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“MINISTRO BRAY FIERO DELLA SUA IMMAGINE NONOSTANTE POMPEI CADE A PEZZI E CI SI APPRESTA A SUBIRE L’ENNESIMA RIFORMA “FARSA” DEL MIBACT
Si pensi a quelle tanto annunciate assunzioni di giovani, un bluff – prosegue il sindacalista – saranno pochissimi posti con retribuzioni da fame, non più di 400 euro mensili, una vera vergogna nazionale. Intanto ci vogliono far credere e il ministro Bray in prima fila, che saranno provvedimenti per la crescita dell’occupazione nel nostro Paese mentre in realtà è solo una grande propaganda pre-elettorale. Atti concreti di Bray se andiamo a stringere non riusciamo a vederli, Pompei cade a pezzi e il responsabile del dicastero della cultura che fa? Nulla, attende forse decisioni dall’alto del suo premier Letta? E il premier Letta per caso attende coordinate dallo zio che quando si parla di Beni culturali vuole sempre metterci becco? La cultura italiana è allo sbando, che cosa si aspetta per nominare il manager di Pompei? I soldi sono stati stanziati, il lavoro da fare non manca, ma a Roma si litiga per un posto da 300 mila euro l’anno. L’Europa ci sollecita ma noi nulla, al Mibact se ne fregano altamente. Per non parlare poi – prosegue Urbino – della riforma farsa del ministero presentata recentemente dalla commissione dei saggi voluta da Bray. Non una riga sull’abolizione di Ales, la Spa del Mibact che da anni assume personale senza controllo alcuno da parte dell’Amministrazione e senza adeguata preparazione professionale. Per non parlare del carrozzone Arcus tornato in vita con un emendamento del Pdl e il ministro Bray che fa? Continua a tagliare nastri e farsi ritrarre sulla sua biciletta per un post su twitter o facebook. Basta signor ministro, stia più al Collegio romano invece di andare a zonzo, abolisca i contratti al personale che deve andare in pensione nell’anno 2014, annulli i contratti fatti a personale privo dei requisiti essenziali ( scheda di valutazione triennale)- peraltro richiesta dal bando – e già contestati dalla Corte dei Conti. Cancelli la figura del Segretario Generale del Mibact, costa enormemente e non serve a nulla, è un doppione di altri organismi esistenti, come non servono a nulla le dispendiosissime Direzioni Regionali. Aiuti lei signor ministro ad attuare una vera “Spending Review”. Effettui la rotazione dei Dirigenti che hanno prestato servizio più di 5 anni nella stessa città e/o nella stessa posizione, insomma, cominci a lavorare sul serio, a fare il ministro della cultura, perché la cultura del nostro Paese, ha urgente bisogno di essere curata, conclude Urbino”stampa il Comunicato stampa del 14.11.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
INFORMATIVA SULLE ASSUNZIONI DI PERSONALE NEL MIBACT DALLE GRADUATORIE IN CORSO DI VALIDITA’
Al fine di fornire tempestiva informazione, si sottopone integralmente l’informativa inviata dalla Direzione Generale OAGIP – Serv. IV, con nota prot.n. 41131 del 12 novembre 2013, alle OO.SS. concernente le assunzioni di personale ai sensi del D.L. 101/2013, convertito con modificazioni dalla legge n. 125/2013. Si rammenta che tali assunzioni sono autorizzate da una disposizione normativa speciale e quindi le assunzioni suddette riguardano l’utilizzazione delle graduatorie in corso di validità, nel limite delle ordinarie facoltà assunzionali, consentite dalla normativa vigente (20% delle unità cessate nell’anno precedente e 20% delle economie da cessazione, ai sensi dell’articolo 3, comma 102, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e successive modificazioni). Cordiali saluti IL SEGRETARIO NAZIONALE Dott. Giuseppe Urbino
Informativa alle OO.SS. prot.n. 41131 del 12 novembre 2013 D’ordine del Direttore generale, si comunica che ai sensi dell’articolo 2, comma 12, del decreto legge 31 agosto 2013, n. 101 convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125 e dell’articolo 30 del decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, questo Ministero, al fine di assicurare l'espletamento delle funzioni di tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale, è autorizzato – da una disposizione normativa speciale - per l’anno 2013 e per l’anno 2014 all'assunzione di personale mediante l'utilizzazione di graduatorie in corso di validità, nel limite delle ordinarie facoltà assunzionali consentite dalla normativa vigente (20% delle unità cessate nell’anno precedente e 20% delle economie da cessazione, ai sensi dell’articolo 3, comma 102, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e successive modificazioni). A tale riguardo, si fa presente che nell’anno 2012 questo Ministero è stato interessato – escludendo le cessazioni del personale appartenente alle categorie protette e le cessazioni del personale transitato per effetto di procedimenti di mobilità ad altre Amministrazioni - da un numero complessivo di n. 784 cessazioni che hanno determinato economie di spesa utilizzabili ai fini assunzionali pari ad euro 6.242.411,89. Ciò stante, ai sensi della normativa sopracitata, questo Ministero ha la possibilità di assumere, nel 2013, fino a n. 157 unità di personale (pari al 20% delle 784 unità cessate nel 2012) fino alla concorrenza di euro 6.242.411,89 (pari al 20% delle economie da cessazione realizzatesi nel 2012). In proposito, si evidenzia che, al fine di disporre le predette assunzioni, questa Direzione generale potrà ricorrere alle graduatorie dei concorsi esterni ancora in corso di validità. Come noto, infatti, non risulta possibile far ricorso alle graduatorie relative alle progressioni verticali (es. procedure per il passaggio dall’Area B alla (ex) posizione economica C1), stante il disposto di cui all’articolo 24 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 che, al comma 1, prevede che: “Ai sensi dell'articolo 52, comma 1-bis, del decreto legislativo n. 165 del 2001, come introdotto dall'articolo 62 del presente decreto, le amministrazioni pubbliche, a decorrere dal 1° gennaio 2010, coprono i posti disponibili nella dotazione organica attraverso concorsi pubblici, con riserva non superiore al cinquanta per cento a favore del personale interno, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di assunzioni”. La predetta disposizione non consente di ricorrere allo scorrimento di graduatorie relative ad idonei delle progressioni verticali già a decorrere dal 1° gennaio 2010, come specificato anche dalle circolari del Dipartimento della Funzione Pubblica del 18 ottobre 2010 prot.n. 46078 e del 22 febbraio 2011 prot.n.11786. Ciò premesso, si fa presente che la normativa sopracitata prevede il divieto di effettuare nelle qualifiche o nelle Aree interessate da posizioni soprannumerarie assunzioni di personale. Si evidenzia, inoltre, che, al fine di assicurare il buon andamento e la piena funzionalità dell’Amministrazione su tutto il territorio nazionale, questa Direzione generale ha rilevato l’esigenza di utilizzare i risparmi di spesa relativi alle cessazioni 2011 non utilizzati nel 2012, nel rispetto dei vincoli finanziari e capitari previsti dall’articolo 3, comma 102, della legge n. 244/2007 e successive modificazione. Con i predetti risparmi di spesa è possibile, pertanto, assumere ulteriori n. 16 unità di personale in II Area F3, nel profilo di assistente alla fruizione, accoglienza e vigilanza. Infine, si fa presente che sempre nel profilo di assistente alla fruizione, accoglienza, e vigilanza, con le economie di spesa rilevate, si procederà a trasformare da part time a full time il rapporto di lavoro con un dipendente, che presta servizio nella regione Toscana, appartenente alla II area – fascia retributiva F3 e che è stato assunto sin dall’inizio con rapporto di lavoro al 50%. Ciò posto, si comunica di seguito la ripartizione dei posti per regione, settore e profilo professionale: III Area – F1 – n. 53 assunzioni n. 38 Funzionari Archeologi
n. 7 Funzionari Architetti
n. 1 Funzionario Archivista di Stato
n. 1 Funzionario Bibliotecario
n. 6 Funzionari Storici dell’Arte
II Area –F3 – n. 120 assunzioni
d’ordine del DIRETTORE GENERALE dott. Mario Guarany IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO IV – DG OAGIP Antonio Parente
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DI FRONTE ALLA CRONICA INERZIA DELL’AMMINISTRAZIONE LE GIUSTE POSIZIONI DELLA CONFSAL-UNSA BENI CULTURALI
Così com’è noto, il settore del Pubblico Impiego sta attraversando uno dei periodi più bui della storia lavorativa, con provvedimenti iniqui e penalizzanti che, giusto per ricordare, potremmo schematizzare nel seguente modo: - Blocco dei Contratti scaduti nel 2009; - Blocco dello stipendio al 2010; - Spending Review; - Blocco del Turn Over; - Blocco dello straordinario; - Dilazione della liquidazione; - La pensione, che è diventata ormai un miraggio; - Chiusura di migliaia di uffici statali. In un periodo così nero della storia lavorativa italiana la nostra Federazione CONF.SAL-UNSA non ha mai mancato di far sentire la sua voce, attraverso azioni di sciopero e manifestazioni di vario tipo, tra le quali si inserisce proprio quella prevista a Roma per il giorno 19 novembre 2013, alle ore 10, di fronte a piazza Montecitorio. In questo clima di incertezze e di diritti calpestati, si sta inserendo anche il nostro Ministero, con provvedimenti non sempre condivisibili, come un’ulteriore riforma dello stesso, ed altri addirittura iniqui, come l’impossibilità di effettuare le contrattazioni durante l’orario lavorativo. A tal proposito, vale la pena spendere qualche parola di chiarimento poiché fin troppi lavoratori hanno finora pensato che si trattasse di un problema che riguarda solo le Organizzazioni Sindacali e non i dipendenti. La cosa da chiarire è che il sindacato, essendo il tramite tra le istanze dei lavoratori e le proposte dell’Amministrazione, deve essere messo nelle condizioni di operare nel migliore dei modi, con pari diritti e dignità della delegazione dell’Amministrazione. Impedire di fatto che ciò avvenga significa fare di tutto per bloccare la contrattazione, sia a livello nazionale che decentrato, con grave e concreto pregiudizio per i diritti dei lavoratori che non possono essere rappresentati a dovere. Non vogliamo tediarvi raccontando di nuovo tutto quello che ha causato questa situazione ma una cosa è certa: tutto è partito da un’iniziativa di un Direttore Regionale (Sic!) che scavalcando la competenza del Direttore Generale OAGIP ha posto un quesito all’Aran su tale argomento, mettendo in moto una girandola di interpretazioni in un vortice che, al momento, si sta dimostrando deleterio per gli interessi dei lavoratori. Il vero problema è che, almeno al momento, a seguito delle esagerate e numerose riforme che hanno interessato il nostro Dicastero, sempre in continua trasformazione, ci troviamo ad avere una pletora di Generali a fronte di una platea sempre più esigua di soldati (visto il blocco del Turn Over). Come ben sappiamo, si dice “Tanti capi nessun capo”, ovvero più Direttori Generali ci sono e più si crea confusione perché ognuno si sente nel diritto di dire la sua spesso esorbitando dalle funzioni che gli sono proprie. Noi lo abbiamo detto a chiare lettere al Ministro ed alla Commissione che si è riunita per studiare la riforma attuale del Ministero, che ci siamo stufati di questa situazione. Vogliamo un Ministero più snello, con poche Direzioni Generali e con l’abolizione della figura del Segretario Generale nonché delle ormai obsolete Direzioni Regionali. Fatte queste dovute premesse, entriamo ora nel merito di altre questioni che riguardano da vicino la vita lavorativa dei dipendenti del MiBACT. Come ormai è noto, il giorno 14 novembre 2013 l’Amministrazione ha convocato le OO.SS. per discutere dei seguenti punti all’Ordine del Giorno: - Accordo concernente i progetti di miglioramento dei servizi culturali ed amministrativi resi dall’amministrazione all’utenza anno 2013; - progetto “Domenica di Carta”; - verifica intermedia progetto “Una notte al Museo” ed integrazione. - Situazione aggiornata dello stato dei pagamenti delle competenze accessorie al personale. Inoltre, unitamente a CGIL, CISL, UIL, abbiamo chiesto di avere puntuale informazione circa le iniziative poste in essere e finalizzate al recupero delle risorse impropriamente decurtate dal Fondo unico di Amministrazione 2013. Abbiamo purtroppo constatato che un sindacato presente nel MiBACT sta diramando comunicati, sparando a zero contro quei sindacati che, a sua detta, non stanno facendo gli interessi dei lavoratori e per motivi pregiudiziali non hanno siglato gli accordi che avrebbero consentito al personale di partecipare al progetto “Miglioramento dei servizi culturali”. Noi della CONF.SAL-UNSA Beni Culturali, siamo tra i mancati firmatari di questo accordo ma non certo per motivi pregiudiziali. Vogliamo semplicemente chiarezza sia sull’entità delle somme da destinare, che sul corretto rapporto tra l’Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali. Non a caso il giorno 14 novembre 2013 saranno presenti alla riunione anche il Segretario Generale ed il Capo di Gabinetto. La presenza di queste due figure istituzionali non è casuale: l’abbiamo sempre richiesta a voce alta e siamo stati i primi e questo lo possiamo affermare senza tema di smentita. Questa richiesta, duole dirlo, è stata consequenziale alla constatazione che la Direzione Generale OAGIP, deputata alle trattative con i sindacati, si sta dimostrando sempre più lontana dalle problematiche dei lavoratori e sempre più ostaggio di una politica che sta tendendo a sminuire il ruolo del nostro Ministero. Questo è tanto più evidente se si raffronta il modo di comportarsi di altre Amministrazioni con quello della nostra. Da parte nostra non smetteremo mai di incalzare anche quelle OO.SS. che ritengano primordiale difendere gli interessi dei lavoratori del MiBACT e conseguentemente restituire loro la dovuta dignità. Cordialità e saluti IL COORDINAMENTO NAZIONALE CONFSAL-UNSA BENI CULTURALI | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
MANIFESTAZIONE 19-11-2013 ROMA COSA VOLETE ANCORA?
Cari Segretari, trasmettiamo la locandina della manifestazione del 19.11.2013, da affiggere nelle bacheche sindacali e da inserire nei rispettivi siti internet. Vi invito a darne ampia diffusione in particolar modo nelle sedi romane.
Cordiali saluti. IL COORDINAMENTO NAZIONALE CONFSAL-UNSA BENI CULTURALI | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nuova importante ordinanza cautelare emessa pochi giorni fa dal Tribunale di Alessandria in Funzione collegiale, sezione lavoro, patrocinata dagli avv.ti Katiuscia Verlingieri e Emilio Maddalena, legali della CONF.SAL-UNSA Beni Culturali, in sede di reclamo promosso dal MIBAC.
Il Tribunale di Alessandria, recependo le argomentazioni prospettate dai nostri legali, e più volte ribadite anche dal Segretario Nazionale della CONF.SAL-UNSA Beni Culturali Dott. Giuseppe Urbino, aveva già accolto il procedimento d'urgenza nel mese di marzo 2013, sancendo che “l’Amministrazione doveva aver conto della natura del provvedimento di assegnazione temporaneo del dipendente ad una sede diversa da quella presso la quale è in servizio dal 1994, e del fatto che tale assegnazione era stata richiesta dal dipendente per ragioni familiari, ai sensi di una disposizione contrattuale che non tutela le esigenze organizzative, bensì quella di salute e d famiglia del lavoratore”. Invece il Direttore Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte Dott. Turetta, non contento, ha promosso reclamo avverso tale provvedimento. Ebbene il Tribunale di Alessandria in composizione collegiale, ha confermato integralmente l’ordinanza di primo grado, dandoci di nuovo ragione, e condannando il MIBAC al pagamento delle spese legali. Il Segretario Nazionale Dott. Giuseppe Urbino esprime pertanto vivi complimenti agli avv.ti Katiuscia Verlingieri e Emilio Maddalena per questa ulteriore vittoria. Cordialità e saluti IL COORDINAMENTO NAZIONALE CONFSAL-UNSA BENI CULTURALI | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
A RISCHIO IL TAVOLO DI CONTRATTAZIONE NAZIONALE E RICHIESTA DI INCONTRO URGENTE CON IL MINISTRO BRAY In data odierna si è tenuta la riunione di contrattazione nazionale sui quattro punti già indicati ampiamente dal nostro comunicato n 40/2013. Accordo concernente i progetti di miglioramento dei servizi culturali ed amministrativi resi dall’amministrazione all’utenza anno 2013 Fin dall’inizio dell’incontro si è sviluppata un’aspra discussione su tale punto. Il nodo gordiano riguarda la decisione dell’Amministrazione di procedere alla decurtazione del FUA sulla base di una non chiara applicazione dell’art 9 comma 2 bis della legge 122/2010. Ancora ad oggi non è pervenuta alcuna risposta e la rideterminazione illegittima dell’importo massimo del FUA, comporterebbe un taglio pari a 13 milioni di euro, di cui 2 milioni nell’immediato, che così come previsto dal disegno di stabilità del 2014, avranno ripercussioni strutturali e permanenti. La Confsal-Unsa ritiene questa situazione insostenibile e inaccettabile. All’uopo in serata subito dopo la riunione è stato emesso il seguente comunicato: CGIL, CISL, UIL e CONFSAL-UNSA denunciano il taglio di circa 13 milioni di euro operato dall’Amministrazione sul fondo destinato alla produttività collettiva del Ministero. Tali somme hanno consentito, per oltre un decennio, di realizzare le aperture straordinarie, anche notturne e festive, degli Istituti culturali. Tutto questo sta accadendo malgrado gli impegni assunti dal Ministro Massimo Bray e la nota che le scriventi OO.SS. hanno inviato all’Amministrazione per denunciare tale indebito taglio. La decurtazione del fondo, pari a 13 milioni di euro, comporterà di conseguenza una riduzione dell’offerta culturale fin qui garantita all’utenza, anche quella già programmata. L’odierno taglio ai fondi del MiBACT, tra l’altro, smentisce quanto affermato, anche solennemente, dal Presidente del Consiglio Enrico Letta il quale aveva garantito che, per la prima volta, nel documento di programmazione del Governo non c’erano tagli ai fondi destinati alla cultura. Queste le vere ragioni per le quali in occasione dell’odierno incontro di contrattazione, CGIL, CISL, UIL e CONFSAL-UNSA, non hanno potuto sottoscrivere importanti accordi di produttività. Per ripristinare quanto precedentemente condiviso tra le parti in occasione di precedenti contrattazioni nazionali, le scriventi OO.SS. hanno richiesto un urgente incontro con il ministro Massimo Bray.. Verifica intermedia progetto “Una notte al Museo” Il direttore Generale della valorizzazione del patrimonio culturale Dottoressa Anna Maria Buzzi ha relazionato in merito al monitoraggio effettuato sul progetto “Una notte al Museo” ed ha evidenziato i buoni risultati complessivamente ottenuti sia a livello di partecipazione degli Istituti che degli incrementi dei visitatori ricordando come ci sia stato anche un risparmio di 23.000 euro che sarà riutilizzato per il proseguimento di detto progetto anche nel 2014. A tal proposito ha annoverato che il criterio principe che sarà in futuro adottato prevede la partecipazione di almeno un istituto per ogni Regione. Inoltre su richiesta delle OO.SS è stata rimandata la verifica del Progetto alla prossima riunione, nel frattempo, la Direzione Generale della valorizzazione del patrimonio culturale si è impegnata a far pervenire al più presto l’elenco degli istituti che saranno esclusi e, la lista di quelli che subentreranno nell’ambito del progetto di cui sopra. Progetto “Domenica di carta” In merito a tale punto le OO.SS stante la situazione hanno preferito rimandare la discussione alla prossima settimana. Informativa in ordine alla bozza di D.M. di organizzazione della direzione generale per le politiche del turismo. Per quanto concerne l’informativa su questo punto il direttore generale Guarany, ha presentato brevemente la bozza di decreto e voleva una risposta immediata da rapportare al Gabinetto e al Segretariato Generale. Anche su questo le OO.SS si sono riservate di esprimere il loro parere nel prossimo incontro con il Ministro. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
COMUNICATO STAMPA Ennesimi tagli alla cultura Riprende lo stato di agitazione del MiBACT Sottratti 13 milioni di euro al fondi destinati alla produttività ed efficienza dei servizi
CGIL, CISL, UIL e CONFSAL-UNSA denunciano il taglio di circa 13 milioni di euro operato dall’Amministrazione sul fondo destinato alla produttività collettiva del Ministero. Tali somme hanno consentito, per oltre un decennio, di realizzare le aperture straordinarie, anche notturne e festive, degli Istituti culturali. Tutto questo sta accadendo malgrado gli impegni assunti dal Ministro Massimo Bray e la nota che le scriventi OO.SS. hanno inviato all’Amministrazione per denunciare tale indebito taglio. La decurtazione del fondo, pari a 13 milioni di euro, comporterà di conseguenza una riduzione dell’offerta culturale fin qui garantita all’utenza, anche quella già programmata.. L’odierno taglio ai fondi del MiBACT, tra l’altro, smentisce quanto affermato, anche solennemente, dal Presidente del Consiglio Enrico Letta il quale aveva garantito che, per la prima volta, nel documento di programmazione del Governo non c’erano tagli ai fondi destinati alla cultura. Queste le vere ragioni per le quali in occasione dell’odierno incontro di contrattazione, CGIL, CISL, UIL e CONFSAL-UNSA, non hanno potuto sottoscrivere importanti accordi di produttività. Per ripristinare quanto precedentemente condiviso tra le parti in occasione di precedenti contrattazioni nazionali, le scriventi OO.SS. hanno richiesto un urgente incontro con il Ministro Massimo Bray.. (FP CGIL CISL FP UIL PA CONFSAL-UNSA)...stampa il Comunicato stampa del 30.10.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
NOTA ORGANIZZATIVA SUI TAVOLI TECNICI E LA POSIZIONE DELLA CONFSAL-UNSA L’Amministrazione ha chiesto alle OO.SS. la designazione di due nominativi per la partecipazione ai Tavoli Tecnici indicati dal Ministro e le relative posizioni in merito agli argomenti da trattare e le eventuali proposte.
Si comunica che in ordine ai previsti tavoli tecnici indicati dal Ministro su alcune questioni sollevate nell’incontro del 16 ottobre u.s., l’Amministrazione ha rilevato l’esigenza di istituire un primo tavolo tecnico, la cui data non è stata ancora comunicata, al quale parteciperà anche un rappresentante qualificato del Ministro che affronterà, separatamente, la tematica della impostazione delle relazioni sindacali e le problematiche relative alla rideterminazione degli organici. La Confsal-Unsa parteciperà con due componenti del Coordinamento Nazionale, come è stato espressamente richiesto, con nota prot. n. 37844 del 17 ottobre u.s., che si allega in copia, dalla Direzione Generale OAGIP – Serv. IV a firma del Direttore Generale Dott. Mario Guarany. Pertanto sono stati designati il Segretario Nazionale Giuseppe Urbino e il Vice Segretario Nazionale Stefano Innocentini. A tal riguardo, si precisa che le tematiche da trattare ai tavoli tecnici, rivestono carattere nazionale, infatti come di prassi, queste vengono discusse sia con i rappresentanti dell’Amministrazione Centrale che a livello politico in rappresentanza del Ministro, pertanto, considerata la generalità delle argomentazioni e le rispettive competenze, non è ammessa la partecipazione di referenti portatori di problematiche locali. In merito a ciò riteniamo opportuno allegare alla presente, il documento relativo alla posizione della CONFSAL/UNSA sugli argomenti da trattare e le eventuali proposte da sottoporre ai predetti tavoli tecnici. Tuttavia, è possibile per inostri Rappresentanti sindacali, inviare in tempi rapidi proposte e/o suggerimenti al nostro Coordinamento Nazionale al seguente indirizzo info@unsabeniculturali.it ovviamente tali comunicazioni dovranno tener conto delle materie afferenti gli argomenti suindicati. Si rammenta altresì, che per le problematiche locali invece, sono previsti come dal CCIM, incontri di contrattazione sindacale locale tra le OO.SS e gli Istituti periferici e le Direzioni Regionali per i Beni Culturali e Paesaggistici. Per completezza di informazione e al fine di perfezionare l’interazione tra i nostri Dirigenti sindacali a livello Nazionale e gli Iscritti e/o lavoratori, si precisa che la composizione del Coordinamento Nazionale è da sempre pubblicata sul nostro sito www.unsabeniculturali.it e quindi tutti coloro che vogliono essere costantemente informati possono attingere direttamente informazioni al sito suddetto. Sarà pertanto interesse di questa Organizzazione sindacale fornire ulteriori informazioni riguardanti l’avvio dei suddetti Tavoli Tecnici non appena possibile. Stampa il Comunicato n. 41/13 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
BATTAGLIA: “BASTA MORTIFICAZIONI: IN PIAZZA LA RABBIA DEI LAVORATORI PUBBLICI IL 19 NOVEMBRE 2013 A MONTECITORIO”
“La legge di stabilità aggrava, invece che risolvere, la drammatica condizione dei dipendenti pubblici che patiscono ancora il blocco del contratto e il blocco dello stipendio che sta impoverendo fino alla soglia di povertà le loro famiglie.” Prosegue Battaglia “questa legge ribadisce il blocco dello stipendio, il blocco del salario accessorio e prevede l’ulteriore rateizzazione della liquidazione. Ma ciò che è ancor più intollerabile è la determinazione dell’indennità di vacanza contrattuale per gli anni 2015-2017 cosa che fa intendere la chiara volontà politica di non procedere alla riapertura dei contratti fino al 2017.” “A tutto questo diciamo ancora una volta un fermo no e lo diremo in piazza davanti alla Camera dei deputati il 19 novembre, per far sentire la voce e la rabbia dei dipendenti pubblici ad una classe politica totalmente incapace di tagliare i veri sprechi.” Battaglia chiede al governo “un immediato cambio di rotta della legge di stabilità stanziando le risorse per la riapertura dei contratti scaduti dal 31.12.2009 poiché questa è la vera priorità di tutti i lavoratori pubblici.”stampa il Comunicato stampa del 29.10.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
LEGGE DI STABILITA’: “ENNESIMA TRUFFA NEI CONFRONTI DEGLI ITALIANI”
Il Segretario Nazionale Giuseppe Urbino - spiega “Non solo questa odiosa Imu non è stata abolita, ma è stata pesantemente caricata con ulteriori oneri a carico della famiglia, tra cui la tassa sui servizi. Con questa manovra finanziaria, non solo non viene tolta ma viene estesa a chi non la pagava. Il carico fiscale sulle famiglie italiane è aumentato - prosegue Urbino - “è una presa in giro dire che non sono state messe le mani nelle tasche dei cittadini, così facendo sono state messe le mani anche in situazioni fino ad ora mai toccate, manca ormai solo una tassa sull’aria e si continua a far finta di non capire che è ora di cambiare rotta e di smettere di far pagare la crisi agli strati più deboli della popolazione”.stampa il Comunicato stampa del 24.10.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Avanza la legge sul riconoscimento delle professioni dei Beni Culturali
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BATTAGLIA: “LETTA CONTRATTO SUBITO, DURA BATTAGLIA IN AULA E NELLE PIAZZE”
Afferma Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa. “Il blocco dello stipendio, che non tocca tutte le categorie del pubblico impiego come si vorrebbe far credere, colpisce però ferocemente i ministeriali che rappresentano il fanalino di coda reddituale di tutti i lavoratori pubblici, come evidenziato dallo schema del Conto annuale della Ragioneria dello Stato. Eppure sono gli stessi ministeriali a subire tutte le finanziarie, per ovvi motivi di visibilità. E penso anche” aggiunge Battaglia “al clamoroso errore di una sbagliata spending review che sta provocando riforme di assetti ministeriali con tremende disfunzioni ai danni del paese” “Chiediamo al Parlamento di aprire gli occhi su questa insostenibile situazione di evidente disagio economico e sociale, in cui versano alcuni settori del pubblico impiego e i loro nuclei famigliari, e di tagliare le spese irrazionali del bilancio pubblico e reinvestire le corrispondenti risorse per sbloccare finalmente gli stipendi del personale” “Stiamo già lavorando con contatti politici per dare battaglia in Parlamento e modificare gli orientamenti del governo durante l’iter di adozione della Legge di stabilità, ma avvertiamo sin da ora che in mancanza di risposte adeguate” conclude il Segretario generale “la Federazione Confsal-Unsa darà dura battaglia anche nelle piazze per far sentire la voce esasperata dei dipendenti pubblici.”...stampa il Comunicato stampa del 23.10.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Verso la riforma del Mibact: La Valorizzazione, un volano per lo sviluppo dei Beni culturali e del Turismo.
“Semmai sarebbe da rivedere la figura del Segretario Generale, che benché sia stata politicamente introdotta, nel tempo si è dimostrata una palese e sovrastante struttura fortemente burocratica che rispondendo solo agli organi politici asseconda gli stessi senza quella particolare separazione tra politica ed amministrazione che invece dovrebbe presiedere il rapporto nella Pubblica Amministrazione. Infatti, troviamo incorporata nella figura del Segretario Generale incarichi che si intrecciano con la sfera della dovuta trasparenza e legalità, che potrebbe andare ben oltre ai compiti primordiali di una buona Amministrazione e questo lo si riscontra, ad esempio nel fatto che il Segretario Generale risulta essere anche il responsabile del controllo sulla corruzione. Non ci vuole un genio per capire che ciò sarebbe dovuto essere nelle mani di un soggetto terzo”....stampa il Comunicato stampa del 22.10.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un Ministero troppo burocratico tra sperperi, sprechi, rami secchi, doppioni, posti inutili, commissioni ed eterne riorganizzazioni. ESPOSTE AL MINISTRO BRAY, LE NOSTRE PROPOSTE Sollecitati tavoli di confronto per soluzioni organizzative ed una migliore razionalizzazione ed ottimizzazione delle relazioni sindacali e degli uffici
Proprio il Ministro ha introdotto i lavori prendendo la parola e riassumendo quelli che sono allo stato attuale i provvedimenti presi dal Governo, riguardanti il MiBACT e che dovrebbero prendere la luce, salvo imprevisti, il prossimo venerdì 18 ottobre 2013. La nostra sensazione è però stata che, al di là delle belle parole e dei buoni intendimenti, molte delle problematiche reali e concrete riguardanti il nostro Dicastero e chi ci lavora non siano state ben recepite dal Ministro e questo non per sua colpa, visto che presiede questo Ministero da solo sei mesi, ma come ben sappiamo, ogni Ministro deve saper fare affidamento ad uno staff specializzato che dovrebbe, almeno in teoria, saperlo consigliare al meglio e tenerlo aggiornato su quanto accade nel proprio Dicastero. Probabilmente, e questa è la nostra impressione, deve esserci una sorta di scollamento tra i buoni intendimenti del Ministro e quelli che invece sono i problemi concreti dei lavoratori, visto che, almeno nelle premesse, ne è risultato alquanto alieno (con tutto il rispetto per le Fondazioni liriche, il FUS e l’Accademia della Crusca). Successivamente ha preso la parola il Direttore Generale OAGIP Dott. Mario Guarany che, leggendo un documento preconfezionato, ha effettuato una disamina su quelli che sono stati i risultati ottenuti dall’Amministrazione del MiBACT elogiando, in modo opinabile, l’operato dell’Amministrazione particolarmente sui seguenti punti: · Sblocco delle assunzioni dei concorsi esterni riguardante gli idonei per la seconda e terza area; · Taglio lineare di Bilancio che non sarà più operato per il nostro Ministero; · Sblocco delle assunzioni per le categorie protette che darà la possibilità di assumere anche se in soprannumero, il cui Decreto è in fase di approvazione; · Decreto Legge 76/2013 (vedasi circolare ministeriale 379 del 10 ottobre 2013) che darà l’opportunità di poter accedere a 1500 tirocini formativi; · Utilizzo diretto da parte del MiBACT dei proventi derivanti dai biglietti di ingresso museali; · Infine ha voluto ribadire che l’attuale normativa, in materia di relazioni sindacali, tiene fuori dalla contrattazione la materia riguardante l’organizzazione del lavoro. Anche il Segretario Generale Arch. Antonia Pasqua Recchia ha preso la parola ribadendo la positività del cosiddetto Decreto cultura che per opera del Ministro è stato portato avanti. Ovviamente, sul Decreto non c’è stata alcuna possibilità di potersi addentrare per limitati spazi di tempo, ma la posizione della Confsal-Unsa è stata quella di sempre e cioè, la scarsa sensibilità della classe politica e burocratica-amministrativa di non aver interpellato le OO.SS. e quindi il Decreto presenta alcune criticità a cui nel tempo occorrerà metterci mani. Prima che la parola passasse alle OO.SS. abbiamo inteso chiedere che la riunione prendesse corpo seguendo dei criteri di razionalità soprattutto riguardanti i tempi di ciascun intervento per dare la possibilità a tutte le OO.SS. presenti di esprimersi al meglio ed eventualmente, dopo la replica di prassi da parte del Ministro, effettuare una seconda serie di interventi. Tutto questo è stato ben accolto dai presenti anche se, come spesso accade, nel concreto questi buoni propositi sono stati ampiamente disattesi. Molti interventi, al di là della sigla sindacale di appartenenza, sono stati ben condivisi da tutti i presenti e tra questi possiamo citare i seguenti punti: · Richiesta da parte di tutte le OO.SS. di poter partecipare attivamente in questa fase di riorganizzazione di Ministero; · Conseguente apertura di tavoli tecnici Amministrazione/OO.SS. sulle principali problematiche del MiBACT (organici, tagli sul salario accessorio, blocco del turn over fino al 2018, comandati, situazione ALES e ARCUS e a tal proposito ricordiamo che la nostra posizione è quella di chiudere queste Società ed assorbire il personale nel nostro Ministero. E’ proprio vero che, come ha detto Oscar Wilde: “Le cose peggiori sono sempre state fatte con le migliori intenzioni”); · Non si possono effettuare i progetti con le regole di percentuale meritoria riguardante la produttività di cui alla cosiddetta Legge Brunetta, essendo le due cose distinte e separate; · Rivedere il ruolo dei Direttori Regionali che spesso e volentieri vanno oltre i compiti a loro attribuiti; · Omogeneizzare tra tutti gli Istituti la materia degli artt. 12 e 13 del CCIM che trovano applicazione diversa a seconda dei posti di lavoro; · Chiarire in via definitiva la situazione sui tesserini di Agente di Pubblica Sicurezza e più precisamente chiedere il ripristino della normativa circa il rilascio della qualifica di Agente di P.S. abrogata da un recente intervento normativo a firma dell’ex Ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli. · Situazione Buoni pasto, che a detta del Direttore Generale Guarany è ormai superata, ha visto e vede tuttora i lavoratori in seria difficoltà poiché da mesi sono privati di questa utile erogazione. Per quanto riguarda più precisamente il nostro intervento, precisiamo preliminarmente di aver predisposto delle osservazioni scritte che sono state consegnate al Ministro e che alleghiamo al presente comunicato. Sintetizzando, i punti che abbiamo principalmente toccato, oltre a quelli sopraesposti, sono stati i seguenti: · Problematica permessi dei Dirigenti sindacali per partecipare alle riunioni su convocazione dell’Amministrazione; · Incarichi di funzioni dirigenziali; · Situazione comandati nel MiBACT; · Riqualificazione del personale – Passaggi da seconda area a terza area (da B a C1); · Personale appartenente alla prima area; · Procedure relative alle progressioni economiche; · Decurtazione FUA 2013 - Applicazione art. 9, comma 2 bis, legge 122/2010; · Criticità sito Archeologico di Pompei e nuove misure organizzative · Mensa aziendale nella sede del Collegio Romano;
Vi invitiamo pertanto a leggere attentamente le osservazioni da noi consegnate all’On. Ministro per meglio comprendere quanto da noi esternato e le nostre posizioni. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La legge di stabilità, in 20 punti Dalle tasse, agli incentivi, alla banda larga, ai tagli alla sanità minacciati che non ci sono
1. La legge di stabilità prevede interventi per 11,6 miliardi di euro nel 2014, complessivamente per 27,3 miliardi di euro nel triennio che termina nel 2016. 2. Il governo prevede per il 2014 sgravi fiscali complessivi per 3,7 miliardi di euro. 3. È previsto il recupero di circa 8,6 miliardi di euro attraverso tagli alla spesa e nuovi interventi fiscali. 4. Non sono previsti tagli alla sanità. 5. Taglio del cuneo fiscale a partire dal 2014 con 2,5 miliardi di euro: 1,5 miliardi attraverso la riduzione dell’IRPEF per le fasce medie e basse, 40 milioni per la riduzione dell’IRAP e 1 miliardo per ridurre i contributi sociali aziendali. Le detrazioni IRPEF per i lavoratori si fermano a 1.510 euro e non più al previsto aumento di 1.600 euro. 6. TARES (Tassa Rifiuti e Servizi) e IMU (Imposta Municipale Unica) sulle prime case non di lusso sono sostituite con la TRISE (Tributo sui Servizi), che a sua volta si divide in due parti e cioè la TARI per i rifiuti e la TASI sui cosiddetti “servizi indivisibili” (le attività comunali offerte a tutti e non individualmente, come la polizia locale, gli uffici tecnici, l’anagrafe, eccetera). 7. L’importo della TARI sarà determinato sulla base della superficie delle proprietà come avveniva già per la TARSU, la TASI avrà un’aliquota di partenza pari all’1 per mille con stessa base imponibile dell’IMU. 8. Tra il 2014 e il 2016 riduzione delle tasse per le imprese di 5,6 miliardi di euro e di 5 miliardi per i lavoratori. 9. L’imposta di bollo per le comunicazioni relative ai prodotti finanziari aumenta, passando dall’1,5 per mille di quest’anno al 2 per mille per il 2014. Il bollo non si paga per le comunicazioni legate ai fondi sanitari e a quelli pensionistici. In questo modo il governo confida di recuperare 900 milioni di euro. 10. Sono prorogati di un anno gli incentivi per le ristrutturazioni che prevedono un bonus del 65 per cento sulle spese per il risparmio energetico (“ecobonus”) e del 50 per cento per quelle semplici. Dal 2015 le aliquote scenderanno. 11. Entro fine anno saranno venduti a Cassa Depositi e Prestiti Spa, la società finanziaria partecipata al 70 per cento dal ministero dell’Economia, immobili per circa 500 milioni di euro. L’operazione servirà per ridurre in parte il debito pubblico, ritoccando il rapporto tra deficit e Prodotto Interno Lordo (PIL) per il 2013. L’operazione sarà ripetuta nei prossimi due anni e le dismissioni dovrebbero fruttare 1,5 miliardi di euro. 12. Viene rivisto il sistema di calcolo del “patto di stabilità” interno degli enti locali, quello che devono rispettare i comuni e che è stato spesso criticato dai sindaci per essere rigido al punto da impedire nuovi investimenti. Ai comuni dovrebbero arrivare circa 1,5 miliardi di euro in seguito allo sblocco di diverse risorse. 13. Saranno aumentate le deduzioni dell’ACE (Aiuto alla Crescita Economica), il meccanismo introdotto dal governo Monti per incentivare la capitalizzazione delle società. Nel 2014 la deduzione passerà dal 3 per cento al 4,2 per cento. 14. Sono messi a disposizione 250 milioni di euro per la social card, che potrà essere usata anche dagli immigrati con permesso di soggiorno per lungo periodo. Previsti 250 milioni di euro per il fondo per i non autosufficienti. 15. È previsto un “contributo di solidarietà” per gli esodati, che sarà ottenuto attraverso un prelievo (ripetuto per tre anni) del 5 per cento dalle pensioni nella fascia tra i 100mila e i 150mila euro lordi l’anno, del 10 per cento per le pensioni sopra i 150mila euro lordi e del 15 per cento per le pensioni sopra i 200mila euro. 16. Blocco della contrattazione per gli impiegati pubblici per tutto il prossimo anno. Viene progressivamente modificato il turn over (la sostituzione degli impiegati che vanno in pensione con nuovi assunti): nel 2015 ci saranno assunzioni per il 40 per cento dei ritiri, nel 2016 per il 60 per cento e nel 2017 per l’80 per cento. 17. Al Piano nazionale per la banda larga sono destinati 20,75 milioni di euro. 18. Il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, quello che serve per ottenere con meno difficoltà un prestito, prevede fondi per 1,6 miliardi di euro spalmati sui prossimi tre anni. 19. Per trasporti e infrastrutture sono previsti 400 milioni per le Ferrovie, 335 milioni per l’ANAS e 400 milioni di finanziamento per il MOSE, il sistema di paratie per proteggere Venezia dall’acqua alta. 20. Alle università andranno 230 milioni di euro ed è previsto per il 2014 un aggiustamento della spesa per le scuole paritarie con nuove risorse per 220 milioni di euro. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
BATTAGLIA: “LEGGE DI STABILITA’: Letta, se si blocca per legge lo stipendio agli statali, lo si riduca subito ai parlamentari!”
“Anche in questa manovra così come avvenuto negli ultimi anni il pubblico impiego è il bersaglio preferito della classe politica di questo paese. Mi domando” si chiede Battaglia “quando verrà il giorno in cui non verranno più pagati gli stipendi??” Il Segretario prosegue “E’ uno strano destino quello dei dipendenti pubblici, poiché il loro datore di lavoro, lo Stato, li mortifica continuamente davanti all’opinione pubblica e li considera sempre un costo e non una risorsa. L’erogazione dei servizi e il funzionamento dell’apparato dello Stato- ribadisce invece Battaglia- non sono un optional per un paese civile e democratico.” “Al Presidente Letta chiedo con forza, se ha ancora il coraggio di bloccare gli stipendi dei dipendenti pubblici, di averne altrettanto per dare un segnale di equità al Paese riducendo gli stipendi dei parlamentari e degli alti burocrati come da molto tempo promesso e mai mantenuto” “E’ giunto il momento” afferma Battaglia “di rispondere a questa classe politica e a questo governo non più col senso di responsabilità fino ad oggi dimostrato dalla Confsal-Unsa ma sfidandoli su quel poco di consenso popolare di cui ancora godono. Per questo” annuncia Battaglia “questa organizzazione sindacale fin dalla prossima settimana inizierà un lungo percorso assembleare e di mobilitazione nazionale che porterà, durante la discussione della Legge di stabilità, ad una manifestazione eclatante ed anche allo sciopero dei dipendenti delle amministrazioni centrali qualora le istanze dei lavoratori e del sindacato non venissero accolte” | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
BATTAGLIA: “LETTA, BENE LA STABILITA’, MA NON UNA PAROLA SUI LAVORATORI E I CONTRATTI PUBBLICI”
“Se Letta ha chiesto ai dipendenti pubblici di giudicare se il suo governo è «del fare» gli rispondiamo che per noi è ancora un governo «del rimandare». Riteniamo doveroso ricordare al Presidente Letta” prosegue Battaglia “che milioni di lavoratori pubblici sono senza contratto dal 2009 e con stipendi bloccati dal 2010 e ciò ha trasformato la stragrande maggioranza della categoria con redditi medio bassi in una fascia sociale a rischio indigenza.” “Eppure stiamo parlando di lavoratori che mandano avanti con grande difficoltà e sacrificio tutta la pubblica amministrazione italiana, come i tribunali, le carceri, le prefetture, i musei, le motorizzazioni, le ragionerie, gli impianti militari ecc.” “Chiediamo pertanto che questo governo, se continuerà a lavorare come ci auguriamo, metta tra le sue priorità il reperimento delle risorse per lo sblocco del contratto dei dipendenti pubblici e di prendere questa misura già nella prossima legge di stabilità. E’ questo per noi uno dei compiti fondamentale del cammino futuro del governo Letta se vuole essere un vero «governo del fare».”Stampa il Comunicato stampa del 02.10.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“MINISTRO BRAY PER FAVORE CHIUDA IL PORTALE “CULTURA ITALIA” STA FACENDO DAVVERO UNA FIGURA BARBINA. Un sito internet costato svariati milioni di euro ancora online privo di aggiornamenti. E pensare che doveva essere la vetrina della cultura del nostro Paese.”
Signor Ministro, quanto devono ancora pagare i cittadini italiani per Cultura Italia? Prenda coraggio e disponga l’immediata rimozione dall’online, ne guadagnerebbe lei, che finirebbe di fare figure barbine davanti agli italiani e agli stranieri e ne guadagnerebbero gli italiani che non si vedrebbero più presi per i fondelli. Su culturaitalia.it una news al mese, nessun aggiornamento e una serie di informazioni replicate dal sito istituzionale del Mibac. Per esempio – prosegue il sindacalista – quanto ci costa aver replicato la banca dati dei luoghi della cultura avendogli cambiato nome in “MuseiD-Italia” ? Ministro, mandi il suo consigliere per l’informatica a staccare la spina, e un consiglio spassionato – dice ancora Urbino – se occorre razionalizzare la spesa pubblica di questo Paese, cominciamo anche dalle piccole cose che abbiamo in casa. E non per ultimo – conclude il Segretario nazionale della Confsal Una – Beni Culturali – metta a capo di questi servizi d’informatica e nuove tecnologie persone competenti che sappiano il loro mestiere, del resto lei un consigliere lo ha già, ora mancano gli altri perché fino adesso è stato un fallimento totale su tutti i fronti e in particolare delle nuove tecnologie”.Stampa il Comunicato stampa del 05.09.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“Ma al ministro Bray hanno detto quante auto blu ha il suo ministero? Ridicola la riduzione di quattro autovetture di servizio.”
Forse il Signor ministro non è consigliato bene, probabilmente – prosegue il sindacalista – non gli hanno detto come stanno realmente le cose. L’intero parco delle auto blu è cosa ben più corposa delle quattro auto che non circoleranno più per il ministero, per quattro auto restituite ve ne sono molte altre che sono rimaste al proprio posto. Ministro Bray, molte sue direzioni generali hanno due autovetture, alcune di queste “ad personam”, (cosa non permessa dalla normativa in vigore), senza contare poi le direzioni regionali, anche queste con almeno due autovetture a testa e, delle soprintendenze, ne vogliamo parlare? La sua scure signor ministro o colpisce tutti o sinceramente passa per uno spot ferragostano. La razionalizzazione della spesa pubblica è ben altra cosa, è vero che può essere considerato un inizio, ma queste azioni si pianificano, altrimenti si rischia l’effetto boomerang anche in termini economici. Il Suo dicastero – conclude Urbino - necessita di una seria razionalizzazione della spesa pubblica ma anche un vero rilancio d’immagine. Ma invece di pensare alle auto blu, dopo l’ennesima inchiesta giornalistica di qualche giorno fa, perche per esempio non provvede a chiudere il portale Cultura Italia, che avrebbe dovuto essere il biglietto da visita della cultura del nostro Paese e invece è oggi un anonimo sitino internet (ancora online) non aggiornato che in tutti questi anni ha mandato in fumo svariati milioni di euro?” Stampa il Comunicato stampa del 08.08.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“Mibac senza gruppo elettrogeno, penalizzata la promozione di “Una Notte al Museo”. Un intervento di manutenzione delle rete elettrica del ministero, che poteva essere rimandato ha penalizzato il progetto fortemente voluto dalla Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale
Così si mandano in fumo soldi e l’immagine di un dicastero già tanto martoriata – sbotta Urbino – con un black out che si poteva rimandare almeno al giorno dopo, si sono vanificati tutti gli sforzi che la Direzione Generale per la Valorizzazione, ha profuso in questi giorni pur di far partire un progetto che dopo 37 anni ci ha riportato alla stregua degli standard europei. Sarebbe bastato quindi posticipare l’intervento al giorno dopo l’evento per esempio – prosegue contrariato il sindacalista – o quantomeno avere in dotazione un gruppo elettrogeno che oggi quasi tutte le istituzioni pubbliche hanno. Nel corso di questi anni il Mibac ha speso e forse non proprio con grandi risultati, milioni di euro per le infrastrutture, per realizzare siti internet e portali come quello della cultura italiana che in pratica ha fallito la sua missione per cui era stato pensato, una montagna di soldi provenienti pure da progetti europei , eppure nessuno dei nostri “soloni” ministeriali ha mai pensato che un piccolo gruppo elettrogeno avrebbe potuto garantire la continuità della comunicazione a tutto il ministero e non solo. Questo ennesimo disservizio – conclude Urbino – ci è costato in termini economici e d’immagine al nostro ministero, e non può certamente passare inosservato. Il ministro Bray tragga le conseguenze e inizi quell’opera di discontinuità rimuovendo da incarichi dirigenziali, quei dirigenti che hanno permesso tutto questo e che non possono gestire un dicastero così importante come quello della cultura italiana”....Stampa il Comunicato stampa del 31.07.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“ Mibac senza gruppo elettrogeno salta la promozione di “Una Notte al Museo” Un intervento di manutenzione delle rete elettrica del ministero, che poteva essere rimandato a domani penalizza un progetto fortemente voluto dalla Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale
Così si mandano in fumo soldi e l’immagine di un dicastero già tanto martoriata – sbotta Urbino – si vanificano con un black out che si poteva rimandare almeno al giorno dopo tutti gli sforzi che la Direzione Generale per la Valorizzazione, ha profuso in questi giorni pur di far partire un progetto che dopo 37 anni ci riporterebbe alla stregua degli standard europei. Sarebbe bastato quindi spostare l’intervento a domenica – prosegue contrariato il sindacalista – o quantomeno avere in dotazione un gruppo elettrogeno che oggi quasi tutte le istituzioni pubbliche hanno. Nel corso di questi anni il Mibac ha speso e forse non proprio con grandi risultati, milioni di euro per le infrastrutture, per realizzare siti, portali(come quello della cultura italiana che in pratica ha fallito la sua missione per cui era stato pensato), con tanti soldi provenienti pure da progetti europei , eppure nessuno dei nostri “soloni” ministeriali ha mai pensato che un piccolo gruppo elettrogeno avrebbe potuto garantire la continuità della comunicazione a tutto il ministero. Questo ennesimo disservizio – conclude Urbino – che costerà in termini economici e d’immagine al nostro ministero, non può passare inosservato, il ministro Bray tragga le conseguenze e inizi quell’opera di discontinuità rimuovendo da incarichi dirigenziali, dei dirigenti che non possono gestire un dicastero così importante come quello della cultura italiana”...Stampa il Comunicato stampa del 27.07.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“ Per i nostri legali ancora una vittoria contro il Mibac. Ministero sperpera soldi per cause di lavoro che sa già di perdere”
Infatti, sostiene con forza lo stesso Segretario Nazionale – Giuseppe Urbino – che il MIBAC, in netta violazione di legge, ha perseverato a negare il trasferimento alla dipendente. Anche la storia di questa lavoratrice è però molto particolare, la stessa è affetta da un cancro e l’Amministrazione ben sapeva che se tale lavoratrice non fosse stata trasferita presso di se, si sarebbe trovata, otre ai suoi gravi problemi di salute ben presto anche senza lavoro. Vani come al solito sono stati i tentativi bonari, con il dicastero, facendo presente che la signora non poteva rientrare in servizio nell’Ufficio di titolarità e che quel diniego della proroga al trasferimento, significava la perdita del posto di lavoro, di una coraggiosa donna che già doveva lottare contro una terribile malattia. Ma la burocrazia del Ministero – prosegue il sindacalista - come sempre, non ha receduto nella propria posizione. Allora la signora ha adito le vie legali avendo ragione in giudizio. E ieri finalmente è arrivata la decisione del magistrato che ha dato ragione alla lavoratrice affermando nuovamente il sacrosanto diritto dei comandati presso il MIBAC ad ottenere il trasferimento, in preferenza a nuove assunzione. Nonostante le forti sollecitazioni da parte del sindacato, non si comprende ancora il comportamento restio del MIBAC per il quale non si decide ad affrontare questo annoso problema, avviando come previsto dalle norme, la mobilità dei comandati, facendosi costringere, invece, giudizialmente, - sbotta così il Segretario Nazionale della Confsal-Unsa – Giuseppe Urbino. Allo stato attuale il MIBAC per tale questione è stata condannata dal Tribunale di Roma, Tribunale di Potenza (primo e secondo grado cautelare), Corte d'Appello di Torino, e ora in ultimo Tribunale di Torre Annunziata; - questo significa – per Urbino - che il MIBAC ancora non ha compreso che l'omesso avvio della mobilità dei comandati è un atto illegittimo? A chi sono addebitabili tali incongruenze e la relativa responsabilità erariale, nonché tutte le spese legali dei giudizi dove il Ministero è soccombente? Per questo ci rivolgiamo al Ministro Bray - continua Urbino - chiedendo un'immediata verifica di tale questione, rendendoci disponibili come Organizzazione Sindacale, unitamente ai nostri legali, ad esporla in uno dei prossimi incontri. Se il Ministro è intenzionato, come siamo convinti, ad attuare una politica diretta ad ottenere un'ottimizzazione delle risorse economiche del MIBAC ed una gestione amministrativa efficiente ed efficacie non può non partire dalla risoluzione di questo annoso problema della “stabilizzazione” dei comandati, che da anni lavorano presso lo stesso Ministero, offrendo la loro elevata professionalità e che spesso si sono dimostrati indispensabili per l’Amministrazione centrale e periferica, e poi invece sono considerati dei “precari”, dei quali “sbarazzarsi” quando sono in vista nuove assunzioni (nonostante tale preferenza dei neo assunti sia contra legem), conclude la nota il Segretario Nazionale della Confsal-Unsa Beni culturali... Stampa il Comunicato stampa del 26.07.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Commessi Mibac:”Il Sottosegretario Borletti Buitoni invece di collezionare gaffe pensi alle priorità del ministero”.
A parlare così è Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal- Unsa Beni Culturali – non aveva altro su cui esternare ed è andata a colpire una categoria che seppur sottopagata ha alto il senso dello Stato. I commessi del Mibac sono sempre disponibili, la fotografia che ci ha presentato la Buitoni non risponde minimamente alla realtà. Spesso e volentieri vengono chiamati per fare i camerieri (mansione che non spetterebbe loro) e pure, fanno anche il caffè. Ancora una volta la Buitoni non ha perso tempo per dimostrare la sua ignoranza in fatto di Mibac – dice ancora Urbino - gli uscieri non possono assolutamente essere mandati a fare i custodi, sono due diverse mansioni e né i sindacati hanno la bacchetta magica per risolvere le fisime del sottosegretario. La Buitoni – prosegue Urbino - dovrebbe sapere che i nostri uscieri fanno nè più nè meno le stesse cose dei colleghi di altre istituzioni come la Camera dei deputati o del Senato, solo con una piccola differenza, si fa per dire, lo stipendio, che di poco supera i mille euro per i ministeriali mentre per gli altri è almeno di quattro volte superiore. Vogliamo sentire cosa ne pensa il ministro Bray – conclude il sindacalista – ora basta con le uscite poco felici della Buitoni, il titolare del Mibac ci dica cosa pensa dei suoi commessi e soprattutto richiami all’ordine il suo sottosegretario, una vera “miracolata” della politica italiana”... Stampa il Comunicato stampa del 15.07.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Marghera, l’ultima gaffe del sottosegretario Mibac, Borletti Buitoni. “Il suo “No” alla realizzazione della Torre Cardin boccia 11 mila posti di lavoro”
Il sottosegretario al Mibac, Ilaria Borletti Buitoni (nipote del fondatore della Rinascente) ha conquistato sul campo il primato di esponente più criticato del governo Letta. Ma non è finita qui - afferma Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal-Unsa Beni Culturali – l’ultima querelle che la vede protagonista, in ordine di tempo, riguarda la cosiddetta Torre Cardin, ovvero il Palais Lumiere di Marghera. Con il no al progetto del Palais Lumiere di Cardin a Marghera si perde un'occasione di lavoro per 11 mila persone. Denuncia il sindacato Confsal Unsa beni culturali, che punta il dito sul Sottosegretario Ilaria Borletti accusandola di aver contribuito a far mandare a monte il progetto''. La Torre Cardin, scrive il segretario nazionale del sindacato Urbino, ''oltre a creare migliaia di posti di lavoro e commesse per le vetrerie di Murano, sarebbe sorta in una zona attualmente nelle mani di spacciatori e prostitute. I continui veti provenienti da Roma, però, hanno pesato come un macigno sul progetto da due miliardi di euro fortemente voluto dal governatore Zaia. Ed ora a Marghera in molti pensano che anche il NO della Borletti abbia, alla fine, provocato la recente clamorosa decisione di Pierre Cardin di recedere dalla realizzazione dell''opera, a meno di altrettanto clamorosi ripensamenti dell''ultima ora''''... Stampa il Comunicato stampa del 12.07.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Marghera, l’ultima gaffe del sottosegretario Borletti Buitoni “Il suo “No” alla realizzazione della Torre Cardin boccia 11 mila posti di lavoro”
Il sottosegretario al Mibac, Ilaria Borletti Buitoni (nipote del fondatore della Rinascente) ha conquistato sul campo il primato di esponente più criticato del governo Letta. Ma non è finita qui - afferma Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal-Unsa Beni Culturali – l’ultima querelle che la vede protagonista, in ordine di tempo, riguarda la cosiddetta Torre Cardin, ovvero il Palais Lumiere di Marghera. Un progetto faraonico concepito dallo stilista Pierre Cardin: un grattacielo alto oltre 200 metri, che doveva essere costruito nel giro di 4 anni e che poteva dare lavoro a circa 11mila persone. In una intervista al Gazzettino di Venezia, qualche giorno fa, la Borletti è andata giù duro e ha bocciato la Torre: “La trovo bruttissima, è una struttura terribilmente invasiva, ma soprattutto interromperebbe lo skyline della città”. Una dichiarazione al fulmicotone che ha contribuito a far mandare a monte il progetto, provocando inevitabilmente una pioggia di critiche sulla sua pagina facebook che riportiamo fedelmente: “Le esprimo da veneziano di terraferma - scrive Claudio Pavanello - tutto il mio rammarico per avere fatto fuggire il Palais Lumiere. Mi chiedo se lei sa di cosa stiamo parlando. Porto Marghera è un posto terribile, non c'è nulla da preservare e il palazzo avrebbe potuto portare benefici economici e dare un impulso ad una zona di degrado ed abbandono, per di più con soldi privati”. La Torre di Cardin – prosegue il sindacalista - infatti, oltre a creare migliaia di posti di lavoro e commesse per le vetrerie di Murano, sarebbe sorta in una zona attualmente nelle mani di spacciatori e prostitute. I continui veti provenienti da Roma, però, hanno pesato come un macigno sul progetto da due miliardi di euro fortemente voluto dal governatore Zaia. Ed ora a Marghera in molti pensano che anche il no della Borletti abbia, alla fine, provocato la recente clamorosa decisione di Pierre Cardin di recedere dalla realizzazione dell’opera, a meno di altrettanto clamorosi ripensamenti dell’ultima ora. “Le affermazioni del sottosegretario ai Beni Culturali - sottolinea Lilla Peroglio, del comitato cittadino che si batte per la realizzazione di Palais Lumiere - hanno avuto un effetto deleterio. La questione è diventata per Marghera di vitale importanza, sulla quale non è più possibile intromettersi senza aver preso conoscenza almeno della realtà e del contesto in cui questo progetto è inserito”. In realtà la Torre di Cardin avrebbe dovuto sorgere a circa 9 chilometri dal campanile di San Marco, e quindi sarebbe stata visibile solo dall’isola della Giudecca. “Non so da chi abbia preso la frase dello "skyline di Venezia" che verrebbe deturpato dalla torre di Cardin - domanda ironicamente Mauro Zanchi - ma la Borletti si è informata su dove dovrebbe essere costruita? Ha idea di cosa sia l'area industriale abbandonata di Marghera e di cosa c'entri con lo "skyline" di Venezia? Provi a venire a dare un'occhiata di persona, forse se ne farebbe un'idea diversa”. Ma finora la ‘Signora Rinascente’ non ha accolto l’invito della gente di Marghera- conclude Urbino. Stampa il Comunicato stampa del 03.07.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
liquidazione arretrati salario accessorio ex art.12 CCIM
Egregio Direttore, con riferimento all'oggetto risulta alle scriventi che nella predisposizione del decreto di riparto FUA 2013 siano stati assegnate alle Direzione Regionali risorse per retribuire le prestazioni previste dall'art.12 solo a copertura del primo trimestre 2013. Tale decisione appare a noi del tutto singolare poiché, nel caso in specie, l'accordo di proroga degli effetti previsti dal citato art.12 non risulta avere avuto regolare certificazione da parte degli organi di controllo. Pertanto per quello che ci risulta non si potrebbe procedere alla liquidazione nemmeno del trimestre. Allo stesso tempo nessuna disposizione organizzativa ci risulta abbia modificato l'organizzazione degli orari nei siti interessati, e peraltro, come è noto, non risulta possibile alcuna modifica di tale organizzazione, definita in ragione della specificità dei siti su cui l'accordo incide, se non tramite una compressione degli orari di apertura degli stessi. Pertanto i lavoratori continuano a maturare quote di retribuzione, che allo stato non sembrano retribuibili per effetto di una ennesima e sciagurata decisione dell'Ufficio Centrale di Bilancio. Chiediamo di conseguenza che vengano assegnate le risorse a copertura dell'intero periodo e che si proceda analogamente a quanto deciso circa la retribuzione dei primi tre mesi, dichiarandoci disponibili a sottoscrivere immediatamente un accordo di proroga a copertura dell'intero anno solare. In caso contrario dobbiamo far presente che saremmo costretti ad attivare tutte le procedure previste dalla vigente normativa per ristabilire il diritto e la certezza della retribuzione. Oltre che naturalmente rivedere tutte le condizioni organizzative nei siti che garantiscono le aperture tramite l'articolazione oraria in questione. Con l'occasione richiediamo l'urgente convocazione del tavolo nazionale per la verifica dei progetti di apertura straordinaria del Primo Maggio 2013 e della Notte dei Musei 2013, allo scopo di procedere alla loro liquidazione. Nel restare in attesa di formale riscontro si porgono distinti saluti CGIL FP CISL FP UIL PA CONFSAL UNSA UGL INTESA Meloni Calcara Feliciani Urbino Petra | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“CULTURA SEMPRE PIU’ IN BASSO NELLA MANI DI UN GOVERNO DEL “NON FARE” Su Ales Spa indaga la Procura della Corte dei Conti. I luoghi della cultura italiani in agitazione mentre sia il ministro che i due sottosegretari latitano.
Prenda coraggio, rinnovi il management che per spoil system poteva mandare a casa subito altrimenti oltre alla cultura tra qualche mese avrà sulla coscienza anche il turismo di questo Paese. Stampa il Comunicato stampa del 28.06.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Comunicato sindacale
La Ragioneria Generale dello Stato sta producendo, sullo sblocco dei fondi, un parere positivo ma l’avvio dei pagamenti necessita comunque dell’approvazione anche della Funzione Pubblica. Riguardo al superamento di 1/3 dei festivi annui, non sono emerse novità rispetto alla circolare DG OAGIP n. 214; pertanto l’apertura dei siti nei festivi è assolutamente a rischio. Sui buoni pasto, mentre la procedura centralizzata è stata avviata e pubblicizzata sul sito web del Mibac (procedura negoziale d’urgenza che vedrà a settembre l’erogazione dei buoni pasto a decorrere dal 1 gennaio 2013), l’unica novità è che l’UCB ha dato l’assenso agli Istituti che intendono acquistare in proprio la fornitura, sempre fino alla soglia dei 40.000 euro (affidamento diretto). Un’eccezione è costituita dal Polo Museale Romano il quale, nelle more dell’elaborazione della gara d’appalto, usufruirà dell’affidamento diretto. A nostro avviso, nonostante questa occasione d’incontro, permangono i motivi che hanno portato alla mobilitazione, pertanto tutte le iniziative finora organizzate sono confermate. Stampa il Comunicato stampa del 20.06.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Comunicato stampa Beni culturali, mobilitazioni in tutta Italia il 24 e 28 giugno “Riorganizzare un settore alla deriva”
Le Organizzazioni Sindacali del MIBAC hanno unitariamente indetto due giornate di mobilitazione. Il 24 giugno prossimo si terranno assemblee e iniziative negli archivi e nelle biblioteche di tutta Italia, mentre il 28 giugno sarà il turno dei siti archeologici e dei musei con manifestazioni e azioni informative aperte alla partecipazione dei cittadini. Per le sigle sindacali, lo stato di abbandono in cui versa il settore non dipende solo dalla scure dei tagli alle risorse, che pure mostra una “sconcertante miopia dei governi nazionali e locali”, ma anche da una “colossale disorganizzazione, in cui la mancanza di una visione strategica accompagnata dalla confusione di funzioni fra organi nazionali, soprintendenze e direzioni regionali, impedisce ogni possibilità di sviluppo”. Una paralisi a cui contribuisce “lo scollamento fra gli aspetti economici della gestione dei servizi e l’investimento nelle professionalità che assicurano la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, dal settore della vigilanza a quello tecnico-scientifico”. Con le due giornate di protesta i sindacati vogliono quindi rimettere al centro dell’attenzione i problemi di quello che “dovrebbe essere il settore trainante dell’economia nazionale”. Ma anche chiedere soluzioni concrete per il rilancio: a partire dalle “risorse per la tutela e la manutenzione di siti e strutture e dalla re-internalizzazione di servizi oggi oggetto di appalti selvaggi, sprechi enormi, sfruttamento delle professionalità e creazione di sacche di precariato strutturale. E poi c’è il capitolo delle rivendicazioni per la salvaguardia occupazionale e retributiva. I sindacati chiedono di mettere fine ai tagli agli organici e l'avvio di un processo occupazionale, nonché di garantire certezza e periodicità al pagamento del salario accessorio, a cominciare dalla immediata liquidazione degli arretrati relativi agli ultimi otto mesi. “Vogliamo fare del patrimonio culturale un volano economico. Per questo pretendiamo il rispetto dei diritti contrattuali, il mantenimento degli attuali accordi di produttività che garantiscono e finanziano l'attuale sistema delle aperture ampliate al pubblico e chiediamo più riconoscimento professionale, più formazione, più attenzione alle competenze”.Stampa il Comunicato stampa del 11.06.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
COMUNICATO STAMPA DEL 06.06.2013 GRANDE SUCCESSO DELLA MANIFESTAZIONE CONFSAL UNSA DAVANTI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI
Nel corso dell’iniziativa è stato denunciato il grave disagio che deriva ai dipendenti per l’iniquo ulteriore blocco del contratto fino alla fine del 2014 che ferma le retribuzioni al 2009 con crollo del potere d’acquisto e con una perdita dai 5.000 ai 6.000 euro pro capite. CONFSAL – UNSA ha lanciato in questa occasione i quesiti referendari depositati in Cassazione con i quali si chiede di abrogare la legge che blocca i contratti dei dipendenti pubblici e alcuni articoli, eccessivamente penalizzanti per i lavoratori, della cosiddetta legge Fornero sulle pensioni. Continuano incessantemente ad arrivare alla Federazione Confsal-Unsa apprezzamenti dei lavoratori, di ogni parte d’Italia, per l’iniziativa assunta. Battaglia preannuncia ulteriori azioni sindacali a difesa del potere d’acquisto dello stipendio dei lavoratori pubblici. Stampa il Comunicato stampa del 06.06.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
COMUNICATO STAMPA DEL 04.06.2013 BATTAGLIA: “ DELUDENTE L’INCONTRO ODIERNO CON IL MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA D’ALIA”
Il Ministro D’Alia con le sue dichiarazioni rilasciate all’incontro odierno a Palazzo Vidoni con le OO.SS. ha rinviato di fatto a fine 2014 il blocco dei contratti pubblici. Battaglia dichiara pertanto la propria delusione. Ribadisce il netto NO di Confsal-Unsa al blocco dei contratti e chiede al Governo un atto politico che rimetta al centro il lavoro pubblico ripartendo fin da subito dall’apertura del contratto. Il 6 giugno 2013 in Piazza Montecitorio Confsal Unsa conferma la manifestazione di protesta a sostegno delle legittime rivendicazioni dei lavoratori pubblici. Stampa il Comunicato stampa del 04.06.2013
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CONFSAL-UNSA NEWS
Nel corso dell’ultimo incontro di contrattazione nazionale, l’Amministrazione ci ha garantito che tutto sta procedendo secondo il crono programma previsto (termine ultimo mese di luglio 2013) anche se ci risulta che alcune sub commissioni regionali si trovino in leggero ritardo. BUONI PASTO A seguito delle pressanti richieste dei lavoratori aventi diritto, abbiamo sollecitato l’Amministrazione, per la risoluzione della problematica che a nostro parere si sta protrando da molto. Infatti, l’Amministrazione nel merito ha comunicato che la mancata corresponsione dei buoni pasto al personale in servizio in diverse regioni d’Italia per le note vicende della Consip, sta cercando di ovviare con la predisposizione di un bando ad hoc capace di superare le attuali problematicità. ORGANICI E MOBILITA’ Com’è noto, la questione della mobilità era stata oggetto di discussione oltre che al Tavolo Nazionale, anche nell’apposito gruppo tecnico la cui prossima riunione è prevista per il giorno 15 giugno 2013. LEGGE MERLONI - RIPARTIZIONE 2% Nell’incontro del 27 maggio 2013 l’Amministrazione ci ha informato che l’accordo per la ripartizione del 2% (ex Legge Merloni) è alla firma del Ministro. POSSIBILE SCORRIMENTO DELLE GRADUATORIE Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Gianpiero D'Alia ha annunciato al Forum Pa che il Governo firmerà nei prossimi giorni un decreto di proroga fino a fine anno di tutte le graduatorie dei concorsi della P.a. Sarà pertanto predisposta una circolare con la richiesta di pubblicare sui siti della P.a l'elenco dei vincitori dei concorsi e le Amministrazioni saranno tutte obbligate a motivare il mancato ricorso alle graduatorie già approvate. Il Ministro ha peraltro dichiarato: ''allucinante il bando di nuovi concorsi''. SIT-IN DAVANTI AL PARLAMENTO CONTRO IL BLOCCO DELLA CONTRATTAZIONE NEL PUBBLICO IMPIEGO 6 giugno 2013, mattina, la Federazione Confsal-Unsa ha indetto un sit-in davanti alla Camera dei Deputati, volto a lanciare pubblicamente l’iniziativa referendaria indirizzata a proseguire l’azione politico-sindacale volta ottenere lo sblocco della contrattazione e la modifica della riforma pensionistica. I lavoratori del degli Istituti del MiBAC di Roma potranno partecipare sotto forma di Assemblea Cittadina. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
COMUNICATO STAMPA DEL 28.05.2013 BATTAGLIA: “AL MINISTRO D’ALIA RISPONDIAMO CHIEDENDO LA VENDITA DEI BENI IMMOBILI DELLO STATO PER LO SBLOCCO DEI CONTRATTI”
“Devo concludere allora, se tutto è già stato deciso,” fa presente il Segretario generale “che le audizioni con i sindacati tenutesi davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Senato e davanti alle Commissioni riunite Lavoro e Affari Costituzionali della Camera proprio su tale argomento sono state semplicemente una farsa.” “Se il governo intende parlare di possibile apertura dei contratti, con risorse ancora incerte, a partire solo dal 2015, la nostra risposta è la manifestazione di protesta dei lavoratori pubblici che la Confsal-Unsa realizzerà davanti alla Camera dei Deputati il giorno 6 giugno p.v. In più annuncio che stiamo considerando ulteriori misure di lotta sindacale.” “Suggerisco al Ministro D’Alia” conclude Battaglia “di impegnare il tempo invece che nel rilasciare dichiarazioni, a trovare le risorse per sbloccare gli stipendi, perché in ballo c’è la vita di centinaia di migliaia di lavoratori e famiglie oramai sulla soglia di povertà. E potrei suggerire a lui e al suo governo di partire dalla vendita selettiva del patrimonio immobiliare dello Stato valutato in più di 340 miliardi di euro da utilizzare per l’immediato sblocco del contratto e dello stipendio”. Stampa il Comunicato stampa del 28.05.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Integrazione ns Nota prot n. 611/13 del 20.05.2013 - CCIM Art. 8 comma 7 - attuazione circ. min.le n. 201/2013 del 16.05.2013 - riunioni e trattative fuori dall’orario di lavoro.
Pertanto, fin quando non sarà firmato il nuovo accordo sui permessi sindacali, i nostri Dirigenti Sindacali ivi comprese le RSU di appartenenza, cui questa lettera è indirizzata, sono invitati ad attenersi a tali disposizioni e all’uopo si ricorda nuovamente, che i permessi sindacali di questa Organizzazione Sindacale possono essere firmati e autorizzati solo ed esclusivamente dallo scrivente Segretario Nazionale. Tanto quanto si doveva per opportuna conoscenza e norma. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
CCIM Art. 8 comma 7 – Convocazioni per riunioni e trattative – Formale richiesta fedele applicazione di quanto disposto con Circolare ministeriale n. 201/2013 del 16/05/2013.
Dovendo, il dirigente sindacale, per disposizioni normative, presentare presso il proprio ufficio la richiesta di permesso sindacale con congruo anticipo, normalmente identificato in almeno tre giorni lavorativi, così come disposto dall’Ufficio Relazioni sindacali della Direzione Generale OAGIP – Servizio IV, tutte le convocazioni di contrattazioni nazionali e/o decentrate dovranno pervenire alla scrivente Organizzazione Sindacale con almeno quattro giorni di anticipo. Non saranno pertanto prese in considerazione convocazioni che non rispettino tali canoni o repentini spostamenti di data o di orario che metterebbero in difficoltà sia il Dirigente sindacale interessato che l’Ufficio di appartenenza. Considerato che l’ Art. 8 comma 7 del CCIM recita: “Le riunioni e le trattative, di norma, vengono convocate dall’Amministrazione al di fuori dell’orario di lavoro”, si chiede formalmente che venga applicato l’articolo in discorso. Si rammenta che in tal caso l’Amministrazione dovrà provvedere all’erogazione di quanto dovuto, ai fini di un corretto trattamento economico dei componenti della delegazione dell’Amministrazione che, per forza di cose, dovendosi trattenere oltre l’orario di servizio, avranno diritto a percepire un compenso per le ore di straordinario effettuate o, in alternativa, ad altre forme che contemplino ad esempio il recupero delle ore. Fatte queste premesse, si comunica che, per motivi organizzativi, visto anche il contenzioso in atto con l’Amministrazione del Mibac su tale tema, questo Coordinamento Nazionale non prenderà per il momento in considerazione convocazioni di contrattazione nazionale e/o decentrata che siano da effettuarsi durante l’orario di servizio. I nostri Dirigenti Sindacali, cui questa lettera è altresì indirizzata, sono invitati pertanto ad attenersi a tali disposizioni e all’uopo si rammenta che i permessi sindacali di questa Organizzazione Sindacale possono essere firmati e autorizzati solo ed esclusivamente dallo scrivente Segretario Nazionale. Tanto quanto si doveva per opportuna conoscenza e norma. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
COMUNICATO STAMPA BATTAGLIA: “IL 6 GIUGNO IN PIAZZA PER I CONTRATTI E PER RIFORMARE LE PENSIONI”
“Se è vero come dice il Ministro D’Alia che esistono delle emergenze nazionali da affrontare in via prioritaria, il nuovo Parlamento e questo nuovo Governo devono comprendere che una di queste emergenze è la situazione di dipendenti pubblici con lo stipendio di 1.300 euro al mese.” prosegue Battaglia “Chiedevamo un cambio di passo a questo Governo ed un segnale forte di discontinuità rispetto al governo Monti, ma ciò sembra non verificarsi, e ciò ci preoccupa enormemente come sindacato, come lavoratori e come padri di famiglia”. “Vogliamo difenderci e lottare con tutti gli strumenti a nostra disposizione. Il 6 giugno davanti alla Camera, nel corso del sit-in, daremo avvio alla campagna referendaria, promossa dalla Confsal-Unsa e dall’Unità Sindacale Falcri-Silcea Confsal, volta ad ottenere l’abrogazione della legge che blocca i contratti nel pubblico impiego e la riforma delle pensioni (c.d. Riforma Fornero). Il nostro obiettivo” conclude il Segretario generale “è quello di obbligare, giuridicamente e politicamente, questo Governo a dare soluzione alla situazione difficilissima dei dipendenti pubblici medi”. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
LA CONFSAL-UNSA DIFFIDA L’AMMINISTRAZIONE E CHIEDE LA REVOCA IMMEDIATA DELLA CIRCOLARE N. 201/13 PER ILLEGITTIMITA’ DELLE DISPOSIZIONI IMPARTITE DAL MiBAC E DEL PARERE DEL DIPARTIMENTO DELLA F.P. DEL 06.05.2013 - ART. 8, COMMA 7 CCIM 2009 – RIUNIONI E TRATTATIVE SINDACALI - ERRATA INTERPRETAZIONE DELL’ART. 10 DEL CCNQ 07.08.1998
Per una maggiore informazione riteniamo pertanto utile allegare al presente comunicato la lettera di diffida in discorso. Fermo restando, che su questo tema non lasceremo nulla di intentato e ci batteremo fino in fondo in tutte le sedi politiche ed istituzionali per il ripristino del diritto della contrattazione e delle libertà sindacali acquisite. Sarà cura dello scrivente Coordinamento informare tempestivamente sugli esiti della vertenza formalmente aperta con l’Amministrazione. Stampa il Comunicato n. 12/13 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Colosseo in stato d’abbandono, urge intervento
Inesistenti servizi o posti ristoro – prosegue il sindacalista - della vigilanza neanche l'ombra, tanto che all'interno si scorgono turisti arrampicati sui capitelli, e gli ascensori per disabili vengono utilizzati da chiunque. Con questa pubblica denuncia - sostiene Urbino - si vuole porre l’attenzione sull’enorme degrado in cui versa uno dei monumenti più importanti della città di Roma e che tutto il mondo ci invidia. Segnaletica è inesistente, molte zone del monumento risultano chiuse, non vi è un punto di primo soccorso. Insomma, quello che dovrebbe essere il fiore all'occhiello di Roma, giace in un'assoluta condizione di abbandono. A questo punto si potrebbe pensare che tale situazione sia frutto dell'incapacità dell'amministrazione dello Stato di gestire i servizi e invece si scopre che dal 2006, in base alla legge Ronchey, la gestione della biglietteria e dei servizi correlati alla visita del Colosseo è stata affidata ai privati, con danno per l'occupazione nel settore pubblico e cosa ancora più grave, per la qualità del servizio che viene offerto e per la scarsa valorizzazione del sito. In realtà, il privato tende a gestire il servizio con un personale quanto meno insufficiente che porta ad avere solo poche biglietterie/casse aperte che generano regolarmente code chilometriche, basta recarsi di persona e per poi scoprire che c'è un modo per abbreviare il tempo d'attesa: si paga la Cooperativa Coopculture che ha la gestione di molti monumenti italiani; il sovrapprezzo di Euro 5,50 per la visita guidata e/o per l'audio guida, però, lo si può pagare solo in contanti. In pratica sembrerebbe che la cooperativa si metta in concorrenza con le agenzie di viaggi che vendono tour in lingue straniere, anziché rispettare il contratto che limita l'attività alla didattica museale. Sul costo del servizio e sulla cattiva gestione del monumento è stato istituito un servizio di prenotazione a pagamento per saltare la fila con un supplemento di euro 1,50 in più, anche per i bambini europei fino a 18 anni, i portatori di handicap e gli over 65 anni, categorie che avrebbero invece diritto all'ingresso gratuito per legge. Il prezzo del biglietto che era di 8 euro è stato maggiorato di altri 4 Euro in virtù della mostra tematica che cambia ogni 6 mesi. Il sovrapprezzo è applicato a tutti, anche a chi non ha voglia di visitare detta mostra!! I sotterranei, il terzo ordine e l'arena sono visitabili solo su prenotazione e a fronte di un altro sovrapprezzo, mentre prima della concessione l'intera arena era accessibile a tutti i visitatori con un solo nel biglietto d'ingresso. L'era dei Ministri improvvisati e devoti alla privatizzazione del servizio pubblico è fallita miseramente – prosegue Urbino- ed è quanto mai necessario riscoprire la cosa pubblica, valorizzarla e tenerla viva al fine di raggiungere una gestione totalmente pubblica e condivisa.Per questo esortiamo il nuovo ministro della cultura Massimo Bray a recarsi urgentemente in visita al Colosseo (invece di andarsene in giro a tagliare nastri) e vedere di persona la gravità della situazione, perché ormai non c’è più tempo, il Colosseo necessita di azioni concrete non solo parole sulla scia di una sponsorizzazione speculativa del Signor Della Valle, conclude Urbino”. Stampa il Comunicato stampa del 09.05.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
BATTAGLIA e PELACCHI: “CONTRATTI E PENSIONI, ABROGHIAMO LE LEGGI CHE DA ANNI PENALIZZANO I LAVORATORI PUBBLICI E PRIVATI”
“Mentre ai magistrati, che hanno già alti livelli retributivi, hanno riconosciuto adeguamenti stipendiali automatici, con tanto di arretrati, i dipendenti pubblici medi, con un reddito di 1.300 euro, sono ancora mortificati da una legge che blocca da anni contratti e stipendi”, afferma Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa, che prosegue “il sindacato ha deciso di farsi promotore di questa iniziativa referendaria perché lo strangolamento economico che stanno patendo i dipendenti pubblici ricade sulle loro famiglie, sui loro figli e sulle stesse imprese che sono costrette a chiudere a causa della massiccia contrazione della domanda interna del nostro Pese. Vogliamo pertanto dare la possibilità a tutti i cittadini, lavoratori e loro famigliari, di protestare contro queste politiche di austerity che colpiscono sempre le fasce sociali più deboli”. Gli fa eco Aleardo Pelacchi, Segretario generale di Unità Sindacale Falcri Silcea Confsal, co-promotore dei referendum, il quale dichiara “Attraverso questi referendum vogliamo tutelare centinaia di migliaia di lavoratori che ad un passo dalla pensione si vedono costretti a proseguire l’attività lavorativa anche oltre i 40 anni di regolare contribuzione, incolpevoli dei problemi economici causati da una cattiva gestione delle risorse pubbliche di questo Paese. Il nostro obiettivo pertanto”, conclude il Segretario “è di abrogare la riforma Fornero anche utilizzando lo strumento referendario”.Stampa il Comunicato stampa del 06.05.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
BATTAGLIA: “DUE REFERENDUM PER ABOLIRE IL BLOCCO DEI CONTRATTI E LA RIFORMA FORNERO”
“Il blocco dei contratti dei dipendenti pubblici, deciso da una legge dello Stato, sta strangolando interi nuclei famigliari dai redditi medio bassi, oramai divenuti insufficienti per far fronte a tasse, bollette e spese quotidiane, per generi alimentari, vestiario e costi scolastici” afferma Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa. “inoltre, un’altra iniqua legge ha rideterminato i requisiti per il pensionamento, scippando letteralmente ai lavoratori, anche in prossimità della pensione, il diritto di accedere al regime pensionistico dopo i 40 anni di lavoro e regolare contribuzione”. “Contro tutto questo, che per noi rappresenta un vero e proprio abuso della legge e contro la sordità della politica verso i lavoratori pubblici che permettono ogni giorno al Paese di avere a disposizione uffici aperti che erogano servizi di ogni tipo, la Confsal-Unsa sta da tempo promuovendo ogni azione legale, tra cui questo referendum, per poter sbloccare una situazione drammatica, che già è costata circa 6 mila euro in media per ogni dipendente a causa del blocco dei rinnovi contrattuali”. “Ci auguriamo” conclude Battaglia “che ci vengano dei segnali positivi da questo governo, partendo in primis da una nuova modulazione della spesa pubblica che abolisca privilegi, spese, poltrone ed enti inutili e capace di reintrodurre nel sistema del lavoro pubblico innanzitutto quelle risorse necessarie per gli stipendi dei lavoratori”. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
BATTAGLIA: “ALLARME PER IL RITARDO DEL PAGAMENTO DELLO STIPENDIO, UN SEGNALE PREOCCUPANTE”
“Le segnalazioni ci sono giunte dal nord, dal centro e dal sud. Abbiamo appurato, attraverso contatti diretti con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che la disfunzione è stata causata da un problema tecnico e dalla modifica di alcune procedure di accredito. “Ma ciò che è successo ci obbliga, come sindacato, ad una lettura sia politica che sociale” sottolinea Battaglia, che continua “la preoccupazione di così tante persone per un ritardo nel pagamento dello stipendio deve essere colta in tutta la sua drammaticità dalla classe politica, poiché la vita di milioni di nuclei famigliari dipende dalla riforma della politica dei redditi realizzata dagli ultimi governi.” “Ciò che la Confsal-Unsa chiede a questo nuovo parlamento e al prossimo governo è di dare un nuovo impulso ai redditi nel pubblico impiego a partire da quelli più bassi poiché essi sono a tutti gli effetti insufficienti a garantire la sicurezza ai propri figli.” “L’obiettivo di riformare la spesa pubblica per trovare le risorse utili a finanziare i nuovi contratti collettivi” afferma Battaglia “è secondo noi un obiettivo perfettamente raggiungibile, ma c’è necessità che il Parlamento e il Governo cambino marcia rispetto al passato e che raccolgano i forti inviti di rinnovamento lanciati dal Presidente Napolitano nel suo discorso di insediamento” Stampa il Comunicato stampa del 23.04.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
BATTAGLIA: “BLOCCO DEI CONTRATTI E RIFORMA FORNERO SULLE PENSIONI, DUE REFERENDUM PER ABROGARE LE LEGGI”
“Il blocco dei contratti è collegato al blocco dello stipendio, e sta provocando la drammatica perdita del potere di acquisto degli stipendio di milioni di lavoratori, spengendo interi nuclei famigliari verso la soglia di povertà”, prosegue il Segretario “Inoltre, la riforma delle pensioni è considerata dai lavoratori come un altro furto legalizzato perpetrato ai loro danni, poiché si vedono scippato il diritto dopo 40 anni di onesta contribuzione, previdenziale e fiscale, a raggiungere la pensione.” “E’ assurdo” afferma Battaglia “che per riparare alla malagestione della cosa pubblica di cui è responsabile la casta politica di ieri e di oggi, proprio la stessa casta continui a vessare i lavoratori pubblici con una serie di provvedimenti pesantissimi dall’altissimo costo sociale” “Da anni la Confsal-Unsa sta combattendo per contrastare questo reticolo di norme che strangolano i dipendenti pubblici. Per continuare senza sosta questa lotta -prioritaria per il nostro sindacato perché tocca la vita di milioni di persone- abbiamo costituito un Comitato referendario che il 6 maggio prossimo presenterà alla Corte di Cassazione due quesiti per arrivare al referendum abrogativo della legge blocca contratti e della riforma Fornero sulle pensioni”. ..Stampa il Comunicato stampa del 15.04.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Primo maggio Musei Statali chiusi, salta la notte dei Musei dopo il flop della settimana della cultura .DA OGGI CELEBRIAMO LA DISFATTA DEFINITIVA DEI BENI CULTURALI ITALIANI
Oggi infatti il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha dimostrato un’ulteriore falla riguardante il miglioramento della fruizione della cultura italiana e questo a causa dell’incompetenza e dell’inadeguatezza al ruolo istituzionale dell’attuale Ministro. Inutile nasconderci dietro un dito, prosegue Urbino, se il MiBAC fosse stato un Dicastero che conta, con a capo un vero Ministro con gli attributi, gli accordi sulle aperture straordinarie del 1° maggio 2013 e sulla notte dei Musei previste per il 18 e 19 maggio 2013 si sarebbero potuti firmare con tutto beneficio per i cittadini e turisti. Invece, per motivi esclusivamente burocratici, ma evitabilissimi se il MiBAC fosse stato un Ministero rispettato, tutto questo è saltato e saltando, gli accordi non solo non sono stati firmati, compromettendo la principale risorsa del nostro Paese, ovvero il turismo, ma anche la possibilità di guadagnare una piccola somma di incentivo ai dipendenti partecipanti al progetto. Vorrà dire, precisa Urbino, che questa volta la festa del primo maggio si celebrerà alla vecchia maniera, con una serrata della cultura e con la piena libertà di riposo dei lavoratori. Peccato però che il progetto era su base volontaria e la CONF.SAL-UNSA aveva anche proposto l’ingresso ai Musei con una tariffa simbolica di un euro. Il Ministro Ornaghi e gli alti burocrati del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sempre pronti a prendere a recepire in maniera restrittiva le rigide griglie di contabilità, proseguono a dire che dobbiamo adeguarci agli standard europei quando non sono neanche in grado di assicurare un’apertura straordinaria. Peraltro, conclude Urbino, adeguarci agli standard europei dovrebbe dire adeguare anche lo stipendio dei lavoratori pubblici agli stessi standard e questo, come sappiamo, non è nelle intenzioni dei nostri governanti. Stampa il Comunicato stampa del 11.04.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“1°maggio i musei statali rimarranno chiusi, salta “la Notte dei Musei” dopo il flop della settimana della cultura. Va in scena la disfatta definitiva dei nostri Beni Culturali, Ornaghi si dimetta immediatamente con tutta la sua classe dirigente”
Dal luglio 2009 allorquando ci fu la nomina di Mario Resca – Ex Manager del Mc-Donald’s – fortemente voluta dall’allora Ministro Bondi, enorme fu lo scetticismo da parte di tutti in merito alla sua nomina, lui stesso a suo tempo dichiarò di non saper nulla di musei ed aree archeologiche. Resca(che ha lasciato al Mibac adepti incompetenti) e poi la continuità - prosegue Urbino - hanno valorizzato ben poco e a conferma di questo parlano i fatti. Nessun boom di visite nei musei, tranne che nei pomposi comunicati ministeriali realizzati ad hoc senza che nessuno potesse realmente verificare quei dati che puntualmente venivano gonfiati e che contenevano anche una marea di biglietti omaggio che tutto si può dire ma non possono certamente essere considerati ingressi validi ai fini del conteggio dei reali visitatori. Dopo questo ultimo atto a dir poco vergognoso – prosegue Urbino - chiudere i musei nelle giornate di maggior afflusso, Ornaghi e i suoi dimostrano ancora inadeguatezza nella gestione della cultura del nostro Paese ed è anche per questo che serve urgentemente quella discontinuità che ci possa far uscire dal pantano in cui siamo. Servirebbe subito un atto coraggioso da parte di Ornaghi e della sua classe dirigente, tutti pagati fior di quattrini con i soldi dei contribuenti, una letterina di dimissioni in blocco, solo così potrebbero salvare la faccia da una debacle incontenibile. Dimissioni subito per tutti e poi una bella gita fuori porta a base di “fave e pecorino” –conclude il sindacalista... Stampa il Comunicato stampa del 11.04.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Riunione di contrattazione nazionale 11 aprile 2013 - ore 10.00 Si comunica che il giorno 11 aprile 2013, alle ore 10,00 - presso la sala della Biblioteca di via del Collegio Romano n.27, si svolgerà la riunione con i seguenti punti posti all’ordine del giorno. 1. Accordo per l’apertura degli istituti e luoghi della cultura nella giornata del 1° maggio 2013;2. Accordo per l’apertura degli istituti e luoghi della cultura in occasione della Notte dei Musei (18-19 maggio 2013).Come sempre sarà nostra cura tenervi informati in merito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
BATTAGLIA: “POLITICA SORDA E MUTA. QUALE FUTURO PER LE FAMIGLIE DEI LAVORATORI PUBBLICI?”
“Gli stessi dipendenti pubblici sono allo stremo, anche se hanno un lavoro. Il nostro centro studi ha calcolato che il blocco dei contratti scaduti dal 31.12.2009, e non rinnovati, sta facendo mancare come minimo 6 mila euro dalle tasche di ogni lavoratore. Se a ciò si sommano gli effetti congiunti dell’inflazione e dell’aumentato carico tributario si comprende come la busta paga degli statali si sia polverizzata.” continua Battaglia (cfr tabella allegata). “Le famiglie perciò sono vicine al fallimento non solo economico, ma anche esistenziale, poiché la precarietà favorisce la conflittualità e la disgregazione dei legami sociali. Eppure la classe politica sembra preoccuparsi solo del nome del prossimo Presidente della Repubblica, mentre ai lavoratori viene sottratta la certezza del presente e ai nostri figli la speranza per il futuro” prosegue il Segretario generale. “La Confsal-Unsa è pronta a difendere i lavoratori con tutte le armi democratiche a sua disposizione, portando la voce della gente davanti al Parlamento in una prossima manifestazione pubblica e anche studiando con il proprio studio legale la possibilità di arrivare ad un referendum abrogativo della legge blocca stipendi”... Stampa il Comunicato stampa del 03.04.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
BATTAGLIA: "LAVORATORI P.A., SEMPRE PIU’ VICINI AL CIGLIO DEL BARATRO"
"Il costo totale del blocco stipendiale per gli anni 2010-2014, pur ipotizzando minimi rinnovi contrattuali che non si sono potuti verificare a causa della legge, è valutabile per un dipendente medio in almeno 6 mila euro che mancano dalle tasche di ogni lavoratore, e a ciò si aggiungono i danni devastanti derivati dal costo della vita e dalle nuove tasse che intaccano ulteriormente il potere di acquisto della busta paga." Battaglia conclude annunciando "Oltre alle innumerevoli manifestazioni di piazza realizzate per far sentire la voce dei lavoratori e reclamare l’immediato sblocco dello stipendio, la Confsal-Unsa continuerà la propria lotta nelle piazze ed anche ricorrendo all’azione giudiziaria contro questo assetto normativo che utilizza da anni i dipendenti pubblici come vittime sacrificali su cui scaricare il costo sociale ed economico di questa crisi generata dalla classe politica".... Stampa il Comunicato stampa del 03.04.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“SICUREZZA COLABRODO NEI MUSEI. ANTIFURTO OBSOLETI E NESSUNA FORMAZIONE PER I NOSTRI CUSTODI.”
In effetti – prosegue il sindacalista – soldi per i musei sicuri con la Spendig Review, il blocco dei contratti che risale all’anno 2008(causa di turni e doppi turni di personale) i nostri addetti alla vigilanza dopo la loro assunzione non hanno mai fatto un’ora di aggiornamento, di formazione. Per non parlare poi dei sistemi di sicurezza, vecchi, obsoleti e facilmente “raggirabili”. E intanto nessuno prende a cuore la salvaguardia dei nostri musei, mai un ministro che abbia pensato di istituire un apposito ufficio che si occupasse di sicurezza: con l’organico dei nostri custodi, circa novemila, si potrebbe creare una vera e propria task force invece di pensare che tanto poi dopo il furto ci pensano i carabinieri del nucleo tutela patrimonio artistico. Insomma, conclude Urbino – anche questa volta la classe dirigente del Mibac ha dimostrato incompetenza ed è anche per questo che serve urgentemente quella discontinuità che possa far risorgere la cultura del nostro “Bel Paese” Stampa il Comunicato stampa del 02.04.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
IL TRIBUNALE DI ALESSANDRIA HA CONDANNATO IL MIBAC PER AVER NEGATO PIÙ VOLTE LA REVOCA DEL DISTACCO VOLONTARIO DI UN NOSTRO ISCRITTO, MOTIVANDO LE ESIGENZE ORGANIZZATIVE DELLA P.A.
Il Direttore Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte aveva negato più volte la revoca del distacco volontario di un nostro iscritto, motivando le esigenze organizzative della P.A. Il Tribunale di Alessandria, recependo le argomentazioni prospettate dai nostri legali, e più volte ribadite anche dal Dott. Urbino e condivise persino dal Direttore Generale Dott. Guarany, ha sancito che “l’Amministrazione doveva aver conto della natura del provvedimento di assegnazione temporaneo del dipendente ad una sede diversa da quella presso la quale è in servizio dal 1994, e del fatto che tale assegnazione era stata richiesta dal dipendente per ragioni familiari, ai sensi di una disposizione contrattuale che non tutela le esigenze organizzative, bensì quella di salute e di famiglia del lavoratore”. Invece, il Dott Turetta - Direttore Regionale del Piemonte - ha perseverato nel proprio diniego, rifiutando anche un’ipotesi conciliativa prospettata in prima udienza e determinando in tal modo la condanna dell’Amministrazione in giudizio. Chiunque si trovasse nell’identica situazione può rivolgersi o tramite questo sindacato o direttamente alla mail avvkatiaverlingieri@gmail.com. I nostri complimenti vanno ai nostri legali per questa ulteriore vittoria... Stampa il Comunicato stampa del 29.03.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Corte d’Appello di Torino Altra importantissima vittoria della CONF.SAL-UNSA Beni Culturali sui comandati in servizio da molti anni presso il MIBAC che avevano chiesto invano il trasferimento
La questione, spiega il sindacalista, è quella dei comandati in servizio da molti anni presso il MIBAC che avevano chiesto invano il trasferimento, e al loro posto erano stati preferiti nuovi assunti, e che invece si sono visti negli ultimi mesi addirittura negare la proroga di rinnovo del comando, con il rischio di rientrare negli uffici di titolarità. Anche su questo, incalza Urbino, i nostri legali avevano ottenuto già dei precedenti favorevoli sia presso il Tribunale di Roma, che presso quello di Potenza. Adesso a pronunciarsi è per la prima volta l’importante Corte d’Appello di Torino con una sentenza storica. Su questa vicenda, conclude Urbino, lo studio legale Verlingieri-Maddalena (avvkatiaverlingieri@gmail.com) è a disposizione per chiunque ritenga di essere in una situazione analoga. I nostri complimenti vanno ai nostri legali per questa vittoria, in quanto rappresenta un precedente unico e importantissimo. Stampa il Comunicato stampa del 21.03.2013 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
GRANDE VITTORIA LEGALE DELLA CONF.SAL-UNSA BENI CULTURALI TRATTENIMENTO IN SERVIZIO PER ULTERIORE DUE ANNI, OLTRE IL LIMITE DI ETÀ DEI 65 ANNI
La CONF.SAL-UNSA Beni Culturali, nella persona del Segretario Nazionale Dott. Giuseppe Urbino, annuncia con orgoglio e soddisfazione che il Tribunale di Lamezia Terme sezione lavoro, in composizione collegiale, ha emesso un’importantissima ordinanza, grazie al contributo degli avv.ti Katiuscia Verlingieri e Emilio Maddalena, legali di questo sindacato. L’ordinanza ha dato nuovamente ragione ad un lavoratore, in reclamo proposto dal MIBAC che già era stato soccombente nella prima fase cautelare di giudizio. La questione, spiega Urbino, è quella dei dinieghi avverso la richiesta del trattenimento in servizio per ulteriore due anni, oltre il limite di età dei 65 anni e il raggiungimento del massimo contributivo pari a 40 anni di servizio. Nel caso in questione, prosegue il sindacalista, il lavoratore aveva richiesto di restare in servizio per altri due anni, oltre il compimento dei 65 anni, anche avendo un servizio contributivo pari a 42 anni. IL MIBAC aveva espresso diniego avverso la richiesta di trattenimento in servizio di questo dipendente, che ha agito in giudizio tramite i nostri legali, per impugnare il predetto diniego. Importante il contenuto del provvedimento, conclude Urbino, che sancisce che l’Amministrazione in tali casi, deve valutare la richiesta attenendosi ai presupposti previsti dalla legge e non può decidere in modo puramente arbitrario. La CONF.SAL-UNSA Beni Culturali desidera fare i migliori auguri al dipendente. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
RECAPITI TELEFONICI CONFSAL-UNSA BENI CULTURALI
A seguito del cambiamento del numero di fax (06.6785552) di questo Coordinamento Nazionale, si riportano qui di seguito tutti i nostri recapiti Tel. 06.67232348 – 06.67232889 F ax. 06.67232348Fax Tiscali: (senza prefisso) 1786070337 e-mail info@unsabeniculturali.it – giuseppe.urbino@beniculturali.it
Cordiali saluti IL COORDINAMENTO NAZIONALE CONFSAL-UNSA BENI CULTURALI | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
E’ ARIA DI ROTTAMAZIONE! BASTA CON LE VECCHIE CARIATIDI AI VERTICI DEL MIBAC!!! L’esigenza di cambiamento non è appannaggio della sola politica. Anche la burocrazia ministeriale necessita di un rinnovamento! INIZIAMO DAL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI
“Sono troppi, sempre gli stessi e non sempre all’altezza, gli alti burocrati che si sono morbosamente attaccati alle poltrone del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, peraltro ricompensati con lauti stipendi”. “Basta”, tuona sindacalista, “non ne possiamo più di vedere sempre gli stessi volti che non lasciano spazio ad un ricambio generazionale e che occupano posti di prestigio e di potere, senza considerare cha adesso vengono accolti come la loro ultima spiaggia anche i riciclati della politica…”. “Inoltre certi incarichi devono essere assegnati a persone pulite ed incensurate e non è possibile che ci si ritrovi, come spesso è accaduto nel passato, ad avere ai vertici del MiBAC persone inquisite se non addirittura condannate”. Urbino conclude affermando che “Questo è quanto il nuovo corso del cambiamento epocale vuole con forza uno Stato efficiente, trasparente e più vicino ai cittadini” Stampa il Comunicato stampa del 24/10/2012 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“Stipendio Day”: eccezionale momento di democrazia partecipata. Decine di migliaia le firme raccolte in tutta Italia
Vastissimo successo dell’iniziativa promossa dalla Confsal-Unsa nella giornata di ieri, 22 ottobre 2012, per porre al centro dell’agenda politica il problema dell’adeguamento dello stipendio dei lavoratori pubblici, bloccato sin dal 31 dicembre 2009. Hanno partecipato alla raccolta di firme, che la Confsal-Unsa consegnerà ai gruppi parlamentari, migliaia e migliaia di lavoratori, sia iscritti che non, a testimonianza di come la questione sia un’assoluta priorità per tutti i dipendenti pubblici. La partecipazione dei lavoratori, che in molte sedi ha visto coinvolta la totalità dei dipendenti, è stato un esercizio riuscito di democrazia partecipata, in cui i singoli hanno richiesto, attraverso la loro firma, al potere politico di procedere all’immediato sblocco del contratto e dare respiro a tutta un’ampia categoria di lavoratori precipitati negli ultimi anni con tutte le loro famiglie in condizioni insostenibili. Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa dichiara: “Noi non ci siamo arresi alle decisioni di quei governi prepotenti che continuano a maltrattare il lavoro pubblico con il proposito o la scusa di salvare quelle stesse casse statali dissestate non da noi ma da una cattiva gestione della cosa pubblica.” Il Segretario generale continua “vista la grande adesione democratica e popolare a questa iniziativa chiedo al governo, a partire dalla legge di stabilità in discussione in Parlamento, di risolvere il drammatico problema dell’inadeguatezza della stragrande maggioranza delle retribuzioni pubbliche attraverso lo sblocco dei contratti di lavoro, e di astenersi da ogni altra iniziativa che comporti prelievi diretti o indiretti dalle buste paga, poiché sarebbero vissute come l’ennesimo attacco a migliaia di famiglie già stremate.” Battaglia conclude “continueremo a tenere alta l’attenzione sul problema delle retribuzioni, che allo stato attuale non ci pongono al riparo dalla precarietà del domani, e porteremo questo tema in piazza, il 10 novembre a Roma, con una manifestazione pubblica in piazza Santi Apostoli, sempre dal titolo “Stipendio Day”. Invitiamo tutti i lavoratori a partecipare democraticamente all’evento per mandare un segnale forte a questa classe politica che non potrà fare finta di essere sorda per sempre. E invitiamo anche quei partiti politici che dimostreranno il coraggio di affrontare questo tema davanti ai loro eventuali elettori.”..Stampa il Comunicato stampa del 23/10/2012 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
TAVOLO NAZIONALE DEL 17/10/2012 UN ULTERIORE AGGIUSTAMENTO PER L’ARCHIVIO DI STATO DI BARI SUL PROGETTO APERTURE STRAORDINARIE SPENDING REVIEW – LE TABELLE COMPLESSIVE SULLA PROPOSTA DI RIDUZIONE ORGANICA NELLE DIVERSE FORMULAZIONI PRESENTATE DAL MIBAC
Questa mattina si è svolta presso la sede del Ministero una riunione alquanto inusuale, con il Direttore Generale OAGIP e le OO.SS. con la presenza del Direttore Regionale ad “interim” della Puglia e la Direttrice dell’Archivio di Stato di Bari. Infatti, è stata concessa una speciale proroga per l’Archivio di Stato di Bari rispetto all’accordo del 28 marzo 2002 autorizzando la riduzione dell’orario di apertura al pubblico dell’ufficio secondo le modalità che saranno concordare in sede locale Su tale prassi, abbiamo espresso considerazioni e giudizi alquanto negativi sul comportamento del Ministero e sulle altre OO.SS., che hanno trasformato il Tavolo Nazionale alla stessa stregua del tavolo locale, creando così una diversa trattazione delle materie afferenti la contrazione decentra in sede periferica e generando così i presupposti da far venir meno quei principi e contenuti di all’Accordo Nazionale sottoscritto a suo tempo dalle stesse OO.SS. Infatti, pur prendendo parte alla riunione la Confsal-Unsa Beni Culturali, ha ritenuto di non dover apporre la propria firma sulla dichiarazione condivisa dalle altre OO.SS. e dalla stessa Amministrazione; in quanto ritiene che si debba procedere correttamente all’applicazione degli accordi, tenendo presente delle necessità anche di altri Istituti, che pur non avendo l’appoggio di qualche sigla sindacale, si possono trovare nelle stesse condizioni dell’Archivio di Stato di Bari. Ad ogni buon conto, alleghiamo al presente comunicato quanto concordato in data odierna dai firmatari del documento d sopra. Inoltre, sempre nel corso della riunione odierna, le OO.SS, hanno rappresentato il proprio rammarico al Direttore Generale Guarany, circa il mancato rispetto dell’informativa sindacale preventiva e successiva sull’invio dei dati generali riguardanti la riduzione delle dotazioni organiche privi di tabelle esplicative sull’applicazione dell’art. 2 comma 1 del Decreto Legge 95/2012, infatti, mentre stiamo estendendo questo comunicato, l’Amministrazione ha comunque poi, provveduto all’invio di quanto sopra conformemente alle proposte di Organico inviate al Dipartimento della Funzione Pubblica e al MEF. Pertanto, si allegano le relative tabelle in cui è specificata la consistenza del personale MiBAC al 7 luglio 2012 e al 31 ottobre 2012, nonché la proposta di riduzione organica formulata nelle due versioni (ai sensi della normativa vigente e ridotta al 10% del personale dirigenziale e 5% della spesa del personale)...Stampa il Comunicato n. 56/12 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
PROPOSTE DI DOTAZIONE ORGANICA MIBAC INVIATI al Dipartimento della funzione pubblica e al Ministero dell’economia e delle finanze
Così come concordato nella riunione Amministrazione/OO.SS. del 4 ottobre 2012, si comunica di aver ricevuto in data odierna una comunicazione della Direzione Generale OAGIP che, con riferimento alla Direttiva n. 10/2012, fa presente che il Ministero per i beni e le attività culturali ha inviato, in data 4 ottobre 2012, al Dipartimento della funzione pubblica e al Ministero dell’economia e delle finanze due modelli di dotazione organica. Il primo schema di dotazione organica che ci è stato trasmesso, in attuazione della normativa vigente, prevede la riduzione del 20% della dotazione organica dei dirigenti e del 10% della spesa complessiva del personale. In tale eventualità ,ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lett.b) del d.l. n.95/2012, la nuova dotazione organica sarebbe costituita da :
Inoltre, il Ministero ha trasmesso al Dipartimento della funzione pubblica e al Ministero dell’economia e delle finanze un secondo schema di dotazione organica, recante una riduzione selettiva degli organici in misura pari al 10% della dotazione dirigenziale e al 5% della spesa del personale delle aree, tenuto conto del fatto che il Ministero registra un rapporto tra dirigenti di I fascia e personale in organico pari a 1 su 732 e un rapporto tra dirigenti di II fascia e personale in organico pari a 1 su 109. L’Amministrazione ha altresì affermato che “tale riduzione selettiva, si configura, nel contesto normativo attuale, come quella più appropriata per assicurare l’espletamento delle funzioni costituzionali di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale statale, nell’ottica di uno sviluppo del settore tale da renderlo più competitivo e in grado di generare ricadute positive sul turismo e sull'economia del Paese”. Nell’eventualità di accoglimento di quest’ultima proposta, l’organico Mibac sarebbe costituito da:
Ovviamente, la CONF.SAL-UNSA Coordinamento Beni Culturali, pur non avendo potuto entrare nel merito tecnico di quanto elaborato dall’Amministrazione in quanto è stata solo marginalmente informata degli intenti che il Ministro si apprestava ad attuare, ritiene che la linea intrapresa sia condivisibile in quanto comporterebbe la salvaguardia degli standard minimi operativi e funzionali di questo specifico Ministero. Pertanto, com’è noto, su questa materia vi sarà un tavolo di confronto al Dipartimento della Funzione Pubblica, con le OO.SS. maggiormente rappresentative tra le quali la nostra Federazione CONF.SAL-UNSA e sarà cura della stessa dare ampia comunicazione delle decisioni prese. Stampa il Comunicato n. 55/12
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LA CONFSAL–UNSA DA IL BENVENUTO AL NUOVO SOPRINTENDENTE DEL POLO MUSEALE DI ROMA
È con vero piacere apprendere la nomina della Dott.ssa Daniela Porro al Polo Museale Romano – afferma Giuseppe Urbino - con quasi trenta anni di esperienza la Dott.ssa Porro, attualmente una dirigente in servizio alla Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanea, subentra a Rossella Vodret dimissionaria dal 25 settembre per la Spending Review. Dirigente preparata e capace - continua Urbino - la Dott.ssa Porro si è sempre distinta per i buoni risultati ottenuti e per lo spirito di squadra che la contraddistingue: caratteristiche fondamentali per coordinare una struttura così complessa e problematica come il Polo Museale che sconta anni di approssimativa organizzazione e bistrattata gestione. Pertanto – conclude Urbino - alla Dott.ssa Porro formuliamo i più vivi auguri per questo nuovo ed importante incarico, sicuri che con le sue qualità e professionalità non farà certamente mancare un nuovo impulso e vitalità a questa importante realtà del territorio di Roma a cui fanno capo ben sette musei, tra i quali la Galleria Borghese, Palazzo Barberini, Castel Sant'Angelo e Palazzo Venezia. Stampa il Comunicato stampa del 16/10/2012 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
STATALI, STIPENDI BLOCCATI, MA NON PER TUTTI…
“Apprendiamo con sdegno e preoccupazione che, mentre il governo ha bloccato il rinnovo dei contratti, sostanzialmente fino al 2018, e aver cancellato finanche il pagamento dell’indennità di vacanza contrattuale per i dipendenti pubblici, ad alcune categorie di statali (i magistrati di ogni ordine e grado) vengono riconosciuti adeguamenti stipendiali con meccanismi automatici, in virtù della Sentenza n. 223/2012 della Consulta” afferma Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa. “Pur rispettando le decisioni della Corte Costituzionale, ineccepibili da un punto di vista giuridico” continua Battaglia “la Confsal-Unsa denuncia con forza l’evidente ingiustizia sociale determinata dal permanere del blocco stipendiale che colpisce una sola parte dei dipendenti pubblici, ed in particolar modo quelli con i redditi medio-bassi” “Chiediamo pertanto” prosegue il Segretario generale “al governo e a tutte le forze politiche l’immediato ripristino dell’indennità di vacanza contrattuale per gli anni 2013-2014 e la riapertura dei tavoli contrattuali.” Massimo Battaglia conclude dicendo “Continuiamo con determinazione la nostra mobilitazione nazionale confermando con maggiore forza la manifestazione nazionale dei dipendenti pubblici proclamata per il giorno 10 novembre a piazza Santi Apostoli a Roma, ed intitolata «STIPENDIO DAY»”..Stampa il Comunicato stampa del 12/10/2012 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La Corte Costituzionale boccia il prelievo del 2,50% per il Tfr sugli stipendi dei dipendenti pubblici Con estrema soddisfazione comunichiamo che con sentenza n. 223/2012 deposita in data 11.10.2012, la Corte Costituzionale dichiara illegittima la trattenuta del 2,50% della base retributiva operata dal datore di lavoro nei confronti dei lavoratori pubblici. La Corte Costituzionale riconosce quanto dalla Federazione Confsal-Unsa sostenuto e cioè che l’applicazione di tale ritenuta è un ingiustificato trattamento deteriore dei dipendenti pubblici rispetto a quelli privati, i quali non sono sottoposti a tale prelievo da parte del datore di lavoro; un trattamento lesivo quindi che viola gli artt. 3 e 36 della Costituzione. La sentenza sancisce la correttezza dei ricorsi da noi promossi in tutta Italia. E’ una grande vittoria per tutti i lavoratori pubblici: le nostre azioni legali pertanto continueranno e i giudici di merito dovranno tener conto della sentenza sopra richiamata assicurando ai ricorrenti l’annullamento del prelievo e il reintegro delle somme indebitamente trattenute. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 09 OTTOBRE 2012
· LEGGE DI STABILITA’ · RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE · SCIOGLIMENTO DEL COMUNE DI REGGIO CALABRIA · LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi alle ore 18.00 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Mario Monti. Segretario il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Antonio Catricalà. Il Consiglio dei Ministri ha discusso l’attuazione della direttiva 2011/7/UE sui ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali tra imprese e tra pubbliche amministrazioni e imprese. È stata confermata la volontà di esercitare la delega conferita dal Parlamento al Governo nell'ambito della legge dello statuto dell’impresa. Il Consiglio ha inoltre deciso di istituire nella legge di stabilità un Commissario anticorruzione che presiederà la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche. Il Commissario sarà nominato, su proposta dei Ministri della pubblica amministrazione, della giustizia e dell’interno, tra persone di notoria indipendenza che hanno avuto esperienza in materia di contrasto alla corruzione e persecuzione degli illeciti nella pubblica amministrazione, con decreto del Presidente della Repubblica previa delibera del Consiglio dei Ministri e parere favorevole di 2/3 dei componenti delle Commissioni parlamentari competenti. La Commissione potrà avvalersi della Guardia di finanza, che agisce con i poteri di indagine per gli accertamenti relativi all’imposta sul valore aggiunto e all’imposta sui redditi, e potrà richiedere indagini, accertamenti e relazioni all’Ispettorato per la funzione pubblica. Stampa il Bollettino Sindacale n. 9 del 10/10/2012 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
L’ENNESIMA MANOVRA INDECENTE! SALVARE L’ITALIA NON PUÒ SIGNIFICARE SPINGERE I LAVORATORI E LE LORO FAMIGLIE NEL BARATRO Il Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa, Massimo Battaglia dichiara “Questa ennesima manovra getta nel baratro i lavoratori e le loro famiglie, ed è l’ennesimo atto indecente di questo governo che fa pagare sempre e solo ai lavoratori i danni provocati da una politica sconsiderata che ha perso il senso della misura e che non rappresenta più il popolo italiano.” Il Segretario continua “Suggerisco e propongo un solo decreto: chiudere il parlamento, le regioni, le province e i comuni e ridare a tutti noi la possibilità con il voto di ricostruire un’Italia diversa e che tuteli in primis le famiglie e i lavoratori e che poi rimetta in piedi un’economia reale e non virtuale.” “il blocco del contratto a tutto il 2014, cancellare addirittura l’indennità di vacanza contrattuale per il biennio 2013-2014, reintrodurre il riferimento all’inflazione programmata al posto dell’IPCA, dimezzare la retribuzione per l’assistenza ai genitori portatori di handicap, sono il segno finale di come questo governo e questo parlamento trattano quei dipendenti che, giorno dopo giorno, permettono il funzionamento della macchina pubblica superando difficoltà inenarrabili”. “Per questo” prosegue Battaglia ”Confsal-Unsa il 10 novembre a piazza SS. Apostoli manifesterà con tutti i lavoratori la propria rabbia, il proprio orgoglio affinché questo governo di tecnici possa comprendere che la misura è colma e che la gente pretende una ripresa vera che riparta dai lavoratori e le loro famiglie, rimettendo nelle buste paga quello che gli è dovuto, ricalcolando gli stipendi con l’inflazione reale”Stampa il Comunicato stampa del 10/10/2012 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Deludente incontro con il Direttore Generale del personale del MiBAC sul tema delle dotazioni organiche
“Siamo profondamente insoddisfatti di come il Ministero per i Beni e le Attività Culturali sta lavorando sul tema delle dotazioni organiche, così come previsto dalla ormai nota Spending review”, afferma Giuseppe Urbino Segretario Nazionale Confsal-Unsa Beni Culturali, che prosegue “Nell’incontro odierno con le Organizzazioni Sindacali il Direttore Generale per l'organizzazione, gli affari generali, l'innovazione, il bilancio ed il personale Dott. Mario Guarany ha illustrato alcune generiche linee di indirizzo, senza presentarsi con dati alla mano utili ed indispensabili per una seria e pacata valutazione della situazione visto che l’Amministrazione si sente nel diritto di agire in beata solitudine, in barba alle corrette relazioni sindacali”. “Eppure si tratta di situazioni che pesano e destano preoccupazione al personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, soprattutto a seguito delle allarmanti prospettive di mobilità o pensionamento anticipato” “Tuttavia” prosegue il sindacalista “ tutte le Organizzazioni sindacali avrebbero potuto fornire un contributo fattivo se avessero avuto dei dati certi alla mano” e inoltre “Dov’è la parte politica in tutto questo? Perché non viene il Ministro a spiegare a noi rappresentanti dei lavoratori come intende procedere, visto che si tratta del destino di lavoratori e lavoratrici che già troppo hanno dato servendo lo Stato per anni e anni? “Purtroppo la nostra Amministrazione sta affannosamente cercando di rimediare ad una lacuna che si protrae da circa vent’anni, visto che è da così tanto tempo che non vengono riviste le piante organiche del MiBAC, e si trova a dover rincorrere i tempi strettissimi imposti dalla Legge sulla Spending review con il rischio di fare un pessimo lavoro”. “Pertanto”, conclude Urbino, “ accetti il dato di fatto e la lacunosità del lavoro fin qui svolto e si dia da fare, magari con l’aiuto delle Organizzazioni Sindacali, per una rapida e definitiva soluzione della questione visto che non c’è tempo da perdere e i lavoratori sono esseri umani da considerare e rispettare e non numeri”.Stampa il Comunicato stampa del 04/10/2012 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
CONFSAL-UNSA: CONFERMIAMO LO SCIOPERO PER LA DIFESA DEL LAVORO E DEL SALARIO ancora un deludente incontro quello di ieri con il Ministro Patroni Griffi. Nulla di nuovo e positivo è stato aggiunto a quanto già sapevamo. Dalla lettura della direttiva n. 10 del 24 settembre u.s. emanata dalla Funzione Pubblica si confermano tutti gli aspetti preoccupanti per il lavoratori già contenuti nella “spending review”, sia rispetto ai contenuti che alla tempistica delle procedure che culmineranno nella definizione degli ennesimi tagli degli organici e a cui seguiranno le dichiarazioni di esuberi, la mobilità, i contratti di solidarietà (collocazione in part-time)” afferma Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa, che continua “di fatto con l’azione del governo si procede ad ulteriori tagli lineari del personale, incidendo di conseguenza sulla qualità dei servizi resi a cittadini e imprese, oltre che colpire indiscriminatamente i pubblici dipendenti e le loro famiglie.” “Ci appaiono assolutamente insufficienti le comunicazioni del Ministro sull’apertura di un tavolo per l’esame congiunto con le OO.SS. circa le procedure in argomento, poiché, visto anche il termine obbligatorio di 30 giorni per l’esperimento di tale confronto, abbiamo sentore che il percorso sia già tracciato e che condurrà ad un documento del tipo «prendere o lasciare». E questo non ci è mai piaciuto, specie se è a rischio la stabilità e il futuro di interi nuclei famigliari.” Battaglia conclude dicendo “per queste ragioni la Confsal-Unsa conferma lo sciopero del 28 settembre in difesa del lavoro e preannunciamo anche ulteriori iniziative dopo lo sciopero a sostegno del salario, a tutela del lavoro e delle professionalità del personale.”....Stampa il Comunicato stampa del 26/09/2012 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
COMUNICATO STAMPA DEL 24.09.2012 RSU 2012 L’ARAN ACCERTA LO STREPITOSO SUCCESSO DELLA CONFSAL-UNSA
Si stanno concludendo le procedure presso l’Aran per la certificazione dei risultati elettorali delle elezioni Rsu 2012, utili per la misurazione della rappresentanza sindacale nel pubblico impiego. "Molte OO.SS, purtroppo, sembra abbiano preso la brutta abitudine dei partiti nel declamarsi vittoriosi in ogni circostanza dopo le elezioni, aggregando o disaggregando i dati definitivi per comparto a seconda della convenienza." afferma Massimo Battaglia, Segretario generale della Federazione Confsal-Unsa. "Di certo i numeri sono gelidi, oggettivi, e nessuno ci può fare filosofia." Prosegue Battaglia "Nel comparto Ministeri ad esempio osserviamo che dal confronto tra le elezioni Rsu 2007 e queste del 2012 tutte le organizzazioni sindacali, confederali e non, hanno registrato una secca perdita di voti, che per qualcuno si è dimostrata anche drammatica. Al contrario, la Confsal-Unsa è stata l’organizzazione sindacale che ha riscosso il risultato migliore in assoluto, ottenendo circa 2.000 voti in più –e non in meno- rispetto al 2007. Ciò si traduce sicuramente anche in un aumento della percentuale di rappresentatività. Nessun’altra organizzazione sindacale nel comparto ministeri ha ottenuto questo risultato. Per tale ragione, oltre alla grandissima soddisfazione -conclude il Segretario- sento di ringraziare tutti quei lavoratori che hanno creduto e credono nella nostra capacità di essergli vicino in ogni momento e ci ripromettiamo di fare ancora meglio nel futuro." Stampa il Comunicato stampa del 24/09/2012 |
FEDERAZIONE CONFSAL-UNSA Como - Riunione Nazionale - 12-14 aprile 2011 |
Inno della Federazione Confsal-Unsa |
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