubblici? Diciamo chiaro e forte a tutta la classe politica -conclude Battaglia- che i lavoratori sono esausti di questo martirio e Confsal-Unsa è pronta a scendere in piazza per far sentire con forza la nostra voce per difenderci da questi continui attacchi"..Stampa il Comunicato stampa del 12/06/2012

LO STATO TAGLIA SE STESSO E FA “STALKING” SUI DIPENDENTI

 

“Le modalità di attuazione della «spending review» si fanno sempre più preoccupanti” afferma Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa.

“Da sempre riteniamo che la macchina pubblica sostiene costi inutili che gravano sulla contabilità di Stato, ma le scelte che si stanno facendo per raggiungere la riduzione della spesa disegnano un quadro allarmante, che tocca milioni di famiglie” avverte Battaglia.

“I forti mutamenti strutturali già realizzati o che si stanno delineando all’interno di tanti Ministeri producono effetti dirompenti sulle vite quotidiane dei lavoratori e dei loro rispettivi nuclei famigliari e dei cittadini. Con tutti questi tagli, lo Stato taglia se stesso. – prosegue il Segretario generale- C’è già stata la soppressione delle Direzioni Provinciale del Tesoro, a breve sarà pubblicata la nuova geografia giudiziaria con la soppressione di molti Uffici dei Giudici di Pace e di molte sezioni distaccate di Tribunale, accompagnata dalla chiusura di Istituti penitenziari; c’è un progetto di riorganizzazione complessiva della Motorizzazione Civile, così come il passaggio di competenze in tema di istruzione alle Regioni. Come se non bastasse, sono state tagliati uffici di rappresentanza diplomatica all’estero, con danno alla comunità italiana residente in quei paesi; si vogliono toccare le Prefetture e i Commissariati, e si parla di chiusura di caserme e uffici della Difesa mettendo in mobilità 10.000 lavoratori amministrativi e 33.000 militari.”

“Confsal-Unsa ritiene che la misura sia colma ed invita tutte le forze politiche a prestare le dovute attenzioni alle problematiche evidenziate al fine di evitare la dismissione dello Stato stesso. E, pertanto, a breve comunicherà tutte quelle iniziative di protesta a tutela dei lavoratori del comparto dei ministeri”...Stampa il Comunicato stampa del 07/06/2012

 

BATTAGLIA: “MINISTRO FORNERO,

SE QUESTA E’ LA SUA DEMOCRAZIA, POVERA ITALIA…”

 

“Mai vista una cosa del genere, avvenuta nonostante l’invito del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla coesione sociale”, commenta Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa dopo aver volutamente abbandonato per protesta la riunione odierna in corso al Ministero del Lavoro con il Ministro Fornero.

“Un Ministro della Repubblica che partecipa ad una riunione con le sigle sindacali non può comportarsi in modo così incredibilmente antidemocratico. È assurdo chiedere a diverse rappresentanze dei lavoratori di tacere e invitarle a scegliere tra loro solo due o tre sigle con il diritto di parola, accampando l’argomento –anche offensivo- che tanto le tematiche presentate sarebbero sicuramente ripetitive.”

“Vorrei ricordare al Ministro Fornero” afferma Battaglia “che in Italia vige –o almeno sembra- uno Stato di Diritto, in cui è riconosciuta la liberta di costituire non solo una, ma più organizzazioni sindacali. La pluralità e la dialettica sono alla base della democrazia, ma al Ministro forse questo non piace fino in fondo e preferisce ascoltare poche voci che, in altre occasioni, è arrivata anche a scegliersi personalmente, non tenendo conto del sacrosanto principio della rappresentatività.”

“Eppure ho l’obbligo di ricordarLe” conclude Battaglia “che così come non c’è un partito unico, esiste anche la libertà di associazionismo sindacale, e che il gravoso lavoro di Ministro comprende anche quello di ascoltare le istanze dei lavoratori.”Stampa il Comunicato stampa del 31/05/2012

Un ricordo che non si cancella

 Il 23 maggio 1992 la Mafia tagliava le vite del magistrato Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e di tre agenti di scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

“Questo anniversario è scritto nella nostra storia nazionale” sottolinea Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa, “perché è in Italia che il fenomeno mafioso si è costituito ma è anche in Italia che fortunatamente nascono e continuano a nascere persone che vogliono spendere la propria vita per lottare in favore della legalità, della democrazia e della giustizia.”

“Il ricordo di questa barbarie non potrà mai dissolversi” afferma Battaglia “e infatti sono venti anni che migliaia di giovani ragazze e ragazzi traggono ispirazione e forza da questo tragico sacrificio per mettersi in gioco nel mondo politico e sociale, consapevoli che solo l’impegno personale può cambiare la nostra realtà” prosegue Battaglia, che conclude “Oggi è il giorno della memoria e, come cittadini e lavoratori, ci accostiamo ad esso con l’assoluto rispetto che si deve a chi ha saputo dare tutto, chi da magistrato, chi da compagna di vita, chi da agente di scorta in servizio per lo Stato”.Stampa il Comunicato stampa del 22/05/2012

SOLIDARIETA’ E VICINANZA ALLE VITTIME DEL TERREMOTO

 “Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza a tutti coloro che sono stati colpiti dalla calamità del terremoto” afferma il Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa, Massimo Battaglia.

“Ci stringiamo attorno alle famiglie delle vittime e accanto a coloro che in questi giorni sono nella precarietà, fuori dalla propria casa e che stanno cercando di capire come e quando ricominciare.”

“Già conosciamo, purtroppo, quanta sofferenza produce un evento di queste proporzioni.

Il pensiero va sempre vivo e fraterno agli amici de L’Aquila.

Ma sappiamo anche quanto è coraggiosa la gente delle zone colpite e quanto è grande la loro forza d’animo per reagire a questo colpo.” prosegue Battaglia, che conclude “La solidarietà umana è il vincolo originario di ogni comunità, e ce ne accorgiamo sempre più quando siamo davanti a difficoltà collettive che non risparmiano nessuno.

Anche in queste ore questa relazione fondamentale di solidarietà è vissuta concretamente, da moltissimi cittadini e lavoratori, che si mettono a disposizione di chi ha più bisogno, ad esempio ospitando gli sfollati.

È un esempio, l’ennesimo, che spinge ogni soggetto politico e sociale a meditare sul proprio ruolo e sulla propria coerenza, che troppo spesso si dibatte tra valori professati e valori attuati con il comportamento quotidiano.”...Stampa il Comunicato stampa del 22/05/2012

LA REVISIONE DELLA SPESA SERVE A MIGLIORARE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, NON A SMANTELLARLA

“Quando l’ex ministro Tremonti operava tagli lineari al bilancio dei ministeri per realizzare la politica del rigore, abbiamo sottolineato l’esigenza di un approccio diverso, di tipo selettivo, che tenesse conto delle specificità di ogni amministrazione” ricorda Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa.

“Da tempo chiediamo una ‘revisione della spesa pubblica’ (spending review)” afferma Battaglia, il quale tiene a precisare “una revisione però basata sul rispetto della dignità del lavoro pubblico e sulla valorizzazione dei lavoratori. Riorganizzare gli enti in tale contesto dovrà significare individuare ed eliminare tutte le spese inutili e sovrapposte, tra cui spesso si annidano quelle frutto di collusione tra interessi politici e privati. È fuori logica ogni ipotesi di ulteriore riduzione del personale, già oggi sottodimensionato rispetto alle esigenze operative delle amministrazioni centrali a causa del miope blocco del turn over.”

“Il taglio della spesa, se si vuole passare dalla demagogia ai risultati concreti, dovrà realizzarsi sull’intera articolazione della pubblica amministrazione, vale a dire su quella centrale e su quella locale” dichiara il Segretario generale, che prosegue “Per le amministrazioni centrali è necessario un ulteriore abbattimento delle consulenze e la cessazione delle esternalizzazioni, che sono controproducenti e costosissime. Ma chiediamo che la revisione della spesa si concentri con particolare riguardo sugli enti locali, il cui impatto finanziario sulle risorse pubbliche è molto più significativo di quella delle amministrazioni centrali, anche a causa di un modo troppo disinvolto di attuazione del federalismo amministrativo.”Stampa il Comunicato stampa del 26/04/2012

BATTAGLIA: “ANCHE L’OCSE AMMETTE LA SITUAZIONE DISASTROSA DEI SALARI ITALIANI. CHIEDIAMO AL GOVERNO L’IMMEDIATA APERTURA DEI CONTRATTI DEI LAVORATORI PUBBLICI”

 Il Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa Massimo Battaglia dichiara: “Il sempre più forte stato di disagio dei lavoratori –dovuto alla drastica e continua perdita del potere di acquisto degli stipendi- è ripetutamente certificato dalle organizzazioni impegnate nel monitoraggio delle variabili economiche di sistema, come è avvenuto ieri da parte dell’Ocse nel suo rapporto sul cuneo fiscale, che pone il nostro Paese dietro a Spagna e Irlanda e a tutti i principali paesi europei nella classifica dei salari medi. Cresce ancora la forbice tra inflazione e salari, fermi per il blocco del contratto, toccando il livello più alto dall’agosto 1995. Una volta il dipendente pubblico faceva parte della fascia sociale ‘media’; oggi, l’effetto combinato del blocco contrattuale, dell’aumento del costo della vita,

della paurosa pressione fiscale, rende i lavoratori pubblici una fascia a rischio.”

“Le prime misure per stimolare la crescita del paese devono passare per il sostegno alle famiglie in difficoltà e favorire la loro capacità di spesa, unica condizione per rilanciare seriamente l’economia” afferma Battaglia, che conclude, “Ciò significa intervenire sugli stipendi e sulla fiscalità. Chiediamo pertanto due fondamentali misure: rinnovare il contratto nel pubblico impiego scaduto il 31 dicembre 2009 e alleggerire la pressione fiscale in particolar modo per le categorie che più stanno soffrendo la crisi.”..Stampa il Comunicato stampa del 26/04/2012

RIFORMA DELLE PENSIONI: CONFSAL-UNSA ‘SOLLEVA’ LA QUESTIONE DI COSTITUZIONALITA’ PER IL CAMBIAMENTO DELLE REGOLE IN CORSO

Il Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa Massimo Battaglia afferma: “Sono numerosi i lavoratori che alle soglie della pensione hanno visto peggiorare il proprio status giuridico e previdenziale a causa della c.d. manovra ‘salva Italia’. Molti dovranno lavorare ulteriori anni rispetto a quanto regolamentato e acquisito sino a pochi mesi fa.”

“Questo stravolgimento delle regole” prosegue Battaglia “secondo noi ha dei chiari vizi di legittimità. Pertanto a tutela dei lavoratori pubblici, che vorrei sottolineare sono sempre stati fedeli e onesti contribuenti, la Federazione Confsal-Unsa attiverà una serie di giudizi ordinari volti a far sollevare in via incidentale la questione di costituzionalità sul cambiamento delle regole in corso, visto che esso produce in modo unilaterale un sostanziale peggioramento del patrimonio giuridico previdenziale acquisito dal lavoratore...Stampa il Comunicato stampa del 04/04/2012

BATTAGLIA: PARTE LA CLASS ACTION DELL’UNSA CONTRO RITENUTE 2,50% TFR

Il Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa dichiara: “Il sindacato, nel rispetto degli impegni assunti con i lavoratori prima della tornata elettorale delle Rsu, sta attivando il procedimento per l’ammissibilità della ‘Class action’ ai fini della restituzione delle ritenute del 2,5% sull’80% della retribuzione a decorrere dal 1° gennaio 2011 e per l’esonero per il futuro di tale trattenuta.”

“Tale iniziativa, concordata con il nostro studio legale, – prosegue Battaglia- in questo momento particolarmente difficile per i dipendenti pubblici è secondo la Federazione lo strumento più adeguato per raggiungere e ottenere nei tempi più brevi possibili il risultato auspicato dalle decine di migliaia di lavoratori dei ministeri”...Stampa il Comunicato stampa del 02/04/2012

Battaglia: politici, giornali e tv,

basta con l’attacco ai lavoratori pubblici

 Al termine della riunione nazionale dei quadri sindacali della Federazione Confsal-Unsa del 29 marzo 2012, il segretario generale Massimo Battaglia dichiara, quale sintesi dei lavori dei rappresentanti,  “E’ di questi giorni l’ennesimo accanimento sull’applicazione dell’art 18 ai dipendenti pubblici. Ai politici e alla stampa disinformata ricordiamo che il licenziamento nel pubblico impiego già esiste ed è regolato dai contratti di comparto e dall’art. 33 del decreto legislativo n. 165/2001, con procedimenti simili al lavoro privato, ma senza prevedere prima un confronto con le OO.SS, cosa che nel privato avviene.”

“Negli ultimi anni nel settore pubblico oltre 100mila posti sono stati tagliati senza nessun ricambio di forza lavoro, a causa del blocco del turn over.” Prosegue Battaglia, che avverte “Mi chiedo come si possa pensare di far funzionare i tribunali, i musei, le prefetture, le caserme, le motorizzazioni civili, gli ispettorati del lavoro, ecc. con una simile politica del personale.” 

“È ora di dire basta –dice Battaglia- a chi pensa che i diritti dei lavoratori siano dei privilegi. È giunta l’ora di una auspicata riforma del lavoro pubblico e per questo è già avviato al dipartimento della Funzione Pubblica un confronto tra governo e OO.SS. su un nuovo modello contrattuale per il lavoro pubblico. Su questo tavolo la Federazione Confsal-Unsa è fortemente impegnata ad affermare gli interessi primari dei lavoratori su tutti i temi cruciali della riforma”...Stampa il Comunicato stampa del 20/03/2012

“QUELLO CHE NON SI VUOLE FAR SAPERE DI ARCUS SPA”

Da qualche giorno sul sito internet della Spa, la società dei Beni Culturali (www.arcusonline.org) finanziata con il 3% dal Ministero delle Infrastrutture – afferma Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal-Unsa Beni Culturali –  campeggia una sorta di sperticata difesa dell’operato di otto anni trascorsi sempre nell’occhio del ciclone e con la Magistratura contabile a far rilievi su rilievi. Si tratta però degli ultimi colpi di coda perché finalmente, dopo le numerose denunce del nostro sindacato e non solo, con l’avvento de Governo tecnico Monti, è arrivata la buona notizia della chiusura del carrozzone Arcus, il forziere dove attingere per elargire a fondo perduto danaro pubblico agli amici degli amici.

Su internet quindi – dice ancora Urbino - un testo patetico dal titolo “Quello che si deve sapere di Arcus Spa “, dove compare nella “orgogliosa”  lista delle cose fatte anche il pasticciaccio del finanziamento a Propaganda Fide, quei cinque milioni a fondo perduto elargiti su dei lavori che erano già stati fatti in precedenza. Poi beccati con le mani nella marmellata i nostri, furono costretti ad inventarsi una Pinacoteca. Ma di questa storia attendiamo che la Procura della Corte dei Conti si pronunci per l’ingente  danno erariale procurato. Avrebbe dovuto farlo entro il mese di febbraio e poi però ha rinviato il tutto di qualche mese, forse imbeccata dal fatto che  il Ministro Passera convinto dal suo fido vice ministro alle infrastrutture, Mario Ciaccia, ideatore, fondatore e primo presidente  di Arcus, avrebbe già messo la parola fine a questo grande sperperare di danaro pubblico, insomma, avrebbe pensato di chiudere il giocattolino utile solo al clientelismo politico.

In Arcus la trasparenza non è di casa, questo ormai da otto anni lo hanno capito anche i muri, ed è per questo che invece noi vogliamo rimarcare “quello che non si vuol far sapere di Arcus”.

Nella lunga lista degli interventi finanziati – dice il sindacalista della Confsal- Unsa Beni Culturali  - per esempio mancano quei  500 mila euro elargiti per finanziare  “The wings of Dedalus”, opera di Maurizio Squillante, figlio del giudice Renato Squillante coinvolto nei processi Sme e Lodo Mondadori – Imi Sir assieme a Cesare Previti e Silvio Berlusconi.

E ancora, l’attuale presidente di Arcus, Ortona, o il solerte DG Pietrabissa ex prodiano di ferro approdato poi alla corte del Richelieu di turno, si sono dimenticati di far inserire nella lista gli altri 500 mila euro per  “L’IMPORTANTISSIMO” convegno sulle cinque razze dei maiali.

Mancano all’appello  anche i 750 mila euro(firmati dall’allora ministro Antonio Di Pietro, paladino della legalità) per il restauro fantasma, mai fatto della Torre di Montebello di  Montenero di Biasaccia.

Potremmo – conclude Urbino – proseguire con un elenco chilometrico, da Villa Mansi, 1,5 milioni di euro per un altro restauro fantasma con soldi regalati alla famiglia Salom che poi ha venduto l’immobile a 8 milioni passando alle allegre spese di gestione della Arcus, 18 mila euro mese per l’affitto della sede in pieno centro di Roma e  per solo dieci dipendenti. E’ arrivato il momento di dire basta, e mettere la parola fine su questa specie di società. Ministro Passera faccia in fretta, gli italiani sono stufi di pagare le marchette politiche”......Stampa il Comunicato stampa del 20/03/2012

“ Buttiglione su Arcus farebbe meglio a tacere”

“Sulla liquidazione dell’Arcus Spa ci mancava la difesa sperticata dell’onorevole Buttiglione– afferma Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal-Unsa Beni Culturali –  una posizione che non condividiamo perché arriva proprio da un ex ministro dei Beni culturali che ha contribuito alla debacle della società in condominio con il ministero delle Infrastrutture.

Buttiglione – dice il sindacalista Urbino – farebbe meglio a tacere visto e considerato che la sua gestione di Arcus, quando era al Collegio Romano, ha subito una serie di aspre critiche dalla Corte dei Conti,  ben rintracciabili nelle relazioni ancora presenti sul sito internet della _Magistratura contabile.

Arcus – conclude Urbino – ha sperperato molti milioni di euro per progetti fantasma, Buttiglione non si preoccupi, che i soldi del Mibac li avrà,  ma certamente quelli delle Infrastrutture è giusto che siano gestiti in maniera trasparente dal ministero di Passera” ..Stampa il Comunicato stampa del 15/03/2012

“ MOLTI BUONI MOTIVI PER CHIUDERE FINALMENTE ARCUS SPA”

Dopo le numerose denunce del nostro sindacato e con l’avvento del Governo tecnico Monti, finalmente la buona notizia della chiusura di Arcus, la Spa in condominio tra Infrastrutture e Beni Culturali – afferma Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal-Unsa Beni Culturali – lo abbiamo sempre affermato che Arcus altro non era che la cassaforte dei ministri di turno, il forziere dove attingere per elargire a fondo perduto danaro pubblico agli amici.

Al ministro Corrado Passera e al suo vice, Mario Ciaccia (che di Arcus sa vita morte e miracoli avendola creata) – dice ancora Urbino – chiediamo di essere in un certo senso “spietati” e a non cedere a pressioni di qualche “Richelieu” di turno che si vedrà sfilare dalle mani il giocattolino sputa soldi. Per questo vogliamo ricordare qualche buon motivo per dare il “colpo di grazia” ad una società sempre al limite della legalità, un’organizzazione con tanto di presidente e Cda che hanno sempre svolto un ruolo di “Yes Man” dei ministri di turno, dei passacarte inutili che hanno approvato progetti imbarazzanti che hanno solo sorbito l’effetto di sperperare danaro dei contribuenti a destra e a manca.

Signor Ministro Passera, Vice Ciaccia, ma come si fa a dare 500 mila euro per finanziare  “The wings of Dedalus”, opera di Maurizio Squillante, figlio del giudice Renato Squillante coinvolto nei processi Sme e Lodo Mondadori – Imi Sir assieme a Cesare Previti e Silvio Berlusconi ?

Oppure, vi sembra giusto dare altri 500 mila euro per un convegno sulle cinque razze dei maiali?

E ancora, 750 mila euro(firmati dall’allora ministro Antonio Di Pietro, paladino della legalità) per un restauro fantasma(cioè mai fatto) della Torre di Montebello guarda caso che si trova in Montenero di Biasaccia ?

L’elenco dello sperpero è chilometrico – conclude il sindacalista -  non vanno dimenticati i 5 milioni di euro a Propaganda Fide(per cui la Procura della corte dei Conti sta per pronunciarsi sul danno erariale), Villa Mansi, 1,5 milioni di euro per un altro restauro fantasma con soldi regalati a privati, la famiglia Salom che poi ha venduto l’immobile a 8 milioni. Senza contare le allegre spese di gestione della Arcus, solo per dirne una, 18 mila euro per l’affitto di una sede quando era possibile allocare gli uffici presso il Mibac. Insomma, uno scempio per cui nessuno fino ad oggi ha pagato in solido, tanti buoni motivi per dire basta, fine dei giochi e chiudere questa società che ha fallito su tutti i fronti”... Stampa il Comunicato stampa del 14/03/2012

“ IL CARROZZONE ARCUS SPA VERSO LA CHIUSURA?”

i finanziamenti Arcus rientrERANNO nel bilancio ordinario del Ministero.”

“In questo momento di crisi, di manovre lacrime e sangue in cui a pagare sono sempre gli stessi ovvero gli impiegati dello Stato – afferma Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal-Unsa Beni Culturali – abbiamo sempre consigliare vivamente il Premier di turno e non molto tempo fa anche Mario Monti su come poter recuperare un po’ di quattrini in modo totalmente indolore.

Abbiamo sempre denunciato l’inutilità di Arcus Spa, la società cassaforte del Ministero Beni culturali, che fin dalla sua costituzione è sempre stata alla ribalta delle cronache negative'' per aver distribuito finanziamenti a pioggia in maniera clientelare.

Dell’Arcus, dei suoi progetti, della sua gestione, degli oltre 200 milioni di euro annui si continua a sapere ben poco, navigando sul sito internet della società si riesce a comprendere il nulla – prosegue Urbino - sempre promesse di grande trasparenza, ma solo a chiacchiere, perché Arcus ha sempre navigato al limite della legalità. Lo dimostra per esempio quel finanziamento a Propaganda Fide di 5 milioni di euro per cui è attesa una sentenza della procura della Corte dei Conti per danno erariale e non solo.

Senza contare poi le copiose spese di gestione, per sede di lusso in via Barberini (18 MILA EURO MENSILI PER ALLOGGIARE 10 DIPENDENTI) e non solo.

Oggi dai rumors di ministeri che hanno a che fare con Arcus - dice il sindacalista – si paventa a giorni quella chiusura che tanto abbiamo auspicato in questi anni di gestione allegra della società in condominio con il ministero di Corrado Passera.

Il “The End” siamo sicuri arriverà, è questione di ore e quando suonerà la campanella del prossimo Consiglio dei Ministri per Arcus Spa sarà la fine come ci fanno sapere i più informati....Stampa il Comunicato stampa del 13/03/2012

IL CASO CERASOLI – UIL BAC APPRODA

NEI MEANDRI DELLA GIUSTIZIA CIVILE E PENALE.

Finalmente la UIL Beni Culturali è uscita allo scoperto, dopo mesi di denunce ed esposti, ha preso posizione nei confronti di Gianfranco Cerasoli - Segretario Nazionale - dello stesso Sindacato; assunto presso la SIAE, quale Dirigente al piano industriale del suddetto Ente.

La vicenda è ormai nota a tutti, il Segretario Nazionale del Coordinamento Nazionale Confsal-Unsa beni culturali Giuseppe Urbino, ha presentato un esposto con successive integrazioni agli Organi Amministrativi e di Controllo (Corte dei Conti, Ragioneria dello Stato, OIV, Ispettorato Funzione Pubblica) e ai massimi vertici del Ministero, con il quale rilevava la concessione illegittima dell’aspettativa concessa al Segretario Generale della UIL Beni Culturali - Gianfranco Cerasoli.

D’altronde, la stessa Amministrazione, aveva ammesso in più occasione il proprio rincrescimento per tale concessione, ribadendo purtroppo, che ciò che era avvenuto per Cerasoli non può essere fatto per altri e che non viene esercitata l’azione di autotutela; in quanto una volta che è stato concesso tale privilegio può esserci il diritto di rivalsa degli interessati nei confronti dell’Amministrazione.

Pertanto, il caso Cerasoli, è divenuto un caso politico, tanto da destare molta attenzione, poiché il MiBAC, prima di rispondere alla Confsal-Unsa, ha concertato un parere con il proprio ufficio legislativo, al quale, questo Coordinamento ha dato mandato ai propri legali per le valutazioni del caso.

Anche se il parere richiesto appariva scontato, stupisce la posizione della UIL-BAC, che dopo tanto clamore, destato dall’iniziativa Confsal-Unsa e altri, per diverso tempo, non ha smentito alcunché, ma solo a distanza di tempo e dopo aver lasciato che la situazione decantasse, e in un momento di competizione elettorale fra le Organizzazioni Sindacali, per il rinnovo delle RSU, ha deciso di uscire con uno sterile comunicato stampa (che per chi conosce la vicenda, si commenta da solo), con il quale si annuncia di aver denunciato URBINO (Confsal-Unsa) ROSSI (Ex CGIL) e DAGOSPIA in sede penale e civile.

Forse la UIL-BAC, fa finta di ignorare che è stata proprio la Confsal-Unsa a denunciare l’anomala posizione di Cerasoli, sia per l’aspettativa irregolarmente concessa, sia per il ruolo dirigenziale conferito ad un ex B3 in sfregio alla legge Brunetta, che disciplina tale situazione giuridicamente rilevante.

Ma di questo poco importa, se tale privilegio è stato concesso al Segretario Generale della UIL-BAC, mentre può essere rifiutato a qualsiasi altro dipendente, così come purtroppo è già successo a qualche altro sventurato lavoratore, che aveva chiesto la legittima aspettativa per effettuare il periodo di prova presso una Pubblica Amministrazione, anzi, in questo caso è scattato addirittura il licenziamento da parte del MiBAC.

Del resto, quando Cerasoli – UIL-BAC - accusava gli altri sulle nomine dirigenziali sospette nel MiBAC, insieme a lui c’era anche il Segretario Nazionale della Confsal-Unsa - Giuseppe Urbino, - entrambi infatti furono querelati per diffamazione dall’ex Ministro RUTELLI, ora però il caso è ben diverso, è il Segretario Generale della UIL-BAC che ha ricevuto un incarico dirigenziale e che stranamente, avrebbe dovuto per coerenza attenersi al rispetto della normativa, così come qualsiasi altro cittadino–dipendente dello Stato.

Sull’intera vicenda il raffronto, avverrà in Tribunale con la chiamata di tutte le parti in causa, nel frattempo consigliamo alla UIL-BAC (ciò anche per il rispetto dovuto ai propri iscritti), di chiarire la posizione di Cerasoli, dal momento che non è a tutti chiaro, se lo stesso è ancora il Segretario Generale o se dopo l’investitura a Dirigente SIAE, continua ad esserlo di fatto. Stampa il Comunicato stampa del 05/03/2012:

RICOMINCIARE DA SALARIO E LAVORO

“Il mondo del lavoro pubblico è sotto attacco da troppo tempo e su più fronti” avverte Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa, rappresentativa dei lavoratori dei ministeri e della presidenza del consiglio dei ministri. “Per contrastare l’allargamento della forbice tra il costo della vita e gli stipendi della classe media e mediobassa,

è necessario intervenire immediatamente per sostenere i salari e ciò significa rinnovare i contratti del pubblico impiego così come è avvenuto nel privato. Oltre a ciò” continua il Segretario “il salario va difeso contrastando una norma passata sottotraccia sui mass media, ma non per noi, e sappiamo che è potenzialmente pericolosissima. Mi riferisco all’art. 23 ter della L. 214/11 (Manovra Monti) in virtù del quale sarebbe possibile fissare tutti gli stipendi pubblici con decreto del presidente del consiglio dei ministri. E’ un attentato alla democrazia e un tradimento delle procedure negoziali e della contrattazione” “Oltre al salario” prosegue Battaglia “dobbiamo puntare su una valorizzazione del lavoro e ciò significa difenderlo da una serie di pericoli che incombono, primo fra tutti quello legato alla mobilità. Chiediamo al governo, come annunciato dal Ministro Patroni Griffi durante l’incontro alla Funzione Pubblica, di aprire subito un tavolo di confronto con le parti sociali per arrivare ad un accordo sulla mobilità che fissi criteri ragionevoli e condivisi con i lavoratori, i quali non possono accettare di dover rischiare il posto di lavoro.”

“La Confsal-Unsa è pronta a discutere fino in fondo tutte le misure necessarie per creare una Pubblica amministrazione nuova e più efficiente. Chiediamo in cambio” conclude Battaglia “la riapertura del contratto, l’abbassamento delle aliquote fiscali, come promesso ma mai realizzato, e il rispetto dovuto a sani lavoratori che servono giornalmente lo Stato e i cittadini.” ... Stampa il Comunicato stampa del 31/01/2012

ANCHE CONFINDUSTRIA CONTRO I LAVORATORI PUBBLICI: BASTA!

Il Segretario generale della Confsal-Unsa, Massimo Battaglia, in risposta all’intervista comparsa ieri sul quotidiano La Repubblica al Direttore generale di Confindustria Galli, afferma “Il dottor Gianpaolo Galli farebbe bene a occuparsi dei problemi interni di Confindustria dato che ce ne sono molti, invece di parlare di licenziamenti nel pubblico impiego”.

“E’ divenuto insopportabile questo ripetuto attacco ai dipendenti pubblici, che” continua Battaglia “stanno pagando un prezzo altissimo e insostenibile della crisi in atto. Dopo il blocco del contratto, le limitazioni sul salario accessorio, le norme sulla mobilità, si è abbattuta sulla categoria l’ennesima scure della Manovra Monti con le misure sulle pensioni. Ricordiamo che le retribuzioni del settore viaggiano dai 1.200 ai 1.500 euro e che sono distanti anni luce da quelle opulente dei manager, pubblici e privati che siano.”

“Il dottor Galli parla di equità; ebbene –conclude Battaglia- noi chiediamo che l’equità la si vada a cercare nelle dichiarazioni dei redditi di tutti, ma proprio tutti, gli italiani, visto che ci sono onesti e puntuali contribuenti, come i dipendenti pubblici, e quelli invece che evadono il fisco per decine e centinaia di migliaia di euro.”..Stampa il Comunicato stampa del 05/01/2012